Buongiorno a tutti...

Lascio anche io la mia storia nel web, non so a cosa possa servire, ma non ho mai parlato con nessuno del mio stato interiore, forse desidero solo che qualcuno, sconosciuto che sia, legga le mie parole.
Sono un ragazzo molto egocentrico dall'adolescenza (fino a 13 anni invece ero un semplice bambino silenzioso e dolce, amante degli animali e della campagna dove vivevo), la mia famiglia è squisita, tranne per sporadici episodi di litigio tra i miei genitori, per il resto mamma e papà si sono e si vogliono sempre bene, ed io non potrei desiderare genitori migliori di loro, non mi hanno mai fatto mancare nulla nella mia vita, tranne un po per la loro costante assenza giornaliera perchè lavorano entrambi.
A 13 anni ho iniziato ad avere le pulsioni sessuali tipiche dell'età, ma sebbene mi piacessero le ragazze, e mi sono sempre innamorato di splendide ragazze (poi sempre del mio paesello
) dentro di me provavo un forte piacere e senso di pace a sentirmi una ragazza. Ho mantenuto questa sfumatura della mia essenza per tutti gli anni a seguire, talvolta riposta nell'angolo (quando frequentavo o ero innamorato di qualche ragazza), ma in diverse circostanze coglievo l'occasione per curarla, mi piaceva approfittare delle feste in maschera per acquisire un look femminile, e mi piacevano e mi piacciono le cose ben curate e non pacchiane, quindi mi elaboravo al meglio che potevo, e mi sentivo, in quelle rare occasioni, libero (o libera). ICon gli anni sono giunto alla conclusione di avere una personalità bipolare, da maschio non mi piacevano e non mi piacciono i ragazzi, sono ancora innamorato di una mia amica dopo tanti anni, da ragazza mi piace essere abbracciata da un ragazzo sicuro, forte e che mi apprezzi, e col tempo ne ho colto anche i frutti della passione. Onestamente non ho mai saputo come inquadrarmi sessualmente, ma non ne ho mai avuto l'esigenza.
Vengo al dunque, il mio volto ed il mio corpo sono tutt'altro che femminili, e sebbene non abbia mai avuto problemi ad apprezzarmi come maschio durante l'adolescenza, ho iniziato ad avere una forte disforia dal momento in cui ho accettato il mio lato femminile, ed il rammarico di essere nato in questo corpo ha iniziato a manifestarsi fortemente. Due anni fa inizio la terapia ormonale per la transizione uomo>donna (in realtà solo poche persone i transizione cambiano poi effettivamente sesso, ma si chiama comunque cosi
) decidendo cosi di lasciare la fetta più grande della mia vita al mio io femminile. Dopo pochi mesi vedevo il mio viso riacquisire quella dolcezza da bambino, delicatezza, e forme più dolci e sinuose, mi stavano ricrescendo anche i capelli laddove li avevo perduto negli anni addietro.. ero effettivamente contenta ed iniziavo a sentirmi in linea con il mio aspetto.
Lo scorso anno decido che voglio di più, voglio cambiare quei tratti forti nel mio volto che mi danno ancora un aspetto mascolino, e che gli ormoni non possono cambiare. Ho risparmiato negli anni molti soldini, lavorando e studiando duramente, e decido di sottopormi ad un intervento chirurgico per la femminilizzazione del viso. E' stata la scelta più drammatica della mia vita, l'intervento è stato un fallimento, dopo una lenta ripresa fisiologica il mio aspetto è sensibilmente peggiore di prima che prendevo gli ormoni per la transizione, le complicazioni al volto diverse, sia fisiologiche che anatomiche. Da un anno vivo in un incubo, penso alla scorsa estate, non ero felice, ma ero spensierata e gioivo della mia femminilità che progrediva con la mia dolcezza (gli ormoni femminili cambiano in meglio anche l'umore, almeno cosi fu per me), avevo una vita molto attiva e nutrivo molte idee per progetti futuri, come sempre del resto, ho sempre vissuto la vita con entusiasmo e vigore, ho girato il mondo, ho fatto mille cose.
Ora mi accorgo di non poter mai più raggiungere il mio sogno, non riesco a guardarmi più allo specchio, e sebbene con altri interventi potrei riparare a qualche danno fatto, il mio viso non ritornerà mai più quello di prima, ed il mio sogno di raggiungere quella parvenza di femminilità tanto desiderata è sfumato tra le mie mani, proprio quando ero certa che stavo per raggiungerlo.
Credo di aver vissuto la depressione e la disillusione diverse volte dall'adolescenza ad oggi, per gli amori infranti, i legami persi, progetti sfumati, e più volte ho pensato al suicidio negli anni passati, non mi sono mai arresa, mi sono sempre rialzata e fatto forza, non mi è mai piaciuto piangermi addosso e farmi scorrere il tempo davanti senza fare nulla. Stavolta è diverso, sento di aver perso qualcosa di molto intimo ed essenziale di me, e non riesco più a rialzarmi. Oramai non riconosco più in me ne la femminilità trovata e subito perduta, ne la forza ed il vigore maschile dell'adolescenza. Ho giocato con il mio corpo e la mia anima a sostenere due entità completamente diverse, ed ora le ho perse entrambe e mi sento il nulla, con l'aspetto di una mostruosa chimera.
La mia vita, le mie scelte, i miei desideri, i miei sogni, mi hanno portato fino a qui, semmai un giorno trovassi il coraggio (o la disperazione, non so) di scegliere di andarmene, avrò almeno il conforto che è stata tutta colpa mia, della mia testardaggine e del mio stupido infinito ego, e che tutti coloro con i quali ho trascorso i miei anni, i miei genitori, i miei amici, i miei parenti, alla fine mi hanno sempre voluto bene, e quel che mi è successo è solo colpa mia e di essere sempre stato ben capace di mascherare i miei disagi al mondo, e schivare sempre quell'aiuto di cui sicuramente avevo bisogno, non ora, ma 15 anni fa.
Un abbraccio a tutti
Sono un ragazzo molto egocentrico dall'adolescenza (fino a 13 anni invece ero un semplice bambino silenzioso e dolce, amante degli animali e della campagna dove vivevo), la mia famiglia è squisita, tranne per sporadici episodi di litigio tra i miei genitori, per il resto mamma e papà si sono e si vogliono sempre bene, ed io non potrei desiderare genitori migliori di loro, non mi hanno mai fatto mancare nulla nella mia vita, tranne un po per la loro costante assenza giornaliera perchè lavorano entrambi.
A 13 anni ho iniziato ad avere le pulsioni sessuali tipiche dell'età, ma sebbene mi piacessero le ragazze, e mi sono sempre innamorato di splendide ragazze (poi sempre del mio paesello

Vengo al dunque, il mio volto ed il mio corpo sono tutt'altro che femminili, e sebbene non abbia mai avuto problemi ad apprezzarmi come maschio durante l'adolescenza, ho iniziato ad avere una forte disforia dal momento in cui ho accettato il mio lato femminile, ed il rammarico di essere nato in questo corpo ha iniziato a manifestarsi fortemente. Due anni fa inizio la terapia ormonale per la transizione uomo>donna (in realtà solo poche persone i transizione cambiano poi effettivamente sesso, ma si chiama comunque cosi

Lo scorso anno decido che voglio di più, voglio cambiare quei tratti forti nel mio volto che mi danno ancora un aspetto mascolino, e che gli ormoni non possono cambiare. Ho risparmiato negli anni molti soldini, lavorando e studiando duramente, e decido di sottopormi ad un intervento chirurgico per la femminilizzazione del viso. E' stata la scelta più drammatica della mia vita, l'intervento è stato un fallimento, dopo una lenta ripresa fisiologica il mio aspetto è sensibilmente peggiore di prima che prendevo gli ormoni per la transizione, le complicazioni al volto diverse, sia fisiologiche che anatomiche. Da un anno vivo in un incubo, penso alla scorsa estate, non ero felice, ma ero spensierata e gioivo della mia femminilità che progrediva con la mia dolcezza (gli ormoni femminili cambiano in meglio anche l'umore, almeno cosi fu per me), avevo una vita molto attiva e nutrivo molte idee per progetti futuri, come sempre del resto, ho sempre vissuto la vita con entusiasmo e vigore, ho girato il mondo, ho fatto mille cose.
Ora mi accorgo di non poter mai più raggiungere il mio sogno, non riesco a guardarmi più allo specchio, e sebbene con altri interventi potrei riparare a qualche danno fatto, il mio viso non ritornerà mai più quello di prima, ed il mio sogno di raggiungere quella parvenza di femminilità tanto desiderata è sfumato tra le mie mani, proprio quando ero certa che stavo per raggiungerlo.
Credo di aver vissuto la depressione e la disillusione diverse volte dall'adolescenza ad oggi, per gli amori infranti, i legami persi, progetti sfumati, e più volte ho pensato al suicidio negli anni passati, non mi sono mai arresa, mi sono sempre rialzata e fatto forza, non mi è mai piaciuto piangermi addosso e farmi scorrere il tempo davanti senza fare nulla. Stavolta è diverso, sento di aver perso qualcosa di molto intimo ed essenziale di me, e non riesco più a rialzarmi. Oramai non riconosco più in me ne la femminilità trovata e subito perduta, ne la forza ed il vigore maschile dell'adolescenza. Ho giocato con il mio corpo e la mia anima a sostenere due entità completamente diverse, ed ora le ho perse entrambe e mi sento il nulla, con l'aspetto di una mostruosa chimera.
La mia vita, le mie scelte, i miei desideri, i miei sogni, mi hanno portato fino a qui, semmai un giorno trovassi il coraggio (o la disperazione, non so) di scegliere di andarmene, avrò almeno il conforto che è stata tutta colpa mia, della mia testardaggine e del mio stupido infinito ego, e che tutti coloro con i quali ho trascorso i miei anni, i miei genitori, i miei amici, i miei parenti, alla fine mi hanno sempre voluto bene, e quel che mi è successo è solo colpa mia e di essere sempre stato ben capace di mascherare i miei disagi al mondo, e schivare sempre quell'aiuto di cui sicuramente avevo bisogno, non ora, ma 15 anni fa.
Un abbraccio a tutti