Tre livelli

[AnimaInLacrime]

Ultimamente la sera cerco storie di tentati suicidi. Non so bene perché, forse per capire come si arriva a quel punto.

Io ci penso, da qualche mese sempre più spesso. L'unica cosa che mi tiene in piedi è la lucidità di dire che non sarei mai in grado di metterlo in atto, forse perché materialmente non saprei nemmeno che fare. Però ci penso e ultimamente il pensiero è diventato meno nuvola, meno sogno.

Durante una delle mie ricerche mi sono imbattuta in un post che indica tre livelli, tre stadi di questo percorso:

-1. Il livello della fantasia suicidaria, dove si prende in considerazione l'idea

-2. Il livello dell'ideazione e del progetto suicidario, in cui si considerano gli aspetti positivi e negativi del progetto. L'idea del suicidio diventa una reale raffigurazione della propria morte

-3. Il livello della decisione finale dove si compie il gesto vero e proprio.

Io credo di essere passata al secondo livello.
Sono stati i vari schiaffi che ho preso a portarmi dentro questo livello due e sono gli schiaffi che sto prendendo a portarmi sempre più vicina al livello tre. Lo sento proprio.
E ho paura.

Ieri è successa una cosa brutta, mi fanno passare per quella che non sono, per qualcuno che non voglio essere e contro cui ho lottato per tutta la vita, soppesando le parole, i gesti, controllandomi sempre. E la cosa peggiore è che quando ho cercato di spiegarmi non mi hanno creduto. E io so di avere ragione.
Sembra una scemenza ma è l'ennesima scemenza e ogni volta è sempre peggio e io sono sempre più stanca.

Ieri ho avuto un attacco di panico alla stazione della metro e in quel momento, mentre non riuscivo a respirare e stringevo il ciondolo della mia collana a mezzaluna rovesciata portafortuna ho pensato che sarebbe bastato buttarmi sotto al treno che stava per avvicinarsi. Un momento e puff. Niente più sofferenza, niente più tristezza, niente di niente. Dicono neanche pace ed è vero ma non soffrire più è tutto per me.

Domani dovrei scendere in facoltà e ho paura perché sarò sola e triste e la mia lucidità non so quanto potrà farmi da salvagente.
Anche a casa mi isolo, oggi non riuscivo a sopportare la vicinanza del mio cane, ma so che per quanto non vada d'accordo con loro, loro sono la mia ancora in questa vita. Se non ci fossero, se vivessi da sola penso che non ci sarei più da un pezzo.

Ho un disperato bisogno di una cosa bella, di una carezza... Basta schiaffi, basta...

[Joker]

Ciao anima..
Non sapevo la storia dei 3 livelli, penso di essere al primo.. penso spesso a quanto sarebbe facile e veloce se finisse tutto, una liberazione.. ma non credo arriverò mai a fare qualcosa di simile, o almeno lo spero..
Tu invece come hai tu stessa detto ti stai avvicinando all'ultimo livello, al capolinea.. e questo non deve accadere. Io non sono nessuno per dirti cosa sia giusto o sbagliato, e capisco chi per dolore possa arrivare a commettere simili atti, ma se tu morissi come faresti ad essere felice?... Sembra una domanda stupida, forse lo è.. ma la verità è che finché vivi c'è sempre una possibilità, per quanto piccola, di trovare la felicità. Tu hai ricevuto schiaffi, sei stata fatta passare per chi non eri, hai sofferto, e soffri ancora.. ma se cominciassi a ricevere delle carezze? Se trovassi qualcuno che ti capisce, o se semplicemente ti accadesse una cosa bella, in questo caso.. non sarebbe valsa la pena vivere fino a quel momento?
Questo è il pensiero che mi fa dire "no, non prenderò mai seriamente il suicidio" e forse è stupido, non lo so.. ma spero che anche tu possa arrivare a pensarla così, perché nessuno è destinato a soffrire per sempre..
Mi dispiace per tutto, e spero che riceverai davvero le carezze di cui hai bisogno..

[galassialuce]

Ultimamente la sera cerco storie di tentati suicidi. Non so bene perché, forse per capire come si arriva a quel punto.

Io ci penso, da qualche mese sempre più spesso. L'unica cosa che mi tiene in piedi è la lucidità di dire che non sarei mai in grado di metterlo in atto, forse perché materialmente non saprei nemmeno che fare. Però ci penso e ultimamente il pensiero è diventato meno nuvola, meno sogno.

Durante una delle mie ricerche mi sono imbattuta in un post che indica tre livelli, tre stadi di questo percorso:

-1. Il livello della fantasia suicidaria, dove si prende in considerazione l'idea

-2. Il livello dell'ideazione e del progetto suicidario, in cui si considerano gli aspetti positivi e negativi del progetto. L'idea del suicidio diventa una reale raffigurazione della propria morte

-3. Il livello della decisione finale dove si compie il gesto vero e proprio.

Io credo di essere passata al secondo livello.
Sono stati i vari schiaffi che ho preso a portarmi dentro questo livello due e sono gli schiaffi che sto prendendo a portarmi sempre più vicina al livello tre. Lo sento proprio.
E ho paura.

Ieri è successa una cosa brutta, mi fanno passare per quella che non sono, per qualcuno che non voglio essere e contro cui ho lottato per tutta la vita, soppesando le parole, i gesti, controllandomi sempre. E la cosa peggiore è che quando ho cercato di spiegarmi non mi hanno creduto. E io so di avere ragione.
Sembra una scemenza ma è l'ennesima scemenza e ogni volta è sempre peggio e io sono sempre più stanca.

Ieri ho avuto un attacco di panico alla stazione della metro e in quel momento, mentre non riuscivo a respirare e stringevo il ciondolo della mia collana a mezzaluna rovesciata portafortuna ho pensato che sarebbe bastato buttarmi sotto al treno che stava per avvicinarsi. Un momento e puff. Niente più sofferenza, niente più tristezza, niente di niente. Dicono neanche pace ed è vero ma non soffrire più è tutto per me.

Domani dovrei scendere in facoltà e ho paura perché sarò sola e triste e la mia lucidità non so quanto potrà farmi da salvagente.
Anche a casa mi isolo, oggi non riuscivo a sopportare la vicinanza del mio cane, ma so che per quanto non vada d'accordo con loro, loro sono la mia ancora in questa vita. Se non ci fossero, se vivessi da sola penso che non ci sarei più da un pezzo.

Ho un disperato bisogno di una cosa bella, di una carezza... Basta schiaffi, basta...

Non dirlo,nemmeno per scherzo!Sai quanti "schiaffi",ha preso,il sottoscritto,in gioventù?A ripetizione,ma non mi sono mai arreso...Lotta e vedrai che prima o poi,arriveranno cose buone.

[LostCassiopea]

Perchè passare tutto questo tempo ad architettare il proprio suicidio per colpa poi di terze persone? ci sono delle vie parallele a cui potresti pensare ad esempio andartene... allontanarti da ciò che ti provoca dolore, ti daresti nuove possibilità senza mettere fine alla tua vita, la vita è fatta di possibilità e il suicidio è togliersele tutte.

[68love]

i primi due livelli li ho ampiamente sperimentati...non credo che al momento passerò al terzo. Ho una famiglia che dipende economicamente dalla mia esistenza e, purtroppo, ho ancora un forte e maledetto istinto di sopravvivenza.

[AnimaInLacrime]

Ciao anima..
Non sapevo la storia dei 3 livelli, penso di essere al primo.. penso spesso a quanto sarebbe facile e veloce se finisse tutto, una liberazione.. ma non credo arriverò mai a fare qualcosa di simile, o almeno lo spero..
Tu invece come hai tu stessa detto ti stai avvicinando all'ultimo livello, al capolinea.. e questo non deve accadere. Io non sono nessuno per dirti cosa sia giusto o sbagliato, e capisco chi per dolore possa arrivare a commettere simili atti, ma se tu morissi come faresti ad essere felice?... Sembra una domanda stupida, forse lo è.. ma la verità è che finché vivi c'è sempre una possibilità, per quanto piccola, di trovare la felicità. Tu hai ricevuto schiaffi, sei stata fatta passare per chi non eri, hai sofferto, e soffri ancora.. ma se cominciassi a ricevere delle carezze? Se trovassi qualcuno che ti capisce, o se semplicemente ti accadesse una cosa bella, in questo caso.. non sarebbe valsa la pena vivere fino a quel momento?
Questo è il pensiero che mi fa dire "no, non prenderò mai seriamente il suicidio" e forse è stupido, non lo so.. ma spero che anche tu possa arrivare a pensarla così, perché nessuno è destinato a soffrire per sempre..
Mi dispiace per tutto, e spero che riceverai davvero le carezze di cui hai bisogno..

Ciao Joker,
Se io morissi non sarei più infelice... Vedi tu hai ragione quando parli di speranza, di "e se..." ma tutto questo ha una controparte. La speranza ad un certo punto smette di essere sufficiente, smette di tappare quella voragine che si sente dentro al petto e anzi certe volte contribuisce a renderla più profonda. Perché tu speri che le cose vadano meglio, speri che queste benedette carezze arrivino e quando non succede sono dolori. E' come se morissi ogni giorno un po' di più e ci credi sempre meno fino a quando non ci credi più.

Gli ultimi 5 anni li ho vissuti con la speranza di migliorare, ho stravolto la mia vita per questo e sono sempre allo stesso punto. Forse ancora più in basso perché ho visto più cattiveria, una sorta di indifferente crudeltà che è stata sale sulle ferite ancora aperte.
Sono ancora al punto di 5 anni fa ma sono più stanca e più spossata, più disillusa, più vuota. Sono una bambola rotta.
Così quel tempo, quel "finchè c'è vita c'è speranza" diventa solo un peso maggiore...

Ti ringrazio delle tue parole,

P.S. Ho preso un appuntamento con la psicologa della facoltà il 29 ottobre, un po' di tempo ci vuole ancora

[68love]

checchè se ne dica tutti alle volte abbiamo bisogno di carezze...te ne posso dare solo una virtuale per quel niente che vale

[AnimaInLacrime]

Non dirlo,nemmeno per scherzo!Sai quanti "schiaffi",ha preso,il sottoscritto,in gioventù?A ripetizione,ma non mi sono mai arreso...Lotta e vedrai che prima o poi,arriveranno cose buone.

Non vorrei che la prendessi come un attacco personale ma...

Non siamo tutti uguali, non abbiamo tutti la stessa forza, non abbiamo tutti lo stesso vissuto. Purtroppo sperare, pensare che le cose buone arriveranno non lo rende certo. E' possibile è vero ma non è certo e la possibilità è un' arma a doppio taglio...

[Joker]

Ciao Joker,
Se io morissi non sarei più infelice... Vedi tu hai ragione quando parli di speranza, di "e se..." ma tutto questo ha una controparte. La speranza ad un certo punto smette di essere sufficiente, smette di tappare quella voragine che si sente dentro al petto e anzi certe volte contribuisce a renderla più profonda. Perché tu speri che le cose vadano meglio, speri che queste benedette carezze arrivino e quando non succede sono dolori. E' come se morissi ogni giorno un po' di più e ci credi sempre meno fino a quando non ci credi più.

Gli ultimi 5 anni li ho vissuti con la speranza di migliorare, ho stravolto la mia vita per questo e sono sempre allo stesso punto. Forse ancora più in basso perché ho visto più cattiveria, una sorta di indifferente crudeltà che è stata sale sulle ferite ancora aperte.
Sono ancora al punto di 5 anni fa ma sono più stanca e più spossata, più disillusa, più vuota. Sono una bambola rotta.
Così quel tempo, quel "finchè c'è vita c'è speranza" diventa solo un peso maggiore...

Ti ringrazio delle tue parole,

P.S. Ho preso un appuntamento con la psicologa della facoltà il 29 ottobre, un po' di tempo ci vuole ancora[/quote]

Ciao di nuovo anima..
Quello che hai detto è vero, morendo non saresti più infelice, ma a cosa servirebbe davvero? Prima o poi moriremo tutti comunque, così non fai altro che affrettare la cosa, e non dico che sia insensata come cosa, ma è certamente triste.. ci sono tante cose che possono accadere nella vita, e si hai ragione, la speranza da sola non basta, ma è necessaria, altrimenti si diventa degli esseri vuoti, senza vita. Io sono un disilluso, lo ammetto, mi attacco alla speranza che qualcosa possa cambiare, ma non faccio nulla perché ciò accada, e qui io sbaglio, perciò non sono nessuno per criticare ciò che dici. Però io sono convinto che tutti, anche tu, possano avere una svolta nella vita, certo bisogna mettere in gioco se stessi e avere la forza di cambiare, ma a volte basta una piccola spinta perché questo accada..
Scusa, sono un egoista, in realtà semplicemente non voglio che tu muoia, è un pensiero egoista lo so.. però se davvero un giorno tu riuscissi ad essere felice ne sarebbe valsa la pena, è quello che credo..
Comunque, detto ciò, fai bene ad andare da uno psicologo, ma il 29 mi sembra tardi, e uno offerto dalla facoltà non penso faccia al caso tuo, avresti bisogno di uno più adatto alle tue esigenze, e magari uno che potresti vedere il prima possibile.. per il resto spetta tutto a te. In bocca al lupo

[AnimaInLacrime]

Perchè passare tutto questo tempo ad architettare il proprio suicidio per colpa poi di terze persone? ci sono delle vie parallele a cui potresti pensare ad esempio andartene... allontanarti da ciò che ti provoca dolore, ti daresti nuove possibilità senza mettere fine alla tua vita, la vita è fatta di possibilità e il suicidio è togliersele tutte.

Da soli non si può vivere, devi sempre relazionarti agli altri. Credimi, ho provato anche l'isolamento assoluto.
Il problema non sono le cattiverie degli altri ma come queste si riflettono su di me e come mi cambiano perché vuoi o non vuoi è così che succede. Io non riesco più a stringere amicizie, non riesco a farmi toccare da un ragazzo, non riesco più nemmeno a capire se chi ho davanti finge...

Pensi che non ci abbia già pensato? Se me ne andassi sarei da sola, abbandonerei l'unica cosa che mi tiene in vita. Non posso andarmene e non solo per questione di soldi.
Ho fatto nuove amicizie, mi sono forzata eppure non è cambiato niente.

So bene che così finirebbe tutto, è per questo che dico che la lucidità mi impedisce di compiere questo gesto ma la mia lucidità ha vacillato martedì e ha vacillato ieri quando ero terrorizzata dall'idea di trovarmi da sola...Ogni schiaffo mi avvicina pericolosamente a perdere la lucidità del tutto. Le possibilità di cui parlate sono sì,possibilità che le cose migliorino ma anche che peggiorino e quindi le guardo con sospetto...
Sono in un limbo