Vuoto

Ciao a tutti, sono Sara.
Sarà probabilmente la quindicesima volta che sto provando a farmi coraggio a scrivere, fallendo miseramente, a quanto pare questa è la volta buona.. Comunque, sono capitata qui per puro caso, è la prima volta che provo a chiedere aiuto e a partecipare ad un forum, tutte le volte che mi è saltato in mente principalmente avevo paura.. Ma finalmente sono riuscita a fare la cosa più giusta, spero solo.. di trovare uno spiraglio di luce in questo vuoto che mi tormenta.
Sono qui per cercare di sfogarmi un po', dato che non riesco e non riuscirò mai a farlo dal vivo con delle persone, la mia situazione attuale è un po' complessa, ho alle spalle un passato che odio ricordare..
In poche parole ero la classica bambina paffuta, presa in giro ed emarginata. Tutto è iniziato alle elementari, quando iniziai a realizzare che le offese che ricevevo diventavano più pesanti e che non riuscivo più a lasciarle perdere o riderci sopra, piano piano mi convincevo di quello che mi veniva detto e intanto la mia autostima se ne andava..
Il periodo delle medie sono probabilmente stati gli anni peggiori della mia vita, alle offese si aggiunsero, gli scherzi di pessimo gusto.. ero riuscita a farmi un'amica, ma diventò un motivo per essere allontanata ancora di più dalla classe, il motivo lo preferisco tenere per me, per rispetto nei suoi confronti.
In quegli anni, si aggiunse anche un calo nel mio rendimento scolastico, un po' per colpa mia un po' perché non reggevo alcuni professori.. Mi ricordo che una volta mi addormentai in classe perché la sera prima in casa mio padre aveva fatto casino e chiamando i carabinieri siamo finiti sul tardi, da quel giorno la professoressa iniziò a darmi della "bella addormentata" che tutti iniziarono a correggere con "brutta addormentata", "scema addormentata" e altre cose di questo genere...
In ogni caso, tornando ad adesso diciamo che sono appena uscita da un periodo difficile, fatto da autolesionismo giornaliero e depressione causati soprattutto per la situazione che sto avendo in famiglia, mio padre sono 4 anni che ha perso il lavoro, mia madre invece sono 12 anni che non lavora, mio padre è un uomo impulsivo, violento, se deve sfogarsi lo fa sempre su di me (in questo periodo non ha esitato a picchiarmi più volte), con mia madre non ho un gran rapporto, per lei esiste solo mia sorella. Io sono quella sbagliata, quella che non doveva nascere, lei è quella perfetta..
Poi alla situazione familiare si aggiungono la mia enorme perdita di peso che mi ha portato a finire in ospedale per un breve periodo e la fine dell'unica relazione che io abbia mai avuto, lui mi aveva promesso tanto, ma poi come tutti anche lui si è stancato di me.. Mi manca, è una delle poche persone, se non l'unica che è riuscita a rendermi felice, anche se per poco..
Sono riuscita a uscire da questo periodo grazie ad un amico, ma nonostante tutto sento di nuovo di star ricadendo nel mio vuoto, neanche lui riesce a farmi stare bene, continuo a pensare solo a quanto mi piacerebbe mettere un punto a tutta questa stupida storia, sento che il mio vuoto mi sta prosciugando.. Vorrei solo lasciarmi andare, lasciarmi consumare dal mio dolore, abbracciare la mia tanto amata morte.
Con questo concludo, spero di non sembrare stupida hai vostri occhi, spero di non essere motivo di scherno per quello che ho scritto, ma soprattutto spero di non esservi sembrata troppo egoista nel mio modo di raccontare le cose..
Ah, beh volevo aggiungere inoltre che se qualcuno sentisse il bisogno di sfogarsi sono una buona ascoltatrice e.. Non nego il fatto che vorrei magari farmi dei nuovi amici..
Grazie per la pazienza e per l'ascolto.
Sara.
Sarà probabilmente la quindicesima volta che sto provando a farmi coraggio a scrivere, fallendo miseramente, a quanto pare questa è la volta buona.. Comunque, sono capitata qui per puro caso, è la prima volta che provo a chiedere aiuto e a partecipare ad un forum, tutte le volte che mi è saltato in mente principalmente avevo paura.. Ma finalmente sono riuscita a fare la cosa più giusta, spero solo.. di trovare uno spiraglio di luce in questo vuoto che mi tormenta.
Sono qui per cercare di sfogarmi un po', dato che non riesco e non riuscirò mai a farlo dal vivo con delle persone, la mia situazione attuale è un po' complessa, ho alle spalle un passato che odio ricordare..
In poche parole ero la classica bambina paffuta, presa in giro ed emarginata. Tutto è iniziato alle elementari, quando iniziai a realizzare che le offese che ricevevo diventavano più pesanti e che non riuscivo più a lasciarle perdere o riderci sopra, piano piano mi convincevo di quello che mi veniva detto e intanto la mia autostima se ne andava..
Il periodo delle medie sono probabilmente stati gli anni peggiori della mia vita, alle offese si aggiunsero, gli scherzi di pessimo gusto.. ero riuscita a farmi un'amica, ma diventò un motivo per essere allontanata ancora di più dalla classe, il motivo lo preferisco tenere per me, per rispetto nei suoi confronti.
In quegli anni, si aggiunse anche un calo nel mio rendimento scolastico, un po' per colpa mia un po' perché non reggevo alcuni professori.. Mi ricordo che una volta mi addormentai in classe perché la sera prima in casa mio padre aveva fatto casino e chiamando i carabinieri siamo finiti sul tardi, da quel giorno la professoressa iniziò a darmi della "bella addormentata" che tutti iniziarono a correggere con "brutta addormentata", "scema addormentata" e altre cose di questo genere...
In ogni caso, tornando ad adesso diciamo che sono appena uscita da un periodo difficile, fatto da autolesionismo giornaliero e depressione causati soprattutto per la situazione che sto avendo in famiglia, mio padre sono 4 anni che ha perso il lavoro, mia madre invece sono 12 anni che non lavora, mio padre è un uomo impulsivo, violento, se deve sfogarsi lo fa sempre su di me (in questo periodo non ha esitato a picchiarmi più volte), con mia madre non ho un gran rapporto, per lei esiste solo mia sorella. Io sono quella sbagliata, quella che non doveva nascere, lei è quella perfetta..
Poi alla situazione familiare si aggiungono la mia enorme perdita di peso che mi ha portato a finire in ospedale per un breve periodo e la fine dell'unica relazione che io abbia mai avuto, lui mi aveva promesso tanto, ma poi come tutti anche lui si è stancato di me.. Mi manca, è una delle poche persone, se non l'unica che è riuscita a rendermi felice, anche se per poco..
Sono riuscita a uscire da questo periodo grazie ad un amico, ma nonostante tutto sento di nuovo di star ricadendo nel mio vuoto, neanche lui riesce a farmi stare bene, continuo a pensare solo a quanto mi piacerebbe mettere un punto a tutta questa stupida storia, sento che il mio vuoto mi sta prosciugando.. Vorrei solo lasciarmi andare, lasciarmi consumare dal mio dolore, abbracciare la mia tanto amata morte.
Con questo concludo, spero di non sembrare stupida hai vostri occhi, spero di non essere motivo di scherno per quello che ho scritto, ma soprattutto spero di non esservi sembrata troppo egoista nel mio modo di raccontare le cose..
Ah, beh volevo aggiungere inoltre che se qualcuno sentisse il bisogno di sfogarsi sono una buona ascoltatrice e.. Non nego il fatto che vorrei magari farmi dei nuovi amici..
Grazie per la pazienza e per l'ascolto.
Sara.