Tredici

Ho iniziato a seguire questa serie per puro caso ed è incredibile l'insieme di emozioni che suscita. I pensieri di Hannah sono un qualcosa che magari a tinte diverse ci ha toccato da vicino ai tempi della scuola superiore e poi abbiamo in qualche modo superato. C'è però chi non ce l'ha fatta, chi ha perso quella battaglia combattuta spesso contro se stessi. Io ho toccato il fondo credo a 15/16anni e un po' mi ci sono rivisto in Hannah, delusioni, inadeguatezza, depressione, non ne sono mai uscito veramente, come scrissi qui dopo il liceo trascorsi praticamente 10 anni in uno stato "comatoso" e se fossi stato più debole forse non avrei retto così tanto. Dalla sua Hannah c'è da dire che come l'hanno rappresentata poteva pur sempre contare su di un incantevole aspetto cosa che io purtroppo non avevo e ha dato come era ovvio il suo considerevole contribuito.... Certo, quando non hai amici ne ragazza nessuno ti può tradire o prendere gioco di te. Che fortuna eh?
Ma tornando alla serie, non ho ancora concluso la prima stagione e tralasciando la questione estetica che rende il tutto un po' troppo artefatto, chi in situazioni analoghe avrebbe capito e sarebbe stato in grado di intervenire prontamente per evitare il peggio? Girare le spalle alla sofferenza altrui, scappare per paura di affrontare qualcosa di non ordinario che ci viene sbattuto in faccia. Purtroppo se non si hanno interessi diretti verso quella persona nessuno fa mai niente per poi sorprendersi se la maschera che portava tutti i giorni non ha permesso di vedere cosa c'era dietro, in fondo nessuno conosce veramente una persona se si limita alle solite apparenze. 

