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Ciao. Mi sono iscritta pochi minuti fa.
Ho scritto on line "aspiranti suicidi forum" e mi sono ritrovata qua. Ho tentato ufficialmente il suicidio due volte (con accesso in pronto soccorso) e tantissime altre che sono passate inosservate. Ho perso il conto.
Ho fatto ogni genere di terapia, ad eccezione dell'elettroshock. Sono stata ricoverata. Niente ha funzionato. Da qualche mese ho mandato al diavolo psichiatri, psicologa e farmaci. All'inizio é stata durissima per l'astinenza. Adesso ho un equilibrio malato ma pur sempre equilibrio. Scrivo qui perché sento di dover parlare con qualcuno che capisca e condivida certe esperienze e nella vita reale non trovo ascolto.
Ci penso ogni giorno e ogni sera.
La sola cosa che mi frena é di non riuscirci e restare invalida oppure non riuscirci e dover guardare di nuovo negli occhi i miei genitori, come l'ultima volta.
Loro della prima volta non se ne sono manco accorti, né di tutte le altre volte...non mi conoscono affatto. Come tutti gli altri d'altra parte.
Non posso parlare con nessuno.

Cuore_sanguinante ha scritto:Ciao. Mi sono iscritta pochi minuti fa.
Ho scritto on line "aspiranti suicidi forum" e mi sono ritrovata qua. Ho tentato ufficialmente il suicidio due volte (con accesso in pronto soccorso) e tantissime altre che sono passate inosservate. Ho perso il conto.
Ho fatto ogni genere di terapia, ad eccezione dell'elettroshock. Sono stata ricoverata. Niente ha funzionato. Da qualche mese ho mandato al diavolo psichiatri, psicologa e farmaci. All'inizio é stata durissima per l'astinenza. Adesso ho un equilibrio malato ma pur sempre equilibrio. Scrivo qui perché sento di dover parlare con qualcuno che capisca e condivida certe esperienze e nella vita reale non trovo ascolto.
Ci penso ogni giorno e ogni sera.
La sola cosa che mi frena é di non riuscirci e restare invalida oppure non riuscirci e dover guardare di nuovo negli occhi i miei genitori, come l'ultima volta.
Loro della prima volta non se ne sono manco accorti, né di tutte le altre volte...non mi conoscono affatto. Come tutti gli altri d'altra parte.
Non posso parlare con nessuno.

Perchè non puoi parlarne con i tuoi?
Comunque i tentativi di suicidio andati male sono abbastanza frequenti, non fare 'sta cazzata del suicidio.
Un tizio che conosco ci ha provato schiantandosi con il suo X6 contro la spallina di un ponte.
Ha però sottovalutato i sistemi di sicurezza passiva di una macchina di fascia alta,
e pur correndo come un pazzo, non è riuscito ad uccidersi.
Si è spezzato la spina dorsale e procurato danni irreversibili in tutto il corpo
è soppravissuto, ma a 5 anni dal tentativo e dopo decine di operazioni, è ancora chiuso in una stanza
paralizzato e semicieco.......E' lì che sbava e si fa la cacca addosso.

Era meglio se aveva una panda....
Eppoi la gente dice che i ricchi fanno la bella vita.

Sbagli a dire che non puoi parlarne, però capisco perfettamente che la sensazione che si prova è proprio quella.
A me ha aiutato tantissimo realizzare che non era esattamente vero, che qualcuno era disposto ad ascoltarmi, se solo io fossi stato disposto a parlarne.
A volte anche solo una persona giusta può essere un grande aiuto, però dipende soprattutto da te.

Benvenuta e ti auguro di trovare, se non di presenza, almeno qui qualcuno con cui poterne parlare sentendoti capita.

Cuore_sanguinante ha scritto:Ciao. Mi sono iscritta pochi minuti fa.
Ho scritto on line "aspiranti suicidi forum" e mi sono ritrovata qua. Ho tentato ufficialmente il suicidio due volte (con accesso in pronto soccorso) e tantissime altre che sono passate inosservate. Ho perso il conto.
Ho fatto ogni genere di terapia, ad eccezione dell'elettroshock. Sono stata ricoverata. Niente ha funzionato. Da qualche mese ho mandato al diavolo psichiatri, psicologa e farmaci. All'inizio é stata durissima per l'astinenza. Adesso ho un equilibrio malato ma pur sempre equilibrio. Scrivo qui perché sento di dover parlare con qualcuno che capisca e condivida certe esperienze e nella vita reale non trovo ascolto.
Ci penso ogni giorno e ogni sera.
La sola cosa che mi frena é di non riuscirci e restare invalida oppure non riuscirci e dover guardare di nuovo negli occhi i miei genitori, come l'ultima volta.
Loro della prima volta non se ne sono manco accorti, né di tutte le altre volte...non mi conoscono affatto. Come tutti gli altri d'altra parte.
Non posso parlare con nessuno.

Bravissima tesoro mi sei veramente piaciuta perché tanto con gli psicologi e le medicine non ci fai niente. Nemmeno la gente che hai vicino ti aiuta e non per forza hai un problema. Sarà tutta una mancanza di amore.
Ricordati, cara, c'è sempre qualcuno in qualche posto del mondo che ti vuole bene di un amore vero, puro e gratuito...
Non mollare, fatti forza, per quello che puoi resisti e contrasta sempre il male e i malvagi.
Ti mando un augurio di buona salute e un forte abbraccio.
Ciao

Sting ha scritto:

Cuore_sanguinante ha scritto:Ciao. Mi sono iscritta pochi minuti fa.
Ho scritto on line "aspiranti suicidi forum" e mi sono ritrovata qua. Ho tentato ufficialmente il suicidio due volte (con accesso in pronto soccorso) e tantissime altre che sono passate inosservate. Ho perso il conto.
Ho fatto ogni genere di terapia, ad eccezione dell'elettroshock. Sono stata ricoverata. Niente ha funzionato. Da qualche mese ho mandato al diavolo psichiatri, psicologa e farmaci. All'inizio é stata durissima per l'astinenza. Adesso ho un equilibrio malato ma pur sempre equilibrio. Scrivo qui perché sento di dover parlare con qualcuno che capisca e condivida certe esperienze e nella vita reale non trovo ascolto.
Ci penso ogni giorno e ogni sera.
La sola cosa che mi frena é di non riuscirci e restare invalida oppure non riuscirci e dover guardare di nuovo negli occhi i miei genitori, come l'ultima volta.
Loro della prima volta non se ne sono manco accorti, né di tutte le altre volte...non mi conoscono affatto. Come tutti gli altri d'altra parte.
Non posso parlare con nessuno.

Bravissima tesoro mi sei veramente piaciuta perché tanto con gli psicologi e le medicine non ci fai niente. Nemmeno la gente che hai vicino ti aiuta e non per forza hai un problema. Sarà tutta una mancanza di amore.
Ricordati, cara, c'è sempre qualcuno in qualche posto del mondo che ti vuole bene di un amore vero, puro e gratuito...
Non mollare, fatti forza, per quello che puoi resisti e contrasta sempre il male e i malvagi.
Ti mando un augurio di buona salute e un forte abbraccio.
Ciao

Sting, io non andrei tanto vantandomi di sostenere l'antipsichiatria, per dire certe cose bisogna vedere caso per caso e soprattutto essere informati sulle cure disponibili, invece di snocciolare ste risposte stile new age dei poveri.
Magari non ha trovato lo psichiatra adatto a lei e lo psicologo adatto a lei, le medicine che tu schifi tanto a volte salvano proprio da riprovare a suicidarci, parlo per esperienza diretta.
Anche avere persone con cui confidarsi fa la differenza.

Intanto Cuore cosa ti spinge a pensarci sempre? nasce dal tuo rapporto assente coi genitori o c'è dell'altro? già sapere da dove nasce questa sofferenza è un inizio.

É un pensiero che viene da sé. Fantastico i vari modi per farlo, i miei comportamenti e quelli degli altri, molto basandomi su quanto già accaduto e vissuto sulla mia pelle. Ho un sacchettino in borsa pieno zeppo di "veleno". Lo guardo spesso, a volte lo maneggio. Cosí pure faccio con certi coltelli che ho in cucina. A volte vado velocissima in auto, senza vere idee di schiantarmi (voglio troppo bene alla mia auto)... Ma accade.
Non so quale sia IL problema, penso si tratti di tanti problemi sovrapposti

Cuore_sanguinante ha scritto:É un pensiero che viene da sé. Fantastico i vari modi per farlo, i miei comportamenti e quelli degli altri, molto basandomi su quanto già accaduto e vissuto sulla mia pelle. Ho un sacchettino in borsa pieno zeppo di "veleno". Lo guardo spesso, a volte lo maneggio. Cosí pure faccio con certi coltelli che ho in cucina. A volte vado velocissima in auto, senza vere idee di schiantarmi (voglio troppo bene alla mia auto)... Ma accade.
Non so quale sia IL problema, penso si tratti di tanti problemi sovrapposti

Mancanza di serenità?
Potresti riuscire a trovare un. equilibrio interiore?
Se puoi cerca di essere prudente con l'auto, altrimenti è molto probabile che entro poco tempo farai un incidente e quindi sarà peggio per te. Pensa anche I fatto che, se poi non muori allora rischi di soffrire ancora di più e, se mi permetti, nel caso in cui muori non ci guadagnerai niente.
Sii forte, se puoi.
Un abbraccio.

Perché vuoi porre fine alla tua vita? Dici che probabilmente è un insieme di problemi, perché non provi a spiegarci meglio cosa ti fa stare così male? Io penso che essere consci di ciò sia già un primo passo per capire come affrontarli, e magari trovare una soluzione. Se sei giunta in questo forum probabilmente hai un minimo di voglia di cambiare le cose, magari quello che ti manca è la forza, o qualcuno che ti ascolti, di certo stai vivendo una situazione molto difficile da superare da sola, ma se ne parli qui riceverai delle risposte, dei consigli, un minimo di supporto, e almeno non sarai più del tutto sola. Quindi se ti va spiegaci quali sono i tuoi problemi, e magari questo servirà anche a te per capire meglio te stessa e ciò che ti affligge

Joker non é semplice. Ho iniziato ad avere sti pensieri nel 2015 senza un vero motivo apparente, nessun trauma, non saprei perché. In treno guardavo fuori dal finestrino e pensavo di lanciarmi giú, quando pioveva stavo all'aperto sperando mi beccasse un fulmine. Non era pensieri strutturati di suicidio, nessun programma definitivo. Ne parlai ad un'amica che si spaventò molto e dopo qualche mese mi convinsi a farmi vedere da uno specialista. Disse che mi avrebbe sistemata in pochi nesi e prescrisse sertralina. Col tempo le cose peggiorarono, ero molto agitata, non facevo che camminare ovunque, anche al lavoro, avanti e indietro come un animale in gabbia.
Midificò piú volte la terapia col risultato che ingrassai dieci kg in poco tempo. Ci furono cambiamenti al lavoro che vissi estremamente male. Le mie idee andavano consokidandosi, diventavano sempre piú organizzate, pianificate e feci tante volte quasi il grande passo, ma ogni volta accadeva qualcosa che "rovinava i piani" all'ultimo secondo. Facendo psicoterapia ricordai cose della mia infanzia a dir poco spiacevoli. Io che ero certa di aver goduto un'infanzia serena scoprí qualcosa di orribile e feci tanti 2+2 sul seguito della mia vita. Al lavoro venni molestata da un collega.
Poi a Pasquetta venni molestata ancor piú pesantemente da una persona che reputavo amica, che conoscevo da oltre 10anni e fu uno shock terribile. Ne parlai con la psicologa che sminuí il fatto dicendo che ero stata troppo ingenua, provai con lo psichiatra ma il giorno dell'appuntamento fissato mi tirò bidone. Cosí feci il primo vero tentativo.
Ppi un'amica mi portò in pronto. Me la cavai con le solite pricedure e riuscii a non farmi rinchiudere. Le cose proseguirono con bassi e molto bassi, dimagrii un sacco, nom mangiavo quasi piú, nessuno seppe niente fino a Settembre. Scrissi una lettera ai miei per dire loro l'accaduto ma l loro reazione fu inutile, vergognosa. Mia madre mi chiese se volessi mangiare qualcosa mentre mio padre si alzò e se ne andò. Non chiesero mai niente né quel giorno né i guorni dopo. Intanto avevo cambiato psichiatra dato che il primo non si faceva trovare.. Il secondo mi imbottí di benzodiazepine tanto che rovinai l'auto parcheggiando, tutta la fiancata strusciata e manco me ne accorsi. Causai un incidente in autostrada per fortuna senza feriti, non me lo sarei perdonata. Consultsi un altro psichiatra che mi dusse che stavo facendo una terapia assurda e mi cambiò i farmaci. Il rusultato fu un'astinenza terrificante, dusudratazione ed intossicazione da litio. Mi dovettero riciverare perché avevo un quadro neurologico importante.
Mi dimisero dopo un mese con l'ennesima terapia. Poi mi videro ambulatorialmente. Tentai i suicidio un'altra volta. Non se ne accorse nessuno. Dormii un giorno e poi mi ripresi. Lo raccontai alla visita successiva e loro non fecero niente di sostanziale se non dirmi che ero un caso gravissimo, che le teraie bon funzionavano. Lo ripeterono un sacco di vote. Uscii dall'ambulatorio ancora piú disperata. Nei giorni successivi lo rifeci e quella volta però finii in rianimazione. Mi tennero una settimana ricoverata.
Dimessa i primi di maggio, ad agosto lo rifeci, una collega mi fece vomitare, mi diede magnesio solfato e mi risparmiò l'ulteriore iter dell'ospedale.
Da allora non l'ho piú fatto ma ci penso SEMPRE.
É incredibile che sia ancora viva

È davvero incredibile che tu sia ancora viva...
La tua storia è davvero triste, e in alcuni punti toccante, non mi sorprendo che tu arrivi a fare certi pensieri. Ma a prescindere dai quadri neurologici, dalle varie diagnosi e da tutto quello che ti hanno detto, tu vuoi davvero morire? Non credi che ci sia qualcosa per cui valga la pena vivere? Non nego che in questo mondo ci sia molta sofferenza, e probabilmente tu lo sai anche meglio di molte persone, ma possono esserci altrettante cose belle, non so, avere una famiglia, una persona che ti ama, un lavoro appagante, un obiettivo, perfino la cosa più stupida e insensata può acquistare un senso se lo ha per qualcuno. Non ti sto parlando di una felicità improbabile, ma di un modo per sfruttare una vita che comunque è destinata a finire, magari per non vivere gli ultimi momenti nel rimorso di cosa si sarebbe potuto fare, ma nella soddisfazione di cosa si ha fatto. Credi forse di essere inferiore agli altri in questo, o di non meritarlo? Io penso che tu più di tutti lo meriti. Con queste parole non voglio assolutamente sminuire le tue sofferenze, so che sono reali, so che ti complicano la vita all'inverosimile, ma forse proprio per questo dovresti essere fiera di ogni minimo obiettivo che riesci a raggiungere, perché devi sforzarti 10 o 100 volte più degli altri per raggiungerlo, e questo sicuramente ti rende molto più onore. Potrai anche avere vari disturbi mentali, o aver vissuto esperienze traumatiche, ma questo non cambia il fatto che adesso sei viva, che le cose possono cambiare, anche se di poco, anche se col tempo, e magari se non adesso un giorno un motivo per vivere potresti averlo. Quindi, l'unica cosa che ti chiedo un po' egoisticamente, è di lottare per te stessa. È l'unica cosa davvero importante secondo me.
Mi dispiace per tutto, spero che anche se non sarai d'accordo con le mie parole, almeno ti abbiano fatto riflettere un poco. Un abbraccio