Pensieri e paure

MyHelp: Forum di mutuo aiuto, di prevenzione del suicidio e di gestione delle crisi.
A volte si pensa di non aver più nulla da perdere, nè più motivi di esistere.
E' facile pensarlo se non si ha qualcuno con cui confrontarsi. La vita è piena di insidie, ed è facile perdersi. Ma spesso basta una mano per rimettersi in piedi.
Ma questo è anche un forum sulla Morte, il più grande tabù nella storia dell'essere umano, la paura più grande.

Pensieri e paure

Messaggioda Sogni infranti » 07/02/2020, 19:28



Salve,

non so esattamente neppure il perché mi sia iscritto e stia scrivendo su questo forum, credo in special modo per sfogarmi un po' e raccontare (molto) sommariamente la mia storia recente, quella che mi ha spinto in un abisso di un nero sconvolgente.

Fino ad un annetto fa portavo avanti una vita abbastanza grama per via del mio non sentirmi come gli altri e non volermi adattare alla modernità che trovo oscena al dir poco; tuttavia passavo momenti sereni, ed avevo progetti di miglioramento relativi alla mia condizione. Poi, poco a poco, mi sono adagiato su di una routine sempre più avara in quanto a soddisfazioni e piccoli piaceri della vita e soprattutto scandita da una pigrizia e un disinteresse crescenti nei confronti della vita stessa. Senza neppure accorgermene mi sono ritrovato a non uscire nemmeno più di casa, ad abbandonare le sane abitudini (soprattutto in campo alimentare) che erano divenute parte di me da anni, a maltrattarmi, anche psicologicamente, e non curarmi dei miei bisogni. Fino a che... è letteralmente iniziato un incubo che mi ha travolto ed attualmente mi vede vittima del suo apogeo. Tutto parte in una nottata afosa di agosto: mi sveglio e mi sento strano, impaurito, inizio a temere di morire soffocato (qualche giorno precedente una persona a me cara sentendosi soffocare mi aveva svegliato in piena notte chiedendo il mio aiuto, creandomi involontariamente un trauma). Cerco di tranquillizzarmi ma non chiudo occhio; la mattina le cose vanno un poco meglio, però per giorni interi non faccio altro che controllare ossessivamente il mio respiro, eppure stringo i denti e cerco di andare avanti sperando che il tutto si risolva da sé; ed in effetti dopo meno di una settimana sto come prima, normale. Ma il peggio doveva ancora venire, a distanza di una decina di giorni dall'episodio prima citato, non mi sento affatto bene: inizio a tremare, a soffrire di tachicardia, vertigini ecc. Così finisco in pronto soccorso dove mi dicono che la mia ansia costante era sfociata in un attacco di panico, lì mi somministrano un calmante e mi rimandano a casa, ma sto male: in un mese abbondante soffro di continui attacchi di panico, innumerevoli volate in ospedale, però non mi va di assumere psicofarmaci e cerco di uscirne da solo, poi... sopraggiungono le ossessioni su qualsiasi cosa e la depressione grave, ora decido di recarmi da uno psichiatra, la notte non dormo sto malissimo ed iniziano i pensieri suicidari. Provo a seguire la cura, riluttante poiché non ho mai visto di buon occhio gli psicofarmaci (ma nelle emergenze si sa...) ma gli effetti collaterali sono troppo debilitanti, mollo tutto. Per farla breve; dopo l'ansia, il panico, la depressione, le ossessioni: si presentano sempre più spesso momenti d'irrealtà dove le mie paure ed ossessioni mi vincono, mi annientano, temo di buttarmi dal mio balcone, di farmi del male, anzi, le ossessioni mi fanno credere che sia desiderabile commettere i peggiori atti nei confronti del mio corpo.

Passano i mesi e le cose non migliorano, ho provato a parlare con alcune persone, ma sono giunto all'amara conclusione che se ne fregano di me, del mio dolore; addirittura chi credevo amico mi ha sovente fatto pesare il mio stato; cosicché ho finito per soffocare il mio enorme dolore nel silenzio o nel pianto. Non mi sento più me stesso, la malattia mi ha tolto persino la mia identità, il mio carattere, passo i giorni a piangere... io che non l'avevo mai fatto nella mia vita. Dov'è la mia forza... soltanto la paura è la mia compagna.

Non ce la faccio ad andare avanti, tamponando l'ansia con le benzodiazepine (a breve ne sarò dipendente). Considero il suicidio non soltanto come conseguenza di una mia eventuale perdita di controllo; da un po' lo vedo come una possibile liberazione dall'immane sofferenza che mi sta logorando.

Scusate la confusione del messaggio ma l'ho scritto di getto in un raro momento di semi-lucidità, ma non sono mai lucido.
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Messaggioda Joker » 07/02/2020, 21:04



È chiaro che da un po a questa parte anche il solo vivere to stia logorando l'anima...
Credo a tutto quello che hai detto, ma sinceramente c'è poco che possa dirti...
Innanzitutto vorrei darti un consiglio, non chiuderti in te stesso. Non appena lo fai, i tuoi pensieri e le tue emozioni saranno tutto ciò che avrai, e visto quanto siano negativi per ora, non credo ti aiuterebbero a superare la situazione... Invece cerca aiuto, amici, parenti, psicologi, parla con qualcuno di fidato e fatti aiutare da lui, anche un piccolo aiuto puo fare la differenza.
La depressione è difficile da sconfiggere, e una volta battuta è difficile anche non ricaderci, una sfida continua... Ma si ce la può fare. È dura, ma non impossibile. Quindi cerca di non arrenderti.
Per il resto, se hai ancora voglia di sfogarti o di aprirti con qualcuno il forum è qui per questo, quindi non farti problemi :)
Buona fortuna amico mio.
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Messaggioda Sogni infranti » 07/02/2020, 21:44



Joker ha scritto:È chiaro che da un po a questa parte anche il solo vivere to stia logorando l'anima...
Credo a tutto quello che hai detto, ma sinceramente c'è poco che possa dirti...
Innanzitutto vorrei darti un consiglio, non chiuderti in te stesso. Non appena lo fai, i tuoi pensieri e le tue emozioni saranno tutto ciò che avrai, e visto quanto siano negativi per ora, non credo ti aiuterebbero a superare la situazione... Invece cerca aiuto, amici, parenti, psicologi, parla con qualcuno di fidato e fatti aiutare da lui, anche un piccolo aiuto puo fare la differenza.
La depressione è difficile da sconfiggere, e una volta battuta è difficile anche non ricaderci, una sfida continua... Ma si ce la può fare. È dura, ma non impossibile. Quindi cerca di non arrenderti.
Per il resto, se hai ancora voglia di sfogarti o di aprirti con qualcuno il forum è qui per questo, quindi non farti problemi :)
Buona fortuna amico mio.

Ti ringrazio di cuore Joker per le tue parole. Eh sì, hai colto in pieno la portata della mia sofferenza. Purtroppo non ho un lavoro attualmente, non trovo neppure la forza di fare le cose basilari come alzarmi dal letto, lavarmi e cose così, dovrei fare uno sforzo per me davvero immane per trovare uno psicologo (gratis) e soprattutto parlargli, perché ora come ora non riesco neppure a mettere insieme due-tre parole sensate. Per quanto riguarda i parenti... beh, lasciamo perdere, non sono stato fortunato in quello; non ho peraltro buoni rapporti con i miei genitori che reputo la causa principale dei miei mali (specie mia madre), chi credevo amico mi ha già voltato le spalle più di una volta. La depressione fa paura ma quello che mi spaventa davvero sono le ossessioni autolesionistiche che da un po' di tempo mi tormentano, specie nei momenti di derealizzazione.

Io, in realtà amo o almeno amavo me stesso, difetti inclusi, ma queste ossessioni mi spingono a vedermi diversamente ed io ho solo una grandissima paura di perdere definitivamente il controllo.

Le uniche cose che stavo riuscendo a fatica a fare sono degli esami medici, per escludere qualsiasi causa organica oltre l'aspetto mentale, ma anche l'attesa dei risultati mi strazia oltremisura, ma ad aprirmi proprio non ce la faccio.
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Messaggioda Alistair » 07/02/2020, 22:02



Forse oltre allo psichiatra potrebbe eseerti utile un analista per capire meglio l origine del tuo malessere... Fatti coraggio!
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Messaggioda Sogni infranti » 07/02/2020, 22:17



Alistair ha scritto:Forse oltre allo psichiatra potrebbe eseerti utile un analista per capire meglio l origine del tuo malessere... Fatti coraggio!

Il coraggio adesso non so proprio dove sia di casa.
Grazie comunque.
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Messaggioda Ātman » 07/02/2020, 22:42



Non azzardo diagnosi, ipotizzo che isolarsi possa portare anche a conseguenze come quelle che raccontavi. Ci si isola perché si avverte il mondo esteriore come ostile o comunque non in sintonia con noi, e poi quelle sensazioni negative si presentano amplificate nel nostro isolamento, ci si ritorcono contro.
Purtroppo se non ci si accorge sul nascere di questo problema diventa più difficile lavorarci su. Spero che potrai farlo con una persona competente.
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Messaggioda Fior di Sole » 08/02/2020, 1:38



Parlane, ripetiti, ripetiti ancora se non è bastato. E se la persona con cui stavi parlando non ti ha ascoltato, si è stancato di te, ti ha voltato le spalle, cerca qualcun'altro. Un altro amico, un altro sconosciuto, un altro forum. Tutto quello che vuoi ma non smettere mai di parlarne fin quando non starai bene.
Rimanere soli, rimanere con il pensiero fisso di lesionarsi, di farsi del male, è logorante. Consuma, in ogni modo.
Forse con un piccolo passo alla volta. Anche piccolissimo, anche se si tratta solo di scrivere un altro messaggio qui nel forum, potrebbe aiutarti un pochino
Noi siamo pronti ad ascoltarti, in ogni caso
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Messaggioda Sogni infranti » 08/02/2020, 9:56



Grazie a tutti per i vostri consigli.

In verità già lo sospettavo, a dire il vero lo sapevo che alla gente là fuori, almeno la stragrande maggioranza, non frega proprio un tubo del dolore altrui; viviamo ahinoi in un mondo ipocrita e buonista oltre ogni misura umanamente accettabile: ma nel concreto si è soli, se non altro io lo sono come tanti altri. Il mio disagio non ha fatto altro che certificare ciò; come se avessi ricevuto la conferma dalla vita. Con questo non voglio affermare che non ci siano persone integre là fuori ma solamente che hanno i fatti propri, la loro vita e pensano (forse anche giustamente) a quel che più li riguarda.
Chi mi ha deluso davvero (ma anche qui fino ad un certo punto) sono state certe persone a me vicine, che o non hanno fatto nulla per me oppure hanno agito il minimo indispensabile al solo fine di lavarsi la coscienza, sentirsi migliori. L'ho inteso dai loro discorsi superficiali e finanche accusatori nei miei confronti. Non voglio fare la vittima è l'ultima cosa che farei in vita mia. Finché stavo bene, potendo contare sulle mie forze, mi sono sempre arrangiato, ho vissuto per i fatti miei anche rifuggendo dalla gente; fin da piccolo ho potuto contare solo su me stesso. Genitori assenti o perfino ostili, certi parenti infami e gli altri di cui a stento conoscevo il nome, qualche conoscenza superficiale perlopiù scolastica. Vivendo in un contesto di sostanziale abbandono, in una zona rurale del sud Italia ho conosciuto la malignità della gente assai presto, soprattutto dei parenti. Con i bambini poveri vi assicuro che la gente non finge bontà se non può ricavarne nulla: perciò credevo di essere preparato alle incomprensioni ed alla solitudine, ma non era così, non è così! Quando perdi te stesso, che è tutto quello che hai, certe mancanze le senti; inizia a mancarti, davvero, il padre che non c'è mai stato, quella ragazza che forse ti voleva un po' di bene alla quale hai donato indifferenza per paura di essere ancora una volta ferito dagli esseri umani. Capisci che essere soli è la tua condanna.
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Messaggioda Fior di Sole » 09/02/2020, 15:12



Purtroppo non tutte le persone hanno la sensibilità e l'empatia giusta per comprendere o affrontare il dolore che può avere una persona. È difficile dover parlare con qualcuno che sta male, può anche essere imbarazzante, o semplicemente non si ha voglia di parlare di problematiche. C'è chi vuole vivere con leggerezza e decide di ignorare tali tematiche e c'è chi invece ha sempre vissuto con leggerezza e non si rende conto di ciò che può vivere una persona. Anch'io spesso mi sono ritrovata a dover affrontare da sola alcuni momenti difficili e questo può far arrabbiare. Fa arrabbiare, rende cinici o anche indifferenti al bene degli altri.
Ma vivere da soli, affrontare tutto quello che può succedere nella vita in solitudine, non solo è difficile ma è anche estremamente stancante.a volte penso si ha bisogno di avere qualcuno con cui parlare, anche se magari non ti comprenderà appieno, anche se ti può risollevare solo in parte il morale. Per lo meno, a me ha aiutato accettare le persone per quello che sono e dare e ricevere da loro solo una piccola parte di quello che si è e di quello che si vorrebbe. Non so se è il tuo pensiero, ma ti consiglio di non condannare le persone a prescindere, hanno tutti i loro lati negativi e positivi, bisogna solo cercare di coglierli e riuscire a saperli apprezzare così come sono
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Messaggioda gaia1977 » 09/02/2020, 22:34



Gli attacchi di panico sono tremendi , gli ho provati anche io, ma unla cosa più brutta degli attacchi di panico e quella sensazione di malessere dentro che sembra non abbandonarti mai e che nessuno intorno a te sembra capire, in certi momenti sembra di perdere la lucidità. Penso di capire quello che provi. Ma credo che la soluzione non sia assolutamente farsi del male. Voglio sperare che prima o poi questo mal di vivere lasci la tua mente e anche la mia.
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