Perché c'è questo curioso precetto di considerare la vita un diritto, dimenticando che i diritti non sono obblighi e che ognuno è libero di decidere cosa farsene.
È ovvio dispiacersi se qualcuno vuole suicidarsi e cercare di fare il possibile per aiutarlo, ma poi non sei tu che vivi la sua vita, non sei tu che affronti i suoi problemi e i motivi per cui soffre. Stesso dicasi per l'eutanasia, che in moltissimi Stati viene proibita perché, stando a un discutibile principio, è meglio condannare una persona a soffrire, piuttosto che privarla di quel "bene prezioso" chiamato vita, e che consiste sostanzialmente nel respirare, mangiare, dormire e defecare.
Mah. Ce la danno alla nascita e poi ce la dobbiamo tenere. Chi l'ha detto che i regali non si rifiutano?

(Scusate, volevo sdrammatizzare, anche se nella sezione sul suicidio ci sta come un concerto di Marilyn Manson in Chiesa.)