crisbil ha scritto:
Qualcosa che è legato proprio all'identità.
Non avere nessuno.. non avercelo per davvero, intendo .. in nessuna forma... non esistere MAI per nessuno.. non essere visti MAI da nessuno.. porta, nel tempo, a non riuscire più nemmeno a vedersi da soli. A perdere sé stessi. La propria identità.
Per questo trovo assurdo tutto quel pontificare sul dover stare bene da soli.. è umanamente impossibile stare bene se si è soli nel senso reale e totale del termine. E' la cosa più annientante che esista, in tutti i sensi.
Dire di stare bene da soli è un'ipocrisia e coloro che lo dicono in realtà non sono veramente soli.
E' vero che alcuni momenti di solitudine possono essere piacevoli, o addirittura curativi, perché ci aiutano a riflettere e a concentrarci sulla nostra interiorità, specialmente se viviamo in un mondo dove si cercano continuamente approvazione e conformismo. Però se al di fuori di quei momenti di solitudine non c'è assolutamente nessuno che ti aspetta, ciò che in realtà doveva arricchirti e renderti migliore finisce per svuotarti, con il risultato di diventare un misero guscio vuoto.
Ovviamente siamo tutti diversi, per cui la persona esuberante ed espansiva tenderà a trascorrere la maggior parte del proprio tempo con gli altri, mentre chi ha un carattere introverso tenderà a chiudersi in se stesso e a dedicare più tempo al proprio mondo interiore, mantenendo comunque quei pochi, ma buoni rapporti sociali. Però secondo me nessuno possiede la capacità di vivere completamente solo. Penso che anche una persona che vive da eremita nel deserto prima o poi tenderà a cercare una qualunque forma di vita, perché l'alternativa è impazzire o, come hai detto tu, perdere la propria identità.