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Non so nemmeno io da dove cominciare. Navigo nel vuoto totale da inizio anno ma forse il tutto è iniziato ben prima. Ogni mattina il mio primo pensiero va a lei, alla morte che mi avrebbe dovuto accogliere tra le sue braccia e invece no! E' un chiodo fisso. Non va via e quando, poco meno di due mesi, ci ho provato in maniera convinto, sento ancor più il bisogno di lasciarmi abbandonare a Lei. Piango, non sorrido più, faccio il gioioso con le poche persone che mi stanno attorno. Mi son spento, e non riesco più ad accendermi. Ho dato tutto me stesso in questi anni ad altre persone che non mi trovo più...non so che fine ho fatto e nemmeno m'interessa saperlo...

Piccolo cosa ti è successo? tu stesso dici di esserti perso... é solo perchè è successo questo che desideri queste cose quindi non sei lucido nel desiderarle ...perchè non ti interessa ritrovarti?

Perché non trovo piu un significato a quello che ho fatto o sto facendo della mia vita. Ho perso una persona che in questi ultimi 5 anni, amplificava quello che era il mio “IO”. Persa questa persona mi son ritrovato in un limbo da cui non riesco più ad uscirne. Non vedo un futuro ed il presente è continuamente “circondato” dai miei ricordi e momenti passati con lei. Ho solo una figlia, e mi dispiace dirlo ma sta diventando la mia “scusa” per non fare cazzate. Sto perdendo le forze, ogni giorno che passa mi sento sempre più debole. E mi sento uno schifo a pensare queste cose, darmi colpe, sentirmi un peso e la causa di tutto quello che è successo in questi anni. Ho corso per tanti mentre io stavo fermo ed immobile a guardare il mondo che andava avanti...e. I son ritrovato solo

picolol81 ha scritto:Perché non trovo piu un significato a quello che ho fatto o sto facendo della mia vita. Ho perso una persona che in questi ultimi 5 anni, amplificava quello che era il mio “IO”. Persa questa persona mi son ritrovato in un limbo da cui non riesco più ad uscirne. Non vedo un futuro ed il presente è continuamente “circondato” dai miei ricordi e momenti passati con lei. Ho solo una figlia, e mi dispiace dirlo ma sta diventando la mia “scusa” per non fare cazzate. Sto perdendo le forze, ogni giorno che passa mi sento sempre più debole. E mi sento uno schifo a pensare queste cose, darmi colpe, sentirmi un peso e la causa di tutto quello che è successo in questi anni. Ho corso per tanti mentre io stavo fermo ed immobile a guardare il mondo che andava avanti...e. I son ritrovato solo

Io ho perso mia madre poco tempo fa, anche io sono perso sono circondato da persone ma mi sento terribilmente solo, lei era l'unica che mi dava ragion di esistere; io sono stato un figlio inatteso, i miei genitori erano molto giovani quando sono nato e gli ho rovinato la vita, tutte le ambizioni i progetti, tutto, non dovevo proprio nascere.

Eccomi qui, a due mesi dal mio tentativo di farla finita. Ci stavo riuscendo, ero ad un balzo dal farcela. Mi hanno bloccato poco prima che saltassi quel maledettto parapetto. Domande di rito, ricovero di due settimane in psichiatria. E tutti ad un tratto si sono accorti che avevo un problema, che non avevo (ho?) voglia di continuare questa maledetta vita. Ho passato due settimane, in un reparto dove non sarei mai più voluto uscirne. Mi sentivo protetto, non avevo pensieri, non dovevo più preoccuparmi di vivere. Ed ora son qui che ritorno a quella notte. La voglia di riprovarci, di riuscire e di non fallire più. Non ho imparato nulla in questo lasso di tempo. L’unica cosa che mi fa capire che son vivo è la sofferenza. Ma ci riuscirò...non sento altro che la voglia di sparire.

picolol81 ha scritto:Eccomi qui, a due mesi dal mio tentativo di farla finita. Ci stavo riuscendo, ero ad un balzo dal farcela. Mi hanno bloccato poco prima che saltassi quel maledettto parapetto. Domande di rito, ricovero di due settimane in psichiatria. E tutti ad un tratto si sono accorti che avevo un problema, che non avevo (ho?) voglia di continuare questa maledetta vita. Ho passato due settimane, in un reparto dove non sarei mai più voluto uscirne. Mi sentivo protetto, non avevo pensieri, non dovevo più preoccuparmi di vivere. Ed ora son qui che ritorno a quella notte. La voglia di riprovarci, di riuscire e di non fallire più. Non ho imparato nulla in questo lasso di tempo. L’unica cosa che mi fa capire che son vivo è la sofferenza. Ma ci riuscirò...non sento altro che la voglia di sparire.

A me dispiace veramente e credo che nel reparto dell'ospedale stavi bene perché stavi a riposo, senza il pensiero di fare qualcosa e ti servivano su tutto. Una specie di vacanza che però non auguro a nessuno.
Comunque hai sempre una figlia che dovresti accudire.

Ciao

Mi dispiace per la tua situazione, però secondo me dovresti pensare anche a tua figlia. Se te andassi le rechesti una forte sofferenza e le lasceresti un vuoto non indifferente. E te lo dice una che ha perso un genitore. Certe volte bisogna cercare di pensare anche a chi abbiamo intorno.

Egoisticamente parlando? Non mi tocca nulla! Sono una situazione in cui anche mia figlia non riesce a darmi emozioni. Son al limite del fondo e non provo più nessun sentimento. E ci sto male per questo ma non so (non voglio? Non riesco?) a trovare le forze per uscirne. Mi sento soffocare e solamente nella mia solitudine trovo pace. Nel mio “mondo” non ho ansia, attacchi di panico, mancanza di aria, solo così riesco a sopravvivere. Ed è brutto, brutto perché vedo mia figlia come uno freno a questa vita. Non so da che parte iniziare oppure finirla qui. Vivo nel mio “mondo” e il resto non esiste. Ho un legame fortissimo con mia figlia ma non riesco a star con lei perché altrimenti mi manca l’aria...e si, son un idiota ma certe situazioni da fuori sembrano facili da gestire ma io dentro sto morendo piano piano...