In cerca di una direzione...

[LOSTandDELIRIOUS85]

La gente pensa che io sia una persona forte, ma solo perché non parlo dei miei problemi. Non mi piace piangermi addosso e non mi piace essere compatita; per questo non sarà facile scrivere quello che mi passa per la testa, soprattutto in un modo lineare, ma forse questo è l'unico posto in cui posso tentare di farlo.
Il mio periodo di crisi è iniziato poco più di un anno fa, quando, durante un tirocinio post-laurea, mi sono resa conto che quello per cui avevo studiato e in cui mi ero impegnata per anni non faceva per me. Probabilmente una parte di me l'ha sempre saputo, ma ho preferito ignorarla, sperando che con il tempo le cose sarebbero andate a posto. Così non è stato.
Ora mi ritrovo a quasi 30 anni senza sapere cosa fare della mia vita, quando tutti intorno a me hanno un lavoro, dei progetti, una persona accanto. Certo, nel frattempo continuo ad inviare curricula a destra e a manca, ma senza risultati. Non mi piace pesare sui miei genitori, però so anche di non darmi abbastanza da fare nella ricerca di un lavoro perché escludo quei settori a diretto contatto con il pubblico. Quella della cameriera, ad esempio, è una figura molto richiesta, ma è una cosa per cui non mi sento adatta, il pensiero di aver a che fare continuamente con i clienti mi mette ansia. Da qui il mio senso di inadeguatezza e rabbia nei confronti di questo mio blocco che non riesco o non voglio superare. Poi però penso che, se anche mi imponessi di fare un lavoro che non mi piace, che senso avrebbe, quando non hai nessun obiettivo da raggiungere? A che serve sbattersi tanto solo per sopravvivere?
È così che il pensiero del suicidio si è insinuato nella mia mente e ce l'ho con me stessa perché so che sarebbe solo l'ennesimo (e definitivo) modo per scappare. D'altronde l'idea di fare del male a chi mi vuole bene è un ottimo deterrente, senza contare il mio spiccato senso del dovere che mi impone di resistere... ma ci sono momenti in cui il dolore e la solitudine sono così forti che vorrei solo spegnere tutto.
Stupidamente continuo a pensare che, se incontrassi la persona giusta, ogni cosa andrebbe al suo posto perché l'amore ti dà un'energia incredibile, ti fa venire la voglia di fare e di vivere. Questo non significa scaricare tutte le frustrazioni su qualcun altro, significa solo rispedirle nell'angolo buio da cui sono venute, mentre sei impegnata a dare il meglio con qualcuno che ami. Lo so, sono un'idealista, ma sono anche molto razionale e consapevole del fatto che non tutti hanno questa fortuna e ormai mi sono convinta di essere in quella lista... il problema è che non riesco ad accettarlo.
Mark Twain diceva: “Non abbandonare le tue illusioni. Quando saranno scomparse, potrai esistere ancora, ma avrai cessato di vivere”. Solo che, se le illusioni restano tali, dopo un po' ci si stufa anche di esistere.

[cavalletta]

ciauu allora, io ti dirò, ho scelto una scuola superiore non sapendo nemmeno il motivo di quella scelta, mi sono diplomata e mi sono resa conto di avere un pezzo di carta che potevo anche stracciare... e mi dicevo " a me non piace fare nulla"... andando avanti ho idealizzato più o meno o cmq lontanamente cosa mi piacerebbe fare....
non so prova a fare una lista di tutti i lavori, cancella quelli che proprio non vorresti fare, e magari tieni in considerazione quelli che non ti dispiacerebbero, ovvio questa non è una soluzione ma almeno potrebbe illuminarti...e non è mai troppo tardi..

per quanto riguarda la seconda parte, hai pienamente ragione, avere qualcuno al proprio fianco, cambia molte cose...
e se ci credi in ciò che hai detto, prova a lottare per trovare questa persona, per andare avanti....allontanati dai pensieri negativi (seppur a volte cosa molto difficile), ma magari si potrebbe trattare di un periodo...
ti saluto

[LOSTandDELIRIOUS85]

Ciao!
Intanto grazie per la tua risposta
Per quanto riguarda il tutto, trovo così difficile aprirmi perché poi sono la prima a darmi della stupida... insomma, sono in perfetta salute, ho una famiglia e delle amiche che mi vogliono bene, vivo in posto stupendo... solo che poi ci sono quei momenti in cui questo non ti basta e vedi tutto nero... Purtroppo sono una che si abbatte molto facilmente... dovrei mettere un cartello con "Divieto di caccia"... Ok, battuta pessima, ma in questi casi si fa quel che si può

[cavalletta]

insomma senti che manca qualcosa... ed normale, soprattutto alla tua età, perchè vorresti sentirti realizzata...sull'abbattersi facilmente... posso capirti perfettamente purtroppo

ps c'ho messo un po' a capire la battuta ma alla fine sono un po' simili alle mie ahahah

[LOSTandDELIRIOUS85]

Ahahah sì, non farci caso

[MrDelillo]

pensa che capita anche a me che di anni ne solo 18. Che senso ha? Io vado a scuola, studio, mi diplomo, trovo un lavoro, muoio. Tutto qui? No, c'è il trucco. Non c'è modo di vivere senza essere schiavi dei meccanismi della società e dei suoi ritmi, ma possiamo pur sempre modellare la nostra vita come ci pare. Nasci, vivi, muori. Ma nel frattempo cosa succede? La vita è fatta di anni, ore, minuti. La vita è quello che fai adesso, è uscire la sera con gli amici e cercare di essere felici ORA. Vuoi risentire un vecchio amico? Vuoi chiedere un appuntamento a uno sconosciuto? Fallo. Se non lo fai ora, non potrai farlo mai più. Non pensare al senso della vita, cerca solo di passare dei bei momenti prima che la vita ti sia scivolata tra le mani.

[LOSTandDELIRIOUS85]

Non pensare al senso della vita, cerca solo di passare dei bei momenti prima che la vita ti sia scivolata tra le mani.

Sono assolutamente d'accordo con te e lo faccio, ma purtroppo a volte la disperazione ha la meglio, facendo passare tutto in secondo piano ed è difficile reagire... sono sempre più convinta che dovrei comprarmi un defibrillatore portatile... Vabbe', scusa, se non ci metto in mezzo una battuta non son contenta

[Davy Jones]

ciauu allora, io ti dirò, ho scelto una scuola superiore non sapendo nemmeno il motivo di quella scelta, mi sono diplomata e mi sono resa conto di avere un pezzo di carta che potevo anche stracciare...

Anche io, con la differenza che non ho scelto ma ho scoperto di esserci stato iscritto. Però ho capito presto che non serviva a nulla e che non avrei imparato nulla.
Di conseguenza per me è stata un fastidio da togliermi e basta, non avevo alcuna aspettativa in proposito.

[Davy Jones]

L'amore dà un'energia incredibile se le cose vanno bene, altrimenti è devastante. E' pericoloso. Inoltre c'è sempre il rischio divenga un amore compensativo: se poi si viene mollati o ci sono problemi, inizia il dramma.

Comprendo tu ti tenga lontana da certi lavori, lo facevo anche io, però così rischi di precluderti la possibilità di risolvere il problema occupazione ed inoltre, come dici, poi ti senti inadeguata perché ti convinci di non esserne capace, di non essere all'altezza ecc... Mentre che non ti piacciano è una realtà, il resto può scaturire dalla paura. Spesso la necessità incombente fa superare queste paure, perché ti ritrovi a dover agire senza avere il tempo di pensare e di alimentare pensieri e paure. Io mi sono ritrovato a fare diverse cose che in passato scartavo e non prendevo assolutamente in considerazione per i tuoi stessi motivi.
Io sinceramente fatico a correlare lavori e obiettivi, ho sempre visto il lavoro come una disgustosa necessità per sopravvivere (poi si può essere fortunati e/o caparbi e riuscire a farsi pagare per una passione, per fare ciò che si farebbe comunque). E' vero che, purtroppo, spesso il lavoro assorbe molto tempo della nostra vita, però secondo me bisogna distinguere sempre la vita e il lavoro, ad esempio provo ribrezzo per la domanda "cosa fai nella vita?" usata per chiedere qual è la tua occupazione. Quindi secondo me non bisogna associare il senso della propria vita al lavoro (o alla carriera) né collegare i propri obbiettivi allo stesso; con questo voglio dire che se anche finirai per fare un lavoro che ti fa schifo, questo non sminuisce il significato della tua esistenza in quanto potrai perseguire comunque altri obiettivi in altri ambiti. Dico questo perché sostieni che il crollo sia iniziato quando hai preso consapevolezza che quello che hai studiato, che in teoria ha come finalità svolgere una professione affine, non faceva per te... e quindi sembra che il tuo malessere si sia originato in un momento in cui hai creduto di aver sbagliato strada.
Il senso di sbattersi per sopravvive, secondo me, è che le cose possono cambiare. Non esiste nessuna lista. Le illusioni possono tornare ad essere speranze e divenire realtà. Adesso non lo sono. Adesso.

[Meiko]

mi sono resa conto che quello per cui avevo studiato e in cui mi ero impegnata per anni non faceva per me. Probabilmente una parte di me l'ha sempre saputo, ma ho preferito ignorarla, sperando che con il tempo le cose sarebbero andate a posto. Così non è stato.
Ora mi ritrovo a quasi 30 anni senza sapere cosa fare della mia vita, quando tutti intorno a me hanno un lavoro, dei progetti

Queste cose ci accomunano. Come te ho sbagliato strada e ora mi ritrovo ancora imbambolata mentre ex compagni di classe vari lavorano, mettono da parte i soldi per farsi una vita, viaggiano...
E io penso: beati loro!
Ma sai una cosa? Non mi cambierei con nessuno di loro, perchè io sono io e alla fine mi piaccio così, e non darei in cambio ciò che sono pur di fare la loro vita.
Sono convinta che tu hai delle grandi qualità, per esempio quando parli di non voler pesare sui tuoi genitori è lodevole (pensa a quanti fannulloni ci sono in giro di questo pensiero se ne sbattono altamente), così come del tuo senso del dovere.
Non devi sopravvivere facendo un lavoro che non ti piace, ma sai quale potrebbe essere il senso? Che lavorando avresti qualche possibilità in più di cambiare la tua vita. Potresti progettare un viaggio da qualche parte, alla scoperta di un posto nuovo e anche di te stessa. Non sei costretta a fare un lavoro a contatto con la gente, se non te la senti, ma come fai a trovare l'amore, per esempio, se non conosci nuove persone?
Non fare troppo affidamento su un compagno, non pensare che se avessi qualcuno accanto probabilmente staresti meglio. Se non ti convinci che devi prima amare te stessa e che da sola vali comunque, non andrà poi tanto meglio in coppia. Ci sono problemi anche in coppia, e se non sai affrontare i tuoi (o per lo meno non ci provi) non puoi affrontare quelli di due persone.
Certo, l'amore ti dà la grinta e la spinta in più, questo è sicuro. Ma, ti ripeto, c'è anche l'altro lato della medaglia. da sola devi essere forte solo per te stessa, in coppia lo devi essere per te stessa e per un'altra persona.