Ciao a tutti (:
sono nuova su questo forum e non so se faccio bene a presentarmi in questa sezione... comunque.
mi chiamo ester, ho 28 anni e ho sbagliato tutto nella vita.
vi racconto qualcosa...
a 5 anni ho perso mia madre e da allora ho iniziato a soffrire di depressione... sono 23 anni che penso di farla finita... lo so che può sembrare strano, un bambino non ha idee precise su cosa sia la vita, figuriamoci su cosa sia la morte e come procurarsela, eppure già ci pensavo.
dopo la sua morte la situazione in famiglia è stata disastrosa... mio padre si è risposato dopo pochi mesi, con una persona che ai parenti di mia madre non è mai piaciuta... questo ha acuito le ostilità che già avevano nei confronti di mio padre, ci sono stati litigi e forti scontri verbali per finire con una rottura netta nei rapporti tra mio padre e la famiglia materna.
mio padre e la compagna hanno iniziato a litigare a causa mia, lei non mi voleva, mi odiava... mi ha insultata e picchiata, ma sapevo che lo faceva solo per la situazione stressante.
ogni fine settimana mi mandavano dai nonni materni, dove la situazione non era certo più rilassata... cercavano di farmi odiare mio padre e soprattutto la sua compagna, così che non volessi stare con loro.
mi sentivo indesiderata e di troppo ovunque andassi.
ingenuamente cercavo di mediare fra le due parti, rincorrendo il sogno infantile di una famiglia unita, con l'unico risultato di subire gli sfoghi e l'odio da tutte e due le parti e costantemente sballottata da una parte all'altra, in un gioco di potere che non ho mai capito e francamente nemmeno mi interessa.
nonostante questo ho avuto un'infanzia abbastanza felice. avevo degli amici, giocavo, ho bellissimi ricordi delle vacanze passate insieme ai cugini e agli amici di mio padre, c'erano momenti in cui mi sembrava di avere una vera famiglia.
qualche anno dopo è nato mio fratello (fratellastro), a cui ho sempre voluto un bene dell'anima.
purtroppo durante l'adolescenza sono diventata -un classico- sempre più chiusa e intrattabile... spesso litigavo sia con la compagna di mio padre che con i parenti di mia madre, in particolare mio nonno e una zia.
così anche questo periodo è stato segnato da continui sballottamenti, rendendomi ancora più difficile stare con mio fratello e farmi delle amicizie (mio padre e i nonni materni abitano in città diverse, seppur abbastanza vicine), come se il fatto di essere un'adolescente bruttina goffa e timida non bastasse (:
a 16 anni ho iniziato a soffrire di anoressia, perdendo metà del mio peso con l'inconscio obiettivo di farla finita...
non avevo più interesse in niente, rendimento scolastico calato drasticamente.
una professoressa del liceo e una compagna (che è tuttora la mia migliore e unica amica) mi hanno aiutato a uscirne, sostenuta dal pensiero di non voler far soffrire mio padre e mio fratello.
da quel momento però non vivo più con mio padre, sono andata e sto tuttora a casa di mia zia materna...
presi un cane, che ho ancora, che per me in tanti momenti ha rappresentato l'unica ancora di salvezza... il fatto di prendermene cura e di poter dare e ricevere affetto disinteressato e sincero era l'unica ragione di vita che avessi...
anche se poi il cane si è affezionato di più a mia zia... una persona particolare, mia zia... mai sposata, mai avuto figli, con un enorme bisogno di dare affetto ma incapace di dimostrarlo alle persone in maniera "normale" (il suo modo di voler bene è litigare), ha deciso di riversare tutte le sue attenzioni sul cane facendomi sentire... inutile... in quanto il mio modo di prendermene cura non andava bene, le mie attenzioni non erano sufficienti.
ho frequentato per un po' l'università, dove ho ritrovato un po' l'interesse per lo studio, la musica, le attività sociali... con molte difficoltà mi sono fatta qualche amicizia, in quel periodo, ma non sono durate molto.
sono sempre stata timida, insicura, riservata e a disagio con le persone, soprattutto con le ragazze.
il mio primo ragazzo a 22 anni, ne ero molto innamorata ma mi lasciò dopo un anno scocciato dal mio carattere chiuso.
lasciai l'università per mettermi a lavorare a tempo pieno. facevo già lavoretti estivi o part time da quando avevo 13 anni, e in quel momento lavorare mi sembrava la scelta migliore, anche se poi ovviamente mi sono pentita di aver lasciato l'università.
da quel momento non ho avuto una gran vita sociale... qualche conoscenza superficiale, qualche storia breve e senza importanza... ho un lavoro fisso da 5 anni che non va sempre benissimo e non mi permette di mettere soldi da parte per essere indipendente. all'inizio mi piaceva molto, mi sembrava stimolante e con buone prospettive... ma alla fine è un lavoro monotono, e l'ambiente lavorativo non è dei migliori, tra problemi economici, organizzativi, le sfuriate del capo e i rapporti freddi con i colleghi...
a novembre dell'anno scorso ho iniziato a suonare con un gruppo, per la prima volta... lì ho conosciuto un ragazzo con cui c'è stata una storia bellissima, all'inizio... mi sembrava davvero di sognare. per la prima volta ho iniziato a pensare di poter avere un futuro con qualcuno, una mia famiglia... e incredibile, sembrava volerlo anche lui (:
ovviamente, mi ha lasciato. e ovviamente, è stata colpa mia... ho sbagliato tutto.
ho avuto paura a lasciarmi andare, ho dimostrato poco e male quello che provo per lui, e involontariamente l'ho ferito... ho provato a recuperare, ma era troppo tardi.
e ora sono tre settimane che piango... non so cosa fare, non riesco a mangiare nè dormire, riesco solo a fumare e pensare di farla finita... con un'intensità e una convinzione che finora non avevo mai avuto...
non è la prima volta che sono sola, non è la prima volta che cado e mi rialzo... ho sempre trovato qualcosa per cui rialzarmi e ritrovare la speranza... ma ogni volta si è rivelata solo illusione. e ora... non riesco più a vedere speranza da nessuna parte, non riesco a trovare la forza di andare avanti.
ho ripreso i contatti con la mia amica del liceo... è una di quelle amicizie che durano anche se ci si sente poco... insieme abbiamo un progetto, fare musicoterapia per i bambini e gli anziani, vorrei anche fare un corso di pet-therapy -bambini e animali sono gli unici a quanto pare con cui vado d'accordo senza problemi (:
una cosa bella, direte... si, forse potrei finalmente fare qualcosa di buono nella vita... da una parte vorrei farlo, ma... non so spiegarlo... non riesco a vederlo come un vero obiettivo.. sarebbe solo un modo come un altro per occupare il tempo, come tutte le altre cose che faccio, d'altra parte. non riesco a provare gioia e soddisfazione per nulla.
ho provato ad avvicinarmi al buddismo in un momento di ricerca spirituale... ho incontrato belle persone, e imparato molte cose su cui riflettere... ma non è che sia cambiato nulla... tutti gli altri dicono che il buddismo gli ha cambiato la vita in meglio. io forse non ci credo abbastanza, o con me non funziona, chi lo sa...
non so che idea vi siete fatti... ho cercato un po' di riassumere, scusate se è un post molto lungo e pesante (:
per forza di cose non ho detto tutto...
so di non essere una persona "sfortunata"... ho avuto tanto dalla vita, probabilmente più di quanto mi sia effettivamente meritata.
ma quel senso di vuoto che porto dentro è sempre presente, sempre più difficile da sopportare... ho fatto davvero molti, molti sbagli. non mi piace la persona che sono. non so davvero cosa fare, non vedo più altre vie di uscita...