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Gli stessi gesti ripetitivi di una giornata qualunque, per andarmene come se non fosse dipeso da me.

Sì ci penso sempre, di certo se devo andarmene non mi porrò limiti nei penultimi gesti, perché, come hai detto tu, non potrei essere punito.

Solo messo a posto alcune cose nella mia vita, lasciato le 'ultime direttive' in una busta sulla scrivania...

elle8n ha scritto:Solo messo a posto alcune cose nella mia vita, lasciato le 'ultime direttive' in una busta sulla scrivania...

anche io mi sono regolata come elle8n

Ogni volta che ho tentato non ho mai fatto penultimi gesti.

ci penso da anni, ma non ho mai provato, se lo facessi , non ci sarebbero penultimi gesti ma solo un gesto unico e definitivo.

Ho l ansia di finire sui telegiornali o da barbara durso...

Jigsaw ha scritto:Ho l ansia di finire sui telegiornali o da barbara durso...

Non siamo "importanti" come "le vacanze di Belen a Formentera", quindi non credo la D'urso sia un problema.
Ma capisco la sensazione che provi. Beh la risposta credo sia che succedere: avresti la commiserazione e la pietà di tutti per il "tuo gesto disperato".
Purtroppo il suicidio viene visto solo come l'azione di un folle, non il gesto pensato e voluto di qualcuno che, razionalmente, non ce la fa più a incassare tanto dolore.

Essendo molto metodico e puntiglioso, avrei un bel daffare: prima di tutto, essendo io una persona gelosa delle proprie cose, dovrei assolutamente eliminare tutto ciò di personale che mi riguarda: i miei manoscritti, i miei appunti, i file e i vari documenti dal computer. No: non ho niente da nascondere, ma mi irrita il solo pensiero che post-mortem, gli altri potrebbero ficcare il naso nelle mie cose e in caso di suicidio non è raro che avvengano anche indagini in tal senso.
Secondo: dovrei lasciare più lettere a più persone, ed essendo grafomane, questo consisterebbe nello scrivere più lettere da decine e decine di pagine, nelle quali non solo tenterei di esporre le motivazioni che mi hanno portato al gesto estremo; vorrei dedicare parole personali ad ogni persona che mi è cara.
Terzo: lascerei disposizioni, ai miei familiari o ai miei amici, circa il fatto di prendersi cura delle mie piante e del Gatto.
Quarto: le mie ultime volontà, che nel caso consisterebbero nel fatto che non voglio assolutamente cerimonie di alcun tipo; non voglio il funerale e non voglio che il mio corpo possa giacere tristemente nella tomba di un cimitero; semmai preferirei la cremazione e che le mie ceneri venissero sparse in parte dalla cima di una montagna, una parte in un prato, ed una parte nel mare: se deve rimanere qualcosa di me, vorrei che rimanesse nella natura alla quale mi sono sempre sentito molto legato, siccome è l'unica cosa, che in vita, mi porta armonia.
Quinto ma non meno importante: come accade in certe popolazioni Africane, mi piacerebbe che gli altri, amici e familiari, facessero una festa in mio onore. Niente pianti né tristezza.