Abisso

Questa notte non ho dormito. Non ho chiuso occhio nemmeno un minuto. Sono tornato nell'abisso e ho dovuto combattere con i miei fantasmi. Sono stato preso da un turbinio di pensieri, ricordi della mia vita e voglia di morire durato ore e ore. Non è certo una cosa nuova, ma non era mai durata così a lungo. I pensieri però sono sempre quelli. Che senso ha una vita ai margini, da appestato ed escluso dalla società? Per me, entrare in contatto con gli altri esseri umani, che siano i vecchi compagni di scuola, le persone conosciute altrove, quelle con cui volevo provare a stabilire un rapporto affettivo, tutti coloro con cui nella vita reale sono andato oltre un rapporto superficiale, significa solo essere preso in giro, umiliato, deriso, ferito, disprezzato, schernito per il mio aspetto, la mia voce, i miei modi di fare, le mie idee; e, ad un mio minimo tentativo di ribellione, essere insultato, offeso, oltraggiato, picchiato, molestato. Sono un soggetto anti-sociale, non fatto per la vita in società. Quando non genero queste reazioni, vengo semplicemente ignorato e col tempo dimenticato. Solo due persone hanno costituito l'eccezione, due persone che avevano detto di volermi bene e per un po' mi hanno tratto fuori dall'abisso. Il primo l'ho voluto rivedere qualche tempo fa, dopo più di un anno che ci eravamo lasciati. Come tutta risposta, mi ha violentato. Il secondo, stanco delle mie crisi, mi ha consigliato di uccidermi e abbandonato. Tutto ciò fa schifo. Non sono più in grado, adesso, di avere rapporti umani che non siano solo minimamente superficiali. Non voglio passare più del tempo della mia vita con futuri carnefici.
E se riuscissi a vivere così, potrei lasciarmi il passato alle spalle e vivere da semi-eremita evitando altre sofferenze inutili. Purtroppo so già che non sarà possibile, perché nonostante gli altri esseri umani mi abbiano fatto solo del male, sono ancora irrimediabilmente attratto da loro. Sono costantemente infatuato, invaghito, interessato, innamorato, quando non di una persona realmente presente nella mia vita, di qualcuno che si trova nei miei ricordi, di qualcuno che vedo per strada, di qualcuno con cui chatto, di qualcuno che vedo nei film e di cui cerco un corrispondente nella realtà, persino di un ideale che mi formo nella mia mente quasi ex novo. Passo diverso tempo a immaginare scenari o fantasie in cui queste persone si interessano di me. Sono fantasmi buoni. Ma neanche loro mi fanno stare meglio, anzi, rendono il ritorno alla realtà ancora più duro. Ciò che mi fa più male è vedere queste persone - quelle reali - interessate o legate a persone mentalmente e moralmente inferiori a me. Non voglio apparire presuntuoso: la verità non è né presuntuosa né umile, è oggettiva. Le relazioni sociali premiano i superficiali, i frivoli e i senza testa, perché la massa è fatta in maggioranza da questo tipo di persone. Ogni minimo grado di differenza da queste caratteristiche, ti preclude una porzione enorme di persone, alle quali non interessi; mentre tu puoi essere comunque interessato a loro, perché la leggerezza è attrattiva in ogni caso. La vita sembra proprio essere stata progettata alla rovescia.
So che sono ad un punto di non ritorno, dovrei scegliere tra la solitudine e la ricerca. Ma so anche che non sceglierò, perché ormai non ne sono in grado, vivo passivamente l'esistenza. Fino a quando, almeno, non cadrò nell'abisso senza riuscire più a tornare indietro.
E se riuscissi a vivere così, potrei lasciarmi il passato alle spalle e vivere da semi-eremita evitando altre sofferenze inutili. Purtroppo so già che non sarà possibile, perché nonostante gli altri esseri umani mi abbiano fatto solo del male, sono ancora irrimediabilmente attratto da loro. Sono costantemente infatuato, invaghito, interessato, innamorato, quando non di una persona realmente presente nella mia vita, di qualcuno che si trova nei miei ricordi, di qualcuno che vedo per strada, di qualcuno con cui chatto, di qualcuno che vedo nei film e di cui cerco un corrispondente nella realtà, persino di un ideale che mi formo nella mia mente quasi ex novo. Passo diverso tempo a immaginare scenari o fantasie in cui queste persone si interessano di me. Sono fantasmi buoni. Ma neanche loro mi fanno stare meglio, anzi, rendono il ritorno alla realtà ancora più duro. Ciò che mi fa più male è vedere queste persone - quelle reali - interessate o legate a persone mentalmente e moralmente inferiori a me. Non voglio apparire presuntuoso: la verità non è né presuntuosa né umile, è oggettiva. Le relazioni sociali premiano i superficiali, i frivoli e i senza testa, perché la massa è fatta in maggioranza da questo tipo di persone. Ogni minimo grado di differenza da queste caratteristiche, ti preclude una porzione enorme di persone, alle quali non interessi; mentre tu puoi essere comunque interessato a loro, perché la leggerezza è attrattiva in ogni caso. La vita sembra proprio essere stata progettata alla rovescia.
So che sono ad un punto di non ritorno, dovrei scegliere tra la solitudine e la ricerca. Ma so anche che non sceglierò, perché ormai non ne sono in grado, vivo passivamente l'esistenza. Fino a quando, almeno, non cadrò nell'abisso senza riuscire più a tornare indietro.