Porre un termine virtuale alla mia vita mi dà un senso di rassicurazione, anche se poi magari non lo farò, una volta giunto il momento designato. Pensavo che non sarebbe male l'idea di arrivare fino al 2030 e poi suicidarmi, perché in questo modo avrei ancora quasi 15 anni di tempo, che sono tanti, ma non uno sproposito, non come dire altri 50. Arriverei a 48 anni e poi basta. In questo modo mi garantirei altri tre lustri in cui poter seguire le vicende che più mi interessano, ma senza per questo dover sopportare la vita per chissà quanti decenni inutili.
Certo, tutto da vedere poi che al 31 dicembre 2030 avrò il coraggio di suicidarmi. Forse no, poi dipende se ci saranno ancora i miei genitori, se avrò davvero la forza, se troverò il modo migliore e via dicendo, comunque è un termine rassicurante perché mi dà un'idea di fine esistenza in tempi sopportabili, ma non proprio immediati. La giusta sintesi. Perciò, 31 dicembre 2030. Quel giorno lì o saluto tutti oppure non ce l'avrò fatta, anche se sarà stato bello comunque averci sperato. Una specie di aiuto morale.
O magari muoio prima contro la mia volontà, tutto può essere.