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Un modo di morire

MessaggioInviato: 16/07/2017, 20:41
da Premio Nobel
Qualche mese fa mi ha molto colpito quanto è stato detto ad un servizio del TG.

Esso parlava dell'anniversario (mi sembra il 15°) della morte di Emanuele Petri (per la precisione è stato il poliziotto che è rimasto ucciso nella colluttazione durante l'arresto di Nadia Desdemona Lioce, per quanto riguarda le nuove Brigate Rosse)
Era stata intervistata la moglie e quanto aveva detto mi era risultato essere curioso:
semplicemente diceva che presumibilmente se suo marito avesse potuto scegliere un modo di morire, lei era sicura che lui avrebbe voluto che fosse stato quello (presumo che il senso di questa affermazione non è tanto un masochismo fine a se stesso, ma piuttosto il fatto di dire che stava facendo qualcosa che non solo gli piaceva, non solo ci metteva del suo, in quanto amava la sua professione, ma più spiritualmente dava senso anche alla sua esistenza in quanto credeva in quello che faceva e nella istituzione che lui rappresentava)

Presumo che si potrebbe obiettare comunque qualcosa (sicuramente la visione della vedova potrebbe essere un attimino "edulcorata", probabilmente una domanda del genere non se la è mai posta, anche perché indubbiamente è un po' particolare, il caso in questione è un po' particolare, in quanto non tutti ci ritroviamo a vivere con parenti che hanno subito un destino così cinico).
Pur tuttavia, mi ha colpito questa frase, poiché in realtà mi sembrava che in questo caso il dolore per questa morte (che non è stata nemmeno dolce, ma violenta) sia stato alla fine vissuto e interiorizzato con un inno alla vita (cioè il fatto che questa tragica fine abbia potuto comunque dare un senso alla sua vita).
Spero di non essere stato blasfemo o irrispettoso nei confronti del defunto o di terzi, in quanto mi rendo conto che è un argomento difficile e duro, però mi sono reso conto che era una visione nuova, più materiale e che guardava in faccia il dolore e la morte.

Un modo di morire

MessaggioInviato: 16/07/2017, 21:34
da 7smiliardi
Se la morte ha un senso, cioè è servita a qualcosa di più grande di noi, probabilmente diventa anche più accettabile. Un sacrificio per proteggere la Patria e i cittadini è, per quasi tutti, una morte molto più dignitosa rispetto a un suicidio.