FranBow ha scritto:Puoi spiegarmi questa affermazione?
amrpc ha scritto:Non posso fare a meno di vedere la vita come la vedrei se fossi già morto.
Come puoi sapere ora, da vivo, qual è il modo in cui vedrai la vita da morto?
A parte che, più che vivo, è come se fossi sepolto sopra la terra, comunque, se fossi morto e non esistessi più, non potrei vedere i vivi.
Quindi mi immagino soltanto come già morto e non esistente.
In questa prospettiva a niente servirono i miei affaccendamenti, l'andare avanti, il resistere, l'autoconvincermi, l'indottrinare, l'interagire... Tutte ridicolaggini. Ormai non esisto più.
Alle faccende dei vivi non posso più prender parte credendoci.
Le vite dei morti a me vicini sono qui a ricordarmelo.
Se fossero vivi non lo direbbero, perché prenderebbero parte alla vita, come facevano da vivi, ma da morti è come se mi dicessero: «anche noi abbiamo agito, come te, in vano».
Quando uno al contrario dice «la vita continua, vai avanti, fallo per X che è morto, lui lo vorrebbe», quello parla da vivo, nel flusso dei vivi (dove tutto suona fasullo), non nella prospettiva dei morti (dove le parole non contano, dove niente conta più).