Sino al 30 settembre 2019 ero felice.
E sembrava che le cose dovessero mettersi ancora meglio.
Ci sono stati notevoli cambiamenti nella mia vita, cambiamenti che non temevo e che anzi ho cercato di ottenere, per i quali ho combattuto. Ho fatto male i conti.
A distanza di qualche mese posso dire di aver perso totalmente interesse nella vita. Mi sforzo di riprendermi, ma davvero, ogni tentativo è vano. Non ho più nessun entusiasmo. Non dormo. Mangio male. Ho smesso di fare sport. Non mi piace neanche più fare l'amore. Prima di andare al lavoro sono colto da panico e ansia. Non riesco a concentrarmi e a concludere niente. Da prima della quarantena ho comprato una corda, ho già il nodo fatto. Sono andato in una pineta vicino al mare, un bel posto. Ho scelto il mio albero. Al momento di attaccare la corda ho avuto un ripensamento.
Ma è stato un ripensamento fugace, perchè il pensiero di farla finita ha ripreso presto ad assillarmi, non riesco a liberarmene,
Pochi giorni dopo la passeggiata nel bosco è iniziata la quarantena e il divieto di spostamenti. Questo mi ha fermato, perchè qualora mi facessi fuori in questo periodo, le persone che mi lascerei dietro avrebbero problemi ancora più grossi ad andare avanti.
Mi sento sempre più in trappola.
Nei giorni scorsi mi sono stretto più volte un sacchetto intorno al collo. E'una modalità atroce, non ce la posso fare.
Sto riconsiderando l'impiccamento o in alternativa la precipitazione da un piano alto del palazzo dove lavoro.
Chissà se arriverò alla fine di questa quarantena.