Se stai pensando al suicidio...

MyHelp: Forum di mutuo aiuto, di prevenzione del suicidio e di gestione delle crisi.
A volte si pensa di non aver più nulla da perdere, nè più motivi di esistere.
E' facile pensarlo se non si ha qualcuno con cui confrontarsi. La vita è piena di insidie, ed è facile perdersi. Ma spesso basta una mano per rimettersi in piedi.
Ma questo è anche un forum sulla Morte, il più grande tabù nella storia dell'essere umano, la paura più grande.

Re: Se stai pensando al suicidio...

Messaggioda Matteo il cercatore » 24/11/2014, 11:13



Secondo me questo post accusa troppo i genitori.
In alcuni casi sarà anche come scritto, ma leggendo il post sembra che tutti i suicidi abbiano genitori assenti
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Matteo il cercatore
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Se stai pensando al suicidio...

Messaggioda hope.. » 20/12/2014, 16:11



Per favore,se questo forum aiuta a prevenire al suicidio,aiutatemi!!
Io non ho più fiducia,né in me stessa né nella vita!!non ho più obiettivi, motivi per vivere!Mi sento sola,troppo solaa!!Piango tutti i giorni anche se quando sono a scuola sorrido sempre..aiutatemi per favore..
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hope..
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Se stai pensando al suicidio...

Messaggioda lavitaèbella » 20/12/2014, 16:29



hope.. ha scritto:Per favore,se questo forum aiuta a prevenire al suicidio,aiutatemi!!
Io non ho più fiducia,né in me stessa né nella vita!!non ho più obiettivi, motivi per vivere!Mi sento sola,troppo solaa!!Piango tutti i giorni anche se quando sono a scuola sorrido sempre..aiutatemi per favore..



Chi s'abbandona al dolore senza resistenza o si uccide per evitarlo abbandona il campo di battaglia prima di aver vinto.
A volte ci vuole più coraggio a non suicidarsi che a suicidarsi.
Certo può sembrare più facile morire che sopportare con fermezza una vita dolorosa.
Sbarazzarsi della vita è sarebbe privarsi del piacere di riderne.

Il suicidio è irrazionale perché, rinunciando alla vita a causa del disgusto che essa mi provoca, io mostro di avere un concetto errato dello scopo della mia vita, supponendo che serva al mio piacere, mentre essa ha per scopo, da un lato, il mio perfezionamento personale e dall'altro la cooperazione all'opera generale che si compie nel mondo.
Il dono della serenità è nascosto nel cuore di ciascuno di noi.
Della vita non bisogna temere nulla. Bisogna solo capirla.
Il miglior antidoto al dolore è il lavoro, fa qualcosa, studia, crea, impasta, fai giardinaggio.
Un Consiglio che una volta udii dare a un giovane: "Fa' sempre ciò che hai paura di fare".
Non devi cercare di fare in modo che le cose vadano come vuoi, ma accettare le cose come vanno: così sarai sereno.
Non sono i fatti in sé che ti turbano gli uomini, ma i tuoi giudizi che gli dai ai fatti.
Quando si è tristi bisogna mescolarsi alla folla. Altrimenti La solitudine nutre i pensieri cupi.
Per sconfiggere la forza di emozioni negative, quali rabbia e odio, tristezza, uno dei metodi più efficaci è quello di coltivare emozioni a loro opposte, e cioè amore e compassione.
Più deciso è il nostro atteggiamento altruistico, più coraggiosi diventiamo. Maggiore è il nostro coraggio e minore è il potere che lo scoraggiamento e la perdita di ogni speranza hanno su di noi.
Minimizza le tue preoccupazioni fino a quando non diventa automatico: questo raddoppia la durata effettiva della tua vita... e ti dà quindi il tempo di goderti le farfalle, i gattini e gli arcobaleni.
Contro le infamie della vita le armi migliori sono il coraggio, l'ostinazione e la pazienza. Il coraggio fortifica, l'ostinazione diverte e la pazienza dà pace.
Non aver paura della vita. Credi invece che la vita sia davvero degna d'essere vissuta, e il tuo crederci aiuterà a rendere ciò una verità.
È meglio impiegare la nostra mente a sopportare le disgrazie che ci succedono che a prevedere quelle che ci potranno succedere.

Anche l'ora più nera ha solo 60 minuti.

La vita diventa una cosa deliziosa, non appena si decide di non prenderla più sul serio.
Dei dolori che toccano in sorte agli uomini, sopporta la tua parte con pazienza.
Non avere mai paura dell'ombra. È lì a significare che vicino, da qualche parte, c'è la luce che illumina.
Quando qualche disgrazia ci minaccia, consideriamo seriamente e deliberatamente cos'è il peggio che ci possa capitare. Dopo aver guardato in viso la possibile disgrazia, procuriamoci delle solide ragioni per pensare che, dopo tutto, non sarebbe poi una cosa tanto grave. Tali ragioni esistono sempre, poiché anche nel peggior dei casi nulla di quello che ci può capitare ha un'importanza cosmica. Quando avremo guardato coraggiosamente in faccia per qualche tempo la possibilità peggiore, e ci saremo detti con genuina convinzione: «Be', dopo tutto, non importerà poi molto», vedremo la nostra ansia scemare
straordinariamente. Può essere necessario ripetere il processo più di una volta, ma alla fine, se non si è rifuggiti dal considerare sotto tutti i suoi aspetti la peggiore soluzione possibile, si vedrà la propria ansietà scomparire, per essere sostituita da un senso di sollievo.
Il mezzo più sicuro per non essere molto infelici è la rinuncia a pretendere di essere molto felici.
Sono più le cose che ci spaventano di quelle che ci minacciano effettivamente, e spesso soffriamo più per le nostre paure che per la realtà.

Non renderti più gravosi i tuoi mali, non opprimerti con i lamenti: il dolore è leggero se non lo accresci con la tua suggestione.

Non abbandonarti alla tristezza, non tormentarti con i tuoi pensieri. La gioia del cuore è vita per l'uomo, l'allegria di un uomo è lunga vita. Distrai la tua anima, consola il tuo cuore, tieni lontana la malinconia. La malinconia ha rovinato molti, da essa non si ricava nulla di buono.
Il nostro dovrebbe essere una sorta di lavoro da ostriche: fare di ogni dolore una perla.
Non si può piacere a tutti. Ma in questo non c'è niente di strano. Anche Zeus, che mandi la pioggia o la neghi, non a tutti piace.
Che gli uccelli dell’ansia e della preoccupazione volino sulla vostra testa, non potete impedirlo; ma potete evitare che vi costruiscano un nido.
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ciao :coolok: :coolok: :boxe: :boxe:
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Messaggioda alessandroboy » 30/12/2014, 18:05



Io litigo spesso con i miei genitori. No. Andiamo molto daccordo. Ho pensato di suicidarmi parecchie volte. Ma ha dei pro e dei contro. Io vorrei ma non so come fare.
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Se stai pensando al suicidio...

Messaggioda VOGLIOstarBENE » 12/01/2015, 15:30



scusa, non ho il coraggio di leggere tutto il post fino alla fine, perchè solo a sentir parlare di suicidio spesso mi basta a risvegliare quel demone in me, quell'idea che a volte mi sembra così attraente, e veramente a volte mi basta tanto così perchè quell'idea torni a governare sovrana la mia mente.

Ti volevo però ringraziare, sei veramente una brava persona, brava ad aver aperto questo forum (tu assieme a chi altri lo abbia fatto), ad aver pensato di creare un gruppo di sfogo per chi sta male, ma anche di possibilità di confronto per chi ne ha bisogno.
Un gruppo che può fornir sostegno ed aiuto.

Perchè parlare di suicidio nella vita reale, con qualcuno, è davvero difficile. Anche solo uno sfogo è difficile. la gente ne ha paura, scappa, si spaventa, e la comprendo, perchè non ne è preparata, si sente incapace, non sa come aiutarti.
Ma quante volte mi chiedo.....non capiscono....che a volte basta soltanto un semplice "ti voglio bene". Un "non ti posso capire, ma sono qui con te". Un messaggio che ti faccia capire quanto tu vali per loro! Alcuni lo fanno, altri invece ne hanno paura.

Ma l'idea di aver creato un forum apposta può aiutare tanto chi ne ha bisogno. Bravo davvero.
E un grazie anche da parte mia, che non ho bisogno di sfogo per ora, ma di qualche piccolo consiglio si.
E so che anche se dovessi avere delle ricadute, avrò comunque un posto dove poter parlare senza essere presa per pazza.
GRAZIE :coolok:
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Se stai pensando al suicidio...

Messaggioda Moon_ » 02/05/2015, 10:42



Sai ho un'..."amica" che ha iniziato a studiare psicologia e una volta mi ha detto che fino a che una persona dice "voglio farla finita" o "faccio una strage" significa che in realtà quella persona non intende davvero fare gesti simili.
Dopo questa premessa passo a rispondere al topic dicendo che nel mio caso non credo che siano da imputare ai genitori le colpe del mio malessere.
Un genitore NON PUO' essere presente e vivere (in primis) e vivere come il/la figlio/a e/O i figli vive le situazioni quotidiane o fuori dall'ordinario, per quanto un genitore si possa sforzare sta ai figli aprirsi a mio parere.
Quando un adolescente rientra a casa dopo una mattinata di scuola sta a lui rispondere onestamente alla domanda: "Ciao tesoro, com'è andata a scuola?"
Magari è andata da schifo, giusto per stare schisci con i termini, ma se il ragazzo in questione è timido non dirà mai al genitore la verità. Questo perché? Probabilmente perché non ha un rapporto aperto con i genitori e vuole evitare asfissianti domande. Poi i casi sono vari e bisognerebbe analizzare ogni variante di rapporto tra madre e figlio/a e/o padre e figlio/a a seconda della figura che ognuno ha come riferimento.
Ammetto che questo sono io, che mi descrivo per come è stata la mia adolescenza... Ma mi gioco tutto dicendo che sono più che sicuro che sono forse il caso più comune.
Io ci ho pensato al suicidio sai? Voglio parlare direttamente con te che hai aperto la discussione, scusa se sono sfacciato.
Ci ho pensato più volte a distanza di anni..a 15/16 la prima, poi a 18 ed ora che ne ho 20 ci penso ancora.
Mi porto dietro fantasmi che avevo anche la prima volta perché non sono mai riuscito a superare quei problemi e col tempo se ne sono presentati di nuovi e mi verrebbe da dire proporzionati all'età.
Non capisco perché tutto sembra girare storto e forse ho una calamita per persone che non mi considerano come forse merito.
Io so i motivi che mi fanno stare male, l'esame di coscienza me lo faccio di continuo e non ne vengo a capo. Non so che pesci prendere capisci?
Non ho amici veri che mi facciano sentire indispensabile o che mi facciano sentire apprezzato. Ho bisogno di conferme dalla mia vita, di Approvazione. So di cosa ho bisogno e forse è chiedere troppo. So bene di essere egoista molto spesso, ma qui si tratta di cose che non puoi comprare o prenderti, questi sono elementi fondamentali che io non ricordo di aver mai avuto. Se ti manca fiducia in te stesso non puoi non mettere in discussione la tua esistenza e non mi capacito di chi mi chiede un motivo.
Sarò all'antica? Dimmi tu. Alla profonda depressione solitamente si alterna la collera dovuta ai continui "esami di coscienza" o forse è meglio dire che quando faccio il punto della situazione penso a tutte le cose sbagliate e alle persone che in quel momento scelgo per aprirmi e sfogarmi, penso al loro approccio. Non gli interessa realmente per quanto cercano di autoconvincersi e si sforzano di ascoltare non gli importa realmente perché il giorno dopo se sei fortunato di scrivono il buongiorno con un messaggio e ti chiedono come stai. Guai a dirgli che stai come la sera prima. In automatico in loro scatta la modalità "cambiamo di scorso, non ho voglia, con la scusa si distrae". *parentesi: (se ci pensi dici: cavolo pero ti distrae, fa una buona cosa no? Eh no. Se stai male per problemi consistenti maturati per anni appena ti capita il momento in cui ti annoi da solo a casa o ti fermi un attimo a pensare ti ripiomba tutto il peso addosso.),
Ora per esempio sto avendo un crollo e continuo a scrivere frasi che se ci penso non sembrano neanche portare ad un discorso di senso compiuto.
Prendilo solo come uno sfogo.
Io vedo gli altri con amici veri, litigano o comunque vivono momenti belli e brutti, ma alla fine della fiera c'è tutto un gruppo a sostenere chi vive un momento di disagio, poi guardo me stesso e guardi i fatti. Sarà come sputare in faccia al cavallo che ti viene donato, ma non mi importa. Io devo stare bene e merito come chiunque un vero aiuto.
Sai perché penso al suicido alle volte? Per far soffrire, ma mi voglio autoconvincere io di questo...gli unici che farei star male sarebbero i miei genitori, del tutto ignari di cosa provo. Le persone che non ti vogliono davvero bene si dimenticano di te dopo un po', perché loro...Vanno avanti.
Quindi il motivo finale resta sempre che io non voglio fare lo "sforzo" di vivere senza avere la certezza che arriverà una svolta. Le cose non arrivano da sole nella vita, e io essendo insicuro non ho forza sufficiente ora come ora per credere, per avere "fede".
*Mi piacciono le virgolette e continuo ad usarle a quanto pare, scusa.*
Ad ogni modo prima di tartassarti con altre parole (perché so di essere davvero pesante come persone) aspetto una tua eventuale risposta, privata o non.

Per ora non ho ancora intenzione di arrendermi, ma quando sarà opterò per il cianuro.
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Messaggioda imodium » 15/06/2015, 14:34



Vi chiedo scusa se magari interrompo un argomento di discussione..sto parecchio male; di fatto entro oggi per la prima volta in questo forum......io Io ci penso molto in questi giorni al fatto di desiderare di volere spegnere la mia esistenza, è già accaduto altre volte in passato, ma non sono mai arrivato al punto di "non ritorno",;il fatto è che ogni volta diventa sempre più difficile riuscire a fermarmi. Ogni volta è sempre più forte il senso di inadeguatezza ed il farla finita mi sembra sempre più il solo modo per liberarmi da quel dolore continuo che sento dentro.....oggi per esempio sono a pezzi, sto piangendo e sono costretto a dare un immagine di me che non ha nulla di quello che sento dentro, ...... ma vorrei finisse tutto.
Non ho mai parlato con nessuno ...ho deciso di scrivere qui perché una ventina di giorni or sono si è tolta la vita una persona che conoscevo, mi ha fatto riflettere questa cosa...mi ha fatto riflettere .....
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Messaggioda kathellyna » 23/06/2015, 13:16



hope.. ha scritto:[...]

alessandroboy ha scritto:[...]

Moon_ ha scritto:[...]

benvenuti.
Moon_ ha scritto:Sai ho un'..."amica" che ha iniziato a studiare psicologia e una volta mi ha detto che fino a che una persona dice "voglio farla finita" o "faccio una strage" significa che in realtà quella persona non intende davvero fare gesti simili.

dipende, dipende...
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Se stai pensando al suicidio...

Messaggioda semplicementeio » 23/06/2015, 13:29



Eppure oggi più che mai la Morte mi sta facendo la corte
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Messaggioda Nodtveidt74 » 26/06/2015, 14:02



semplicementeio ha scritto:Eppure oggi più che mai la Morte mi sta facendo la corte


A chi lo dici, sono un paio di giorni che ci penso più del solito e se non fosse per il fatto che non voglio una morte violenta o dolorosa l'avrei già fatto, ma sembra che di metodi sicuri e al tempo stesso pacifici non ce ne siano e passo ore a riflettere su come farlo nel modo più rispettoso e amorevole che penso di meritarmi...e questa mi sembra l'ennesima beffa di una vita che non regala mai nulla di ciò che si desidera, nemmeno la morte.
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