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Mi capita spesso di vedermi in terza persona..mi prendo in giro da sola e mi autocommisuro, mi chiedo ingenuamente come ho fatto a ridurmi così..perché?! Che ho fatto di male nella vita per meritare tutta questa sofferenza?! Dove ho sbagliato?!
A volte ci sto male quando penso al suicido perché non merito di morire ma mi portano a farlo, sembro una dura ma sono molto più sensibile di quello che pensavo.
La vita non è vita è sopravvivenza, il pensiero del suicidio è comparso subito non ricordo quanti anni avevo e sono passati anni e questo sempre risale, sono così sfigata che manco la morte mi vuole, ho provato a tagliarmi le vene ma il coltello non è affilato come si vede nei film ..un taglio e via..no io ho fatto più tagli ma non erano profondi ho avuto solo dolore e bruciore rigonfiamento della pelle, forse non ero molto forte per fare un taglio profondo..e dopo questo tentativo nullo un giorno morì la sorella di un amica di mia sorella, si era suicidata buttandosi a un treno, mia sorella mi disse " che egoista era! Come ha potuto farlo .Non ha pensato a sua sorella ! La lasciata sola " sentendo questo ero rimasta scioccata...mi ci sono vista e per un paio di tempo non ci avevo più pensato al suicido ...è mia sorella e le voglio bene perciò non potevo vivere per me ma vivevo per lei...
Ora il nostro rapporto va su e giù, in parte per colpa di una persona la quale mi rovina la vita..non so se quella forza per vivere per lei mi regga per molto, sono così stanca che mi stanco solo al pensiero .

Chi è che ti rovina la vita?

Ti capisco perfettamente in ogni cosa che dici.
Per un brevissimo periodo della mia vita ho sperato che un pò di pace fosse arrivata anche per me, ma mi sbagliavo di grosso.
Una volta avuto un seppur misero assaggio di qualcosa che sembrava felicità tornare a questa miseria è ancora più straziante.
In gioventù ho abbandonato ogni progetto di morte per le tue stesse motivazioni. Ora ci sono ancora più responsabilità nei confronti di tutti, troppi.
E così le persone ti svuotano dentro, ti sfiniscono, ti illudono per poi renderti solo un oggetto utile, ma alla fine nemmeno indispensabile. E per le stesse persone a causa delle quali vorresti solo dormire, per sempre, non puoi esimerti dall'alzarti, invece, ogni mattina e trascinare quel teatro di sorrisi ed energia obbligati. Ogni giorno. Sempre. E l'infinito di questa farsa in cui tutti ti cercano, tutti chiedono, ma nessuno ti vede ti schiaccia togliendo il fiato. E mentre dentro vorresti solo piangere e urlare fino a spezzare le corde vocali nella speranza che si accorgano che esisti, fuori sorridi. Fuori va sempre tutto bene.