Vivere nella prospettiva dei morti

pagine tutte incollate che non si possono voltare più

MyHelp: Forum di mutuo aiuto, di prevenzione del suicidio e di gestione delle crisi.
A volte si pensa di non aver più nulla da perdere, nè più motivi di esistere.
E' facile pensarlo se non si ha qualcuno con cui confrontarsi. La vita è piena di insidie, ed è facile perdersi. Ma spesso basta una mano per rimettersi in piedi.
Ma questo è anche un forum sulla Morte, il più grande tabù nella storia dell'essere umano, la paura più grande.

Vivere nella prospettiva dei morti

Messaggioda amrpc » 01/03/2018, 14:51



Non posso fare a meno di vedere la vita come la vedrei se fossi già morto.
Le persone vicine a me morte fino a ora sono vive nel mio ricordo.
E nella fissità vivo il mio incubo infernale.
Il mondo che va avanti non è il mio.
Non posso voltare pagina.

:bookread: :rotelle:
  • 2

amrpc
Amico level one
 
Stato:
Messaggi: 13
Iscritto il: 01/02/2018, 19:29
Località: Italia
Genere: Maschile

Vivere nella prospettiva dei morti

Messaggioda Ensō » 01/03/2018, 16:53



amrpc ha scritto:Non posso fare a meno di vedere la vita come la vedrei se fossi già morto.
Le persone vicine a me morte fino a ora sono vive nel mio ricordo.
E nella fissità vivo il mio incubo infernale.
Il mondo che va avanti non è il mio.
Non posso voltare pagina.

:bookread: :rotelle:


Secondo la concezione shintoista, gli spiriti (kami) e gli umani, non esistendo la credenza in un inferno e in un paradiso, vivono sullo stesso pianeta. Quindi, stando così le cose, l'aldilà non differirebbe dal mondo dei viventi. Certo, la loro esistenza si svolge su piani diversi ma con passioni, sentimenti ed emozioni simili a quelle umane. Un po' come avveniva tra gli dèi dell'Olimpo.
  • 0

Avatar utente
Ensō
Amico level nineteen
 
Stato:
Messaggi: 954
Iscritto il: 26/09/2016, 7:30
Località: Lombardia
Citazione: La vita non è né brutta né bella, ma è originale.

"La coscienza di Zeno" Italo Svevo.
Genere: Maschile

Vivere nella prospettiva dei morti

Messaggioda amrpc » 02/03/2018, 16:20



Ensō ha scritto:Secondo la concezione shintoista, gli spiriti (kami) e gli umani, non esistendo la credenza in un inferno e in un paradiso, vivono sullo stesso pianeta. Quindi, stando così le cose, l'aldilà non differirebbe dal mondo dei viventi. Certo, la loro esistenza si svolge su piani diversi ma con passioni, sentimenti ed emozioni simili a quelle umane. Un po' come avveniva tra gli dèi dell'Olimpo.


Quella citata o altre concezioni appaiono ridicole, ai miei occhi.
Basta spostarsi con la visione di qualche galassia e pensare ai primati, a cosa combinano nella lontana terrucola.
Non si può dar credito a questi figuri, alle loro prediche, alle loro azioni, "emozioni", vite fasulle.

I morti. Loro non possono essere ridicolizzati.
Alla morte occorre dar credito. Quella non imbroglia mai.

L'unico paradiso concepibile, ai miei occhi, è quello della completa incoscienza: il non essere.
Dove ci sono spiriti, concezioni, vite e coscienze scimmiesche, lì c'è l'inferno.
  • 0

amrpc
Amico level one
 
Stato:
Messaggi: 13
Iscritto il: 01/02/2018, 19:29
Località: Italia
Genere: Maschile

Vivere nella prospettiva dei morti

Messaggioda FranBow » 02/03/2018, 17:36



Puoi spiegarmi questa affermazione?

amrpc ha scritto:Non posso fare a meno di vedere la vita come la vedrei se fossi già morto.


Come puoi sapere ora, da vivo, qual è il modo in cui vedrai la vita da morto?
  • 0

Sore de wa minna san sayonara.
Avatar utente
FranBow
Amico level eight
 
Stato:
Messaggi: 373
Iscritto il: 14/07/2017, 8:17
Genere: Femminile

Vivere nella prospettiva dei morti

Messaggioda amrpc » 02/03/2018, 18:14



FranBow ha scritto:Puoi spiegarmi questa affermazione?

amrpc ha scritto:Non posso fare a meno di vedere la vita come la vedrei se fossi già morto.


Come puoi sapere ora, da vivo, qual è il modo in cui vedrai la vita da morto?


A parte che, più che vivo, è come se fossi sepolto sopra la terra, comunque, se fossi morto e non esistessi più, non potrei vedere i vivi.
Quindi mi immagino soltanto come già morto e non esistente.
In questa prospettiva a niente servirono i miei affaccendamenti, l'andare avanti, il resistere, l'autoconvincermi, l'indottrinare, l'interagire... Tutte ridicolaggini. Ormai non esisto più.

Alle faccende dei vivi non posso più prender parte credendoci.
Le vite dei morti a me vicini sono qui a ricordarmelo.
Se fossero vivi non lo direbbero, perché prenderebbero parte alla vita, come facevano da vivi, ma da morti è come se mi dicessero: «anche noi abbiamo agito, come te, in vano».

Quando uno al contrario dice «la vita continua, vai avanti, fallo per X che è morto, lui lo vorrebbe», quello parla da vivo, nel flusso dei vivi (dove tutto suona fasullo), non nella prospettiva dei morti (dove le parole non contano, dove niente conta più).
  • 0

amrpc
Amico level one
 
Stato:
Messaggi: 13
Iscritto il: 01/02/2018, 19:29
Località: Italia
Genere: Maschile

Vivere nella prospettiva dei morti

Messaggioda anonimopratese » 03/03/2018, 22:57



Non capisco bene perche’ ma sono attratto dal tono e dall’atmosfera che hai creato con le tue parole, al di la del senso di queste.
C’e un lucido determinismo, dichiarativo e autoreferenziale nell’esposizione dei tuoi pensieri e del tuo stato d’animo che mi ricorda un racconto di Poe. Molto piuì tragico se vero. (bhe anche Poe viveva in un certo qualmodo i suoi drammi)

In ogni caso ti sarei grato se scrivessi ancora su questo, quello che ti viene in mente, quello che senti, quello che vuoi. Sarebbe per me una lettura emotivamente interessante e magari poi ti faro’ sapere quello che penso.
Ma non ora : son sicuro hai molto altro da dire e non lo vorrei perdere, fermandolo sul nascere con i mei commenti.

Se vuoi quindi e ti far star meglio, scrivi ancora: io ne sarò attento lettore.

Ciao
  • 1

anonimopratese
Amico level one
 
Stato:
Messaggi: 19
Iscritto il: 30/10/2016, 6:48
Località: Prato
Citazione: nihil est in intellectu quod prius non fuerit in sensu, nisi intellectus ipse
Genere: Maschile

Vivere nella prospettiva dei morti

Messaggioda amrpc » 04/03/2018, 8:07



anonimopratese ha scritto: [...] son sicuro hai molto altro da dire e non lo vorrei perdere, fermandolo sul nascere con i mei commenti.

Se vuoi quindi e ti far star meglio, scrivi ancora: io ne sarò attento lettore.

Ciao


Grazie ma in realtà non ho altro da aggiungere.

Puoi rileggere più e più volte quanto ho già scritto.
  • 0

amrpc
Amico level one
 
Stato:
Messaggi: 13
Iscritto il: 01/02/2018, 19:29
Località: Italia
Genere: Maschile

Vivere nella prospettiva dei morti

Messaggioda amrpc » 04/03/2018, 8:39



P.S.
A quale racconto di Poe fai riferimento?
  • 0

amrpc
Amico level one
 
Stato:
Messaggi: 13
Iscritto il: 01/02/2018, 19:29
Località: Italia
Genere: Maschile

Vivere nella prospettiva dei morti

Messaggioda anonimopratese » 04/03/2018, 22:16



Ciao
Strano tu non abbia nulla da aggiungere, ma ok.
Per Poe poi vedere
-La sepoltura prematura
-Rivelazione mesmerica
-La verità sul caso di Mr. Valdemar
-Morella

Ma nulla supera in quanto a forza espressiva del pessimismo, Leopardi
Ti incolllo la parafrasi di A SE STESSO.

"Ora riposerai per sempre,
o mio stanco cuore. È sfumata l'illusione più grande,
che io avevo creduto essere eterna. È morta. Ben sento
che in me e nel mio intimo
è spenta non soltanto la speranza, ma anche il desiderio stesso.
Riposa per sempre. Hai amato
a sufficienza. Nessuna cosa merita
la tua sofferenza, né le relazioni umane valgono
i tuoi sospiri. La vita è dolore e noia,
e null'altro mai; e il mondo è fango.
Calmati ormai. Abbandona la speranza
una volta per tutte. Al genere umano il destino
non ha concesso altri doni che la morte. Ormai
la natura ti disprezza, il malvagio
potere che, di nascosto, governa il mondo facendo il male a tutte le creature,
e comanda sull'inutilità del creato."

Come vedi sono infinite le possibilita' di espressione e di esternalizzazione, ma se non ne hai voglia va bene cosi.
E' mio convincimento che il dare vita ai propri demoni anche in forma letteraria, aiuta a combatterli. Lasciarli inespressi, sepolti nelle profondita dell'animo, ti toglie ogni possibilita' di intentare con loro una regolar tenzone. E forse vincere, o perdere lottando.

Ciao
  • 1

anonimopratese
Amico level one
 
Stato:
Messaggi: 19
Iscritto il: 30/10/2016, 6:48
Località: Prato
Citazione: nihil est in intellectu quod prius non fuerit in sensu, nisi intellectus ipse
Genere: Maschile

Vivere nella prospettiva dei morti

Messaggioda amrpc » 05/03/2018, 15:27



anonimopratese ha scritto:Ciao
Strano tu non abbia nulla da aggiungere, ma ok. [...]


Aggiungerò quanto riportasti in coda alla tua presentazione (del 30/10/2016, 6:57).

«Forse se un giorno, anche un’unica volta, qualcuno potra trovare in queste o nelle mie future parole, non una guida neanche un consiglio, ma almeno uno spunto per riflettere, uno specchio in cui mirare i propri mali entro l anima di un altro, e allora avrò ottenuto un senso dello scrivere qua.

Altrimenti tutto e’ vanita’ :
CHE RESTA ALL’UOMO DI TUTTO IL SUO AFFANNO IN CUI SI AFFANNA SOTTO IL SOLE ? GENERAZIONE CHE VA, GENERAZIONE CHE VIENE E LA TERRA NEL SUO CICLO RIMANE. E SORGE IL SOLE ED IL SOLE TRAMONTA ANELANDO AL SUO LUOGO DOV’EGLI RISORGE. SOFFIA A MEZZOGIORNO, POI GIRA A TRAMONTANA E VOLGENDO, VOLGENDO IL VENTO SE NE VA E SOPRA LE SUE SPIRE RITORNA IL VENTO
VANITA DELLE VANITÀ TUTTO E VANITÀ - HAVEL HAVALIM, FUMO DI FUMI TUTTO NON È CHE FUMO ED ECCO FUMO ... TUTTO È VENTO CHE HA FAME ED ECCO TUTTO È VANITÀ E UN CORRER DIETRO AL VENTO
L’Ecclesiaste»
  • 0

amrpc
Amico level one
 
Stato:
Messaggi: 13
Iscritto il: 01/02/2018, 19:29
Località: Italia
Genere: Maschile

Prossimo

Torna a Forum di aiuto sul Suicidio e sulla Morte

Chi c’è in linea in questo momento?

Visitano il forum: Nessuno e 10 ospiti

Reputation System ©'