Vuoto

Fisso il vuoto ormai da troppo tempo e non trovo più nessuna soluzione
Sto arrivando ai 25 anni e mi chiedo perennemente se questa vita vale davvero tutte le pene che mi sta dando, con qualche attimo di gioia che perde importanza velocemente continuando a lasciarmi nel buio dei miei pensieri.
Ormai è un chiodo fisso e l'unica ragione per cui ancora non ho compiuto l'atto estremo è mia madre, ma neanche questo basta più, a quel desiderio di svanire nel nulla senza lasciare traccia di sè...
Mi sento come un contenitore vuoto, lasciato nello scaffale più in alto a prendere polvere, nell'attesa che qualcosa succeda. Nonostante cerchi di riempirlo con amici, serate e amori, mi ritrovo sempre a fare i conti con la vita che avrei potuto avere e che ho visto scivolarmi tra le mani senza volerlo ne desiderarlo. Davanti a me non vedo nulla di colorato ma solo un enorme cratere senza fine in cui continuo a cadere.
Non trovo neanche uno straccio di lavoro che possa rendermi autonomo e di pesare sui miei genitori non è una grandissima aspirazione, sto provando con l'università ma non ho stimoli ne tanto meno la voglia, vado a ballare e vedo gente intorno a me che sorride mentre sono li fermo a sperare di divertirmi anche io!
Ormai ho imparato a fingere di esser felice, una semplice maschera aiutata da svariate sostanze che inducono l'euforia mentre in realtà mi sento solo in mezzo a troppa gente...
E l'unica persona che è in grado di comprendere ciò ascoltando i miei silenzi è l'ultima persona che dovrebbe rientrare nella mia vita... Perché è colei che la ridotta cosi...
Scusatemi lo sfogo, davvero, ma non so più che farmene di questa realtà...
Sto arrivando ai 25 anni e mi chiedo perennemente se questa vita vale davvero tutte le pene che mi sta dando, con qualche attimo di gioia che perde importanza velocemente continuando a lasciarmi nel buio dei miei pensieri.
Ormai è un chiodo fisso e l'unica ragione per cui ancora non ho compiuto l'atto estremo è mia madre, ma neanche questo basta più, a quel desiderio di svanire nel nulla senza lasciare traccia di sè...
Mi sento come un contenitore vuoto, lasciato nello scaffale più in alto a prendere polvere, nell'attesa che qualcosa succeda. Nonostante cerchi di riempirlo con amici, serate e amori, mi ritrovo sempre a fare i conti con la vita che avrei potuto avere e che ho visto scivolarmi tra le mani senza volerlo ne desiderarlo. Davanti a me non vedo nulla di colorato ma solo un enorme cratere senza fine in cui continuo a cadere.
Non trovo neanche uno straccio di lavoro che possa rendermi autonomo e di pesare sui miei genitori non è una grandissima aspirazione, sto provando con l'università ma non ho stimoli ne tanto meno la voglia, vado a ballare e vedo gente intorno a me che sorride mentre sono li fermo a sperare di divertirmi anche io!
Ormai ho imparato a fingere di esser felice, una semplice maschera aiutata da svariate sostanze che inducono l'euforia mentre in realtà mi sento solo in mezzo a troppa gente...
E l'unica persona che è in grado di comprendere ciò ascoltando i miei silenzi è l'ultima persona che dovrebbe rientrare nella mia vita... Perché è colei che la ridotta cosi...
Scusatemi lo sfogo, davvero, ma non so più che farmene di questa realtà...