Ciao a tutti, voglio condividere la mia esperienza perché spero in un effetto terapeutico che mi faccia cambiare idea sul mio futuro, anche se chiaramente ne dubito. Scusate la lunghezza e gli errori ma sono stato il più sintetico e veloce possibile per tutto quello che ci sarebbe da dire.
I miei problemi cominciano verso la scuola media e sono legati a quelli di mia sorella, anche lei affetta da problemi psichici: aveva delle crisi nervose in cui piangeva e gridava per ore, nelle quali io avevo sentivo una bruttissima sensazione di oppressione, tant'è che oggi quando sento una persona piangere sto subito male. Contemporaneamente cominciano i problemi con i compagni di classe: venivo preso in giro senza un motivo specifico, forse per la mia bonarietà e il mio stare in disparte. Non sono mai arrivato ad essere bullizzato, ma il fatto di essere escluso dal gruppo credo mi abbia provocato problemi relazionali (che è quello che oggi mi affligge). A questi bisogna sommare diverse liti con i miei genitori, con cui spesso non parlavo per giorni, aumentando il clima di tensione che c'era a casa. L'unica mia consolazione era ed è lo studio personale, sono un appassionato di letteratura, cinema, filosofia: ma ovviamente le passioni non bastano.
Alle scuole superiori, sebbene non venissi più preso in giro e mia sorella fosse in via di guarigione, la situazione interna non migliorava, anzi. In quel periodo tra l'altro ho preso coscienza della mia omosessualità: ma non è questo il problema, sebbene nel contesto omofobo in cui sono vissuto di certo non ha aiutato. Il problema che mi si è venuto a creare allora e che tutt'oggi mi affligge è il non riuscire a trovare un compagno di vita, qualcuno da amare e da cui si è amati, cosa nella quale ho riposto tutte le speranze. Ho seri problemi nelle relazioni sociali: essenzialmente non ho amici, e persino con i miei familiari parlo pochissimo (vivo in un'altra città per studio). Ho incontrato, facendo uno sforzo incredibile, 4-5 ragazzi con cui avrei potuto avere una possibile relazione: ma non ho visto nessuno di loro dopo il primo appuntamento. La maggior parte dopo un po' ha cominciato a ignorare i miei messaggi o a darmi buca senza spiegazioni, nonostante fossero stati loro a dirmi di risentirci! Ho cominciato a praticare varie forme di autolesionismo, mi tagliavo con i rasoi, mi bruciacchiavo con l'accendino, guardavo film horror e video spaventosi di notte ecc. ecc. A ottobre scorso ho cercato di risollevarmi e sono andato da uno psichiatra-psicoanalista, che poi si è dimostrato un vero cretino. Inizialmente ho accettato solo le cure psichiatriche per l'alto costo che avevano le sedute: mi ha imbottito di farmaci che non miglioravano affatto la situazione, anzi mi davano effetti collaterali come impotenza sessuale (cosa che non potevo accettare visto che era molto legata al mio problema principale). Per questo ho smesso di prendere i farmaci, e, una settimana dopo, ho tentato il suicidio con una scatola di sonniferi che mi aveva prescritto sempre lo psichiatra. Dopo questo episodio ho cominciato anche la cura psicoanalitica: ma in poche settimane avevo esaurito le cose da dire, il dottore non mi faceva nessuna domanda, stavamo minuti in silenzio senza dire nulla, non vedevo nessun beneficio. Così ho deciso di lasciare anche questa cura, e nell'ultima seduta il dottore mi ha aggredito verbalmente senza motivo valido. Adesso essenzialmente sono solo. Frequento l'università ma non riesco nemmeno a studiare dato che passo mezza giornata a piangere, so che così non posso andare avanti. L'unica "cura" possibile sarebbe propria una relazione, che mi è impossibile da realizzare vista la mia asocialità. Vedo un'unica via alternativa, tant'è che conservo ancora molti farmaci. Non ho un'idea negativa sul suicidio, che per me dovrebbe essere un diritto per chi non vuole più vivere: ma capisco che è una sconfitta definitiva, un dire addio ai miei sogni, un arrendersi di fronte al destino. Per questo lo riservo come ultima possibilità, che purtroppo si sta facendo sempre più concreta. Grazie se avete letto fino a qui.