Ho letto i tuoi ultimi post, tieni presente che non ti sto giudicando male ne che voglio farti la morale, ti dico solo che puoi opporre resistenza.
Le emozioni negative sono tue, ma tu non sei loro, tu sei la tua volontà, il tuo io, mentre loro sono li fuori a torturarti.
Non puoi farle passare schioccando le dita, ma puoi trattarle come ostacoli da abbattere, come nemici da combattere.
È un pensiero che sta occupando le mie giornate e mi mette eccitazione addosso, come se uno dovesse fare i preparativi del proprio matrimonio.
Ecco, quelle emozioni piacevoli li, tu le leghi al suicidio, alla (speranza della) fine del dolore, ma tu puoi decidere di prenderle e di attaccarle a qualcos'altro. Loro sono tue, il campo da gioco è tuo, le regole le fai tu! Certo è difficile... anzi sembra impossibile, eppure è in tuo potere!
Pure per me era (perversamente) piacevole immaginare di buttarmi dalla finestra, di tirarmi un colpo sotto al mento, sarebbe cosi facile lasciarsi andare...
Col c***o! Le troie e puttane delle tue emozioni devono fare quello che dici tu! Sono loro che devono servire te, non tu che devi servire loro!
Tu mi dirai: si ma la bacchetta magica non esiste... Non esiste no, ma se decidi che vuoi rivoltarti contro la tua malattia, e questa è una cosa che hai il potere di decidere, cominci a cercare il modo! I farmaci sono uno. Farmaci +psicoterapia è più efficace. Altri sistemi non ne conosco (o non ci credo), ma perché porre limiti alla divina provvidenza, niente ti impedisce di cercare.
lo vedo vicino, fattibile e positivo per me.
Si, è il panico. Fattibile lo è, positivo... oddio si tratta di ammazzarsi, c'è poco da vederci di positivo... è semplicemente merda.
Sii critico verso i tuoi sintomi, hai tutti i diritti di pensar male di loro, mentre loro non hanno alcun diritto di farti pensar male di te stesso!