Alyen91 ha scritto:tua nonna ha probabilmente dovuto combattere nella vita. con quella frase vuole dirti: se vuoi morire fallo nessuno ti impedisce di stare qui ma non piangerti addosso tutto il tempo dando la colpa al mondo, il mondo è cosi o combatti per costruirti il tuo posto o lascia perdere.
il più grande lavoro di cambiamento viene da noi stessi. ho un amica che era bulimica e ora ogni giorno si allena per migliorarsi.
possiamo scegliere se rimanere a piangere e a dare la colpa ai genitori, alla società a noi stessi oppure usare tutta quella rabbia e frustazione per lottare e fare del nostro meglio.
e sono certo che questo voleva dire tua nonna. se non vuoi vivere se non vuoi lottare per la vita? che cosa serve che vai dallo psicoterapeuta che cosa ti servono quegli aiuti che ti stanno dando?
ricorda che ti possono allungare la mano.. ma ad afferrarla sei solo tu.
Che abbia ragione o no non mi interessa, non mi piango addosso e non do la colpa al mondo e a tutto il resto (se non a me stesso).
Non mi autocommisero nel dolore, anzi faccio quello che riesco nelle mie possibilità, non chiedo di essere compatito, sennò sarebbe inutile.
Sto facendo di tutto per vivere, la mano io l'accetto, mi sto facendo aiutare, parlo dei miei problemi con lo psicologo e con la psicoterapeuta per ora lavoro con l'ansia sociale, ognuno ha il suo modo di rialzarsi diverso, per quanto riguarda ai miei genitori, società ecc... Loro hanno una parte della colpa, l'80% è tutta mia.
Lo sapete che per me anche solo riuscirmi ad alzarmi al mattino è un grande passo?
Nel mio post ho notato che molti pensando che mi autocommisero ed è errato, perchè appunto non sapete cosa ho vissuto e cosa sto vivendo... Ovvio non dico che sto facendo chissà cosa di speciale, mi mancano davvero tanto le energie e faccio fatica anche per cose piccole, che per altri possono sembrare cazzate ma per me è tantissimo.
E non è una cosa che passa dall'oggi al domani dicendosi "Bene ora muovo il c*lo" io ho bisogno di tempo, non riesco ad alzarmi così all'improvviso, perchè appunto ripeto, non siete al posto mio, è un dolore che non passa con le parole ecc... Credete che stia tutto il giorno a pensare a quello? Errato, cerco di distrarmi e di fare qualcosa, per esempio per ora faccio volontariato, ne parlo con la psicoterapeuta ecc.... Il risultato? La sensazione è sempre lì e sto facendo di tutto ma non posso farci un c***o.
Un po' come quando hai una ferita, cosa chiedi a quella persona? Di smettere di sanguinare? Se sto male non sto male perchè lo voglio, faccio di tutto per non sentire sta sensazione dimmerda, ma la sento e basta non ho mai scelto di stare male e di crogiolarmi nel dolore.
E lo so che
sembra da questo messaggio che mi crogiolo nel dolore, ma non penso di essere così stupido da voler stare male, al contrario ci provo a farmi capire, ma sinceramente certe cose è meglio se le tengo per me.