Non so quale era la sezione più adatta, più che sul suicidio, é un argomento sulla vita/ morte in generale.
L'altro giorno in chat mi sono posta una domanda partendo dal presupposto che , come la pensa la maggior parte degli utenti qui (me compresa), la vita non abbia un senso.
Tralasciando i vari significati che ognuno può scegliere di darle, un aggrapparsi a una passione, un amore, un'ideale, una lotta, o i vari relativi punti di vista di ognuno di noi; sta di fatto che la vita é finita, limitata, insoddisfacente.
E poi c'e questa fine, la morte.
Proprio perché moriamo, e con noi muore( lentamente o meno) il ricordo di noi, non ha senso. E ok.
Ma ora mi chiedo: Secondo la filosofia più elementare, una cosa non esiste e non ha senso, senza il suo significato opposto.
Quindi, suppongo eh, che anche se fossimo immortali, a sto punto la vita non avrebbe senso lo stesso?
Neppure essendo eterni?
Non c'e vita d'uscita da qui?
O forse questa é una dicotomia che va oltre i concetti di questa regola? Un'eccezione?
Insomma, sembra che sia con o senza l'ipotesi del suo contrario, la vita non abbia in nessun caso senso..
Scusate il mio pessimismo e la mia idiozia, ma non riesco a pensare a nessun altro punto di vista che sia convincente, forse sono annebbiata dalla tristezza, chissà.
Comunque sarei curiosa come qualcun altro potrebbe spiegarsi questo paradosso. Sbam.
[i]" Come fai, anche la vita ti ha dato ciò che è sufficiente, soltanto sufficiente, a non scalpitare dalla frustrazione?"[/i]