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Ho pensato spesso al suicidio e ho pensato che farla finita fosse il metodo più semplice per non soffrire più e per non far soffrire più chi mi sta accanto.Ho tentato due volte , lametta, vene del polso, la prima volta durante il periodo anoressia il sinistro, poi tre anni fa all'inizio della mia fine, come la chiamo io, cioè quando ho iniziato a capire che avevo toccato il fondo con la depressione segnando il polso destro.
Ora che ho abbandonato definitivamente i farmaci i pensieri ci sono ancora eccome...eppure...eppure cerco di resistere..nonostante in questo periodo sia durissima appunto perché la sospensione dai farmaci non è una passeggiata all'aria aperta, ricordo quando iniziai a prenderli, avevo gia fatto 40 gg di malattia , non mi reggevo in piedi non mangiavo dormivo parlavo, piangevo e volevo solo morire.Poi dopo quel gesto assieme ai medici che tutt'ora mi seguono, ho deciso di prenderli e di prendermi unmese di aspettativa non retribuita.Si è stato un incubo e non so se questi pensieri torneranno ancora , probabilmente si, ma dopo tre anni mi sento una persona nuova e sono orgogliosa del percorso fatto nonostante le mille difficoltà.

Butterfly ha scritto:è stato un incubo e non so se questi pensieri torneranno ancora , probabilmente si, ma dopo tre anni mi sento una persona nuova e sono orgogliosa del percorso fatto nonostante le mille difficoltà.

E' bello leggere queste frasi ogni tanto.
Tieni duro, hai già superato tanti ostacoli, non mollare!
Per quanto possa valere, hai la mia stima!

Ti ammiro, grazie per questa bella condivisione. Continua così