è un po che non scrivo.
Non esco di casa da mesi. Non ho un momento di divertimento e considerando che ora lavoro anche, passo dal lunedi al venerdi a sentire un capo che sbraita.. sabato e domenica con la mia folle famiglia. Se penso all'ultima volta che sono stato "bene" con qualcuno devo andare anni indietro.
Ho in mente tante cose che avrei voluto fare, ma da solo non riesco e non posso. tutto ciò mi butta giu.
Il motivo di tutto è che questo mondo non è fatto per quelli come me. Non seguo le regole. E per regole non intendo pagare il biglietto della metro, camminare sulle strisce, pagare le tasse. Non seguo le convenzioni sociali. Mai seguite. E quando ho visto che tutti i miei amici crescendo hanno cominciato a farsi indottrinare dal mondo e a comportarsi tutti nello stesso modo (come fanno tutti del resto), comprando tutti le stesse cose,divertendosi tutti allo stesso modo, ecc ecc.. mi sono giurato che mai e poi mai avrei fatto la stessa fine. Ho scommesso che essendo me stesso, la gente mi avrebbe apprezzato lo stesso, anzi seguendo le mie passioni, molti, stupendosi della mia originalità, mi avrebbero apprezzato.
Purtroppo la realtà è ben diversa. Non appena "sgarri".. sei "out". tutti stanno attenti ad avere le medesime opinioni del proprio gruppo di appartenenza, pena l'esclusione. Ho provato 100000 gruppi diversi. sempre così. Sempre il solito ricatto. Diventi amico nostro? Bene.. Noi siamo questo questo e questo. Abbiamo questo modo di scherzare, crediamo in questo o quello, ci piace questa musica, ci divertiamo in questo modo. Ogni gruppo limita la nostra libertà di pensiero. Ho scommesso di poter essere me stesso. E piano piano mi sono trovato solo. SOLO come un cane, che neanche un criminale dopo aver commesso chissa cosa. Solo perchè magari non convinco, oppure perchè, vedendomi "strano" per i loro canoni, mi trattano come lo "stupidone" del gruppo, il "poco sveglio". e alla fine la separazione è inevitabile. ho girato veramente qualsiasi gruppo possibile, di qualsiasi tipo, ma le regole sono sempre li, come questo orrendo ricatto. L'uomo ha uno strano modo di sentirsi "sicuro". Non capisco che gratificazione ci possa essere a convincersi vicendevolmente a essere tutti uguali. ma è così. è un meccanismo naturale.
Ho perso. avevo scommesso tutto sull'essere me stesso. E non ha drammaticamente funzionato. Non c'è nessun premio, nessuna convenienza. E piano piano si impazzisce.
Non sono fatto per stare tra 4 mura, sono una persona piuttosto vivace.non posso stare qui a rimuginare.
ormai è evidente che tuttto questo mi logora dentro.. Lavoro male, studio male. Mi relaziono male.
L'uomo per natura deve stare con gli altri o impazzisce. Eppure quando sta con gli altri perde se stesso completamente.
Ho perso. Ho perso tutto. Ho perso la mia battaglia. E oggi, sebbene non penso mai mi suiciderò, mi sento come se debba necessariamente morire dentro.
Chi elimina se stesso è un uomo di successo. Devi essere parte del tutto. Devi abbassarti a un livello davvero basso per avere delle persone vicino.
è una morte. un suicidio intellettuale. che ormai a 27 anni, è inevitabile fare. oggi penso sarà il mio ultimo giorno da essere pensante.
Spero che le poche persone che mi abbiano conosciuto.. con i miei giudizi le mie personalissime passioni, gusti musicali.. ne abbiano tratto giovamento.
Da domani sarò il classico banale stronzetto che tanto piace alle ragazze, agli altri, al potere ..