Invisibile

Ciao a tutti, mi sono deciso a scrivere e a condividere la mia storia, sintetizzata, in modo da non dare noia e arrivare subito al punto.
Chiedo scusa se risulterò confusionario e contraddittorio, non sono bravo a scrivere e proverò di farmi capire al meglio che posso.
Attualmente ho 29 anni, ma tutto è iniziato a 16 anni, dopo un aggressione da parte di un gruppo di ragazzi che probabilmente non aveva di meglio da fare che cercare una rissa, fortunatamente non è avvenuta, ma questo mi ha causato un trauma di cui porto le conseguenze ancora ora. Questo genere di situazione è accaduto più di una volta, ma con il tempo ho provato a difendermi invece che evitarle, questo mi ha portato ad avere guai maggiori. Ho cercato di prendere le difese di un amico che veniva preso di mira da un ragazzo più grande, ma sono stato bullizzato anche io. Ho cercato di difendermi ma le ho ugualmente prese e la classe mi ha additato come "aggressore" e sono stato ammonito dalla scuola, non sono riuscito a reggere una situazione del genere e mi sono ritirato dalla scuola, perdendo un anno.
Ogni giorno mi svegliavo e provavo un'ansia pesantissima, tanto da avere una nausea così costante da non riuscire ad uscire. Ho iniziato a pensare che fossi vittima di un'ingiustizia, non ce la facevo più.
Ho cambiato scuola e sono riuscito a prendere "respiro", finchè non ho conosciuto una ragazza e come potete immaginare, ci sono stato male una volta finito tutto, ma quello che notai con il tempo, è che il peso di ciò che provavo era sempre maggiore di quello che avrei dovuto sentire.
Ora non starò a parlare delle varie relazioni che mi hanno fatto stare male, sarebbe superficiale perchè è comunque comune, il problema è che con il tempo, ho iniziato ad essere eccessivamente emotivo. Tutto questo mi portava a pensare di farla finita in una maniera facile e rapida, venivo e vengo ancora devastato da emozioni, sia positive che negative.
Ho passato due anni (separati) frequentando sedute da una psicoterapeuta ma il risultato è stato deludente, so che potrebbero essere pochi ma mi dava sempre l'impressione che trattasse tutto in maniera superficiale.
Dopo anni di alti e bassi ho conosciuto una ragazza con cui sono stato per sette anni e per cui ho dato tutto, davvero tutto e, una volta lasciato, mi sono trovato con un vuoto assurdo.
In tutti questi anni ho sempre cercato di dare il massimo in tutto ciò che facevo, la maggior parte con risultati disastrosi, come per quanto riguarda l'amicizia e con l'amore, ancora peggio sul lavoro. Sono riuscito ad andare avanti e a dare un senso alla vita arrancando, cercando emozioni forti in modo da sopprimere quei pensieri che mi portavano a pensare al suicidio.
So che la mia storia può risultare banale, sono consapevole di ciò, però ai miei occhi risulta una continua ingiustizia, dare sempre il massimo per venire preso sempre a calci nel sedere!
Perchè una persona non dovrebbe pensare di farla finita? Mi sento una persona invisibile agli occhi di molti e questo mi porta spesso a voler sparire dal mondo..
So che non dovrei dare tutto me stesso ad una sola persona, ma sono sempre stato così sia nell'amicizia che nell'amore,
Ringrazio chi ha avuto la voglia e la pazienza di arrivare a leggere fino a qui..
Marco
Chiedo scusa se risulterò confusionario e contraddittorio, non sono bravo a scrivere e proverò di farmi capire al meglio che posso.
Attualmente ho 29 anni, ma tutto è iniziato a 16 anni, dopo un aggressione da parte di un gruppo di ragazzi che probabilmente non aveva di meglio da fare che cercare una rissa, fortunatamente non è avvenuta, ma questo mi ha causato un trauma di cui porto le conseguenze ancora ora. Questo genere di situazione è accaduto più di una volta, ma con il tempo ho provato a difendermi invece che evitarle, questo mi ha portato ad avere guai maggiori. Ho cercato di prendere le difese di un amico che veniva preso di mira da un ragazzo più grande, ma sono stato bullizzato anche io. Ho cercato di difendermi ma le ho ugualmente prese e la classe mi ha additato come "aggressore" e sono stato ammonito dalla scuola, non sono riuscito a reggere una situazione del genere e mi sono ritirato dalla scuola, perdendo un anno.
Ogni giorno mi svegliavo e provavo un'ansia pesantissima, tanto da avere una nausea così costante da non riuscire ad uscire. Ho iniziato a pensare che fossi vittima di un'ingiustizia, non ce la facevo più.
Ho cambiato scuola e sono riuscito a prendere "respiro", finchè non ho conosciuto una ragazza e come potete immaginare, ci sono stato male una volta finito tutto, ma quello che notai con il tempo, è che il peso di ciò che provavo era sempre maggiore di quello che avrei dovuto sentire.
Ora non starò a parlare delle varie relazioni che mi hanno fatto stare male, sarebbe superficiale perchè è comunque comune, il problema è che con il tempo, ho iniziato ad essere eccessivamente emotivo. Tutto questo mi portava a pensare di farla finita in una maniera facile e rapida, venivo e vengo ancora devastato da emozioni, sia positive che negative.
Ho passato due anni (separati) frequentando sedute da una psicoterapeuta ma il risultato è stato deludente, so che potrebbero essere pochi ma mi dava sempre l'impressione che trattasse tutto in maniera superficiale.
Dopo anni di alti e bassi ho conosciuto una ragazza con cui sono stato per sette anni e per cui ho dato tutto, davvero tutto e, una volta lasciato, mi sono trovato con un vuoto assurdo.
In tutti questi anni ho sempre cercato di dare il massimo in tutto ciò che facevo, la maggior parte con risultati disastrosi, come per quanto riguarda l'amicizia e con l'amore, ancora peggio sul lavoro. Sono riuscito ad andare avanti e a dare un senso alla vita arrancando, cercando emozioni forti in modo da sopprimere quei pensieri che mi portavano a pensare al suicidio.
So che la mia storia può risultare banale, sono consapevole di ciò, però ai miei occhi risulta una continua ingiustizia, dare sempre il massimo per venire preso sempre a calci nel sedere!
Perchè una persona non dovrebbe pensare di farla finita? Mi sento una persona invisibile agli occhi di molti e questo mi porta spesso a voler sparire dal mondo..
So che non dovrei dare tutto me stesso ad una sola persona, ma sono sempre stato così sia nell'amicizia che nell'amore,
Ringrazio chi ha avuto la voglia e la pazienza di arrivare a leggere fino a qui..
Marco