Cui prodest?

Perchè?

MyHelp: Forum di mutuo aiuto, di prevenzione del suicidio e di gestione delle crisi.
A volte si pensa di non aver più nulla da perdere, nè più motivi di esistere.
E' facile pensarlo se non si ha qualcuno con cui confrontarsi. La vita è piena di insidie, ed è facile perdersi. Ma spesso basta una mano per rimettersi in piedi.
Ma questo è anche un forum sulla Morte, il più grande tabù nella storia dell'essere umano, la paura più grande.

Cui prodest?

Messaggioda JustBreathing » 15/11/2020, 14:28



Una domanda che mi tormenta da vent'anni, ovvero da quando il mio stomaco ha ceduto di netto dopo l'ennesimo atto di bullismo.
Un po' di tempo dopo sarebbe toccato al cervello, devastato dal disturbo da stress post traumatico, Infine l'organo sessuale-riproduttivo, disabilitato da una disfunzione erettile a cui nessuna scienza, nè medica nè psicologica, ha ad oggi trovato rimedio.

Quella stessa scienza che, per inciso, dovrebbe trovare soluzione a una pandemia mondiale, e che ad oggi brancola nel buio, trincerandosi dietro bollettini funerei che rappresentano la previsione più facile da rispettare.

Ci vuole tempo.
Per qualsiasi cosa mi hanno ripetuto questo, che è uno dei diecimila mantra: ci vuole tempo, devi aspettare e avere pazienza.

Bene, ho aspettato, ho avuto pazienza, e nessuno è in grado di darmi una minima indicazione per vivere una vita meno schifosa di questa. E se ci si aspetta che l'indicazione la trovi io, ancora meglio: ho girato innumerevoli posti, cambiato vita innumerevoli volte, mi sono mangiato il fegato innumerevoli volte perchè cambiare vita comporta fatica e risorse consumate, eppure sto ancora qua, oggi, una giornata totalmente persa, con a fianco una ragazza che non è in grado di fornire una risposta alla domanda, e che al lockdown, alla pandemia che non (si sa quando) finirà, reagisce delegando a quell'immensa puttanata di Animal Crossing il compito di vivere una vita degna di tal nome.

Ho persino sentito il bisogno, io che sono un oppositore della comunicazione via Internet e lo resterò finchè avrò vita, di venire qui, una piattaforma sociale di Internet, e lasciare un post per dare una qualsiasi reazione al mio sistema nervoso distrutto dall'ansia, dalla disillusione e dal DPTS.

Sì, perchè, sorpresona delle sorpresone, le emozioni sono un bisogno primario come la fame e il sonno.

Ma essendo ancora oggi conciato così, esattamente come lo ero uno, cinque, dieci anni fa, con una pandemia che sta facendo scoprire all'umanità intera una vita senza contatti sociali, e sta mostrando come l'umanità intera muoia letteralmente a fronte di una vita come la mia e quella di tanti altri, a questo punto ripetiamola, questa domanda.

Cui prodest?

A chi giova?

Perchè dovrei ancora andare avanti ed espormi ad altre giornate come questa?

Il tentativo di suicidio non è la strada giusta. Ma non per la sacralità della vita, bensì per il rischio di conseguenze fisiche permanenti, che non è poco, anzi è abbastanza da dissuadere chiunque dal provarci. Nonchè per il fatto che se puta caso vieni salvato, poi arriva il TSO, e se pensavi che la tua vita facesse schifo, ecco a te un bel gruppo di persone che ti convinceranno che può sempre andare peggio, ovviamente perchè devono a tutti i costi salvarti la vita.

Ma questa stracazzo di vita, perchè è così sacra?
A chi giova la mia presenza?

Alla mia ragazza? Creerà un mio avatar su Animal Crossing e andrà bene così.
Ai miei parenti? Dovevano pensarci due volte prima di discriminarmi.
Ai miei genitori? Dovevano pensarci due volte prima di costruire nella mia testa un ecomostro che non sono in grado di abbattere.
Ai miei fratelli? Mi considerano il pazzo di casa, il fallito, casomai se scompaio andrà meglio per loro.

Giova a me, la mia presenza? Certo, ci vuole tempo, devo aspettare e avere pazienza, magari a cinquant'anni avrò una vita come si deve. Poi però il c***o non mi funzionerà per raggiunti limiti di età.

Il bello è che nemmeno chi è convinto della sacralità della vita riesce a fornire una risposta esaustiva. Le loro risposte sono piuttosto "non ne ho idea del perchè, ma la vita è bella perchè è bella" Non parliamo di chi dice che la vita è un dono, a cui darei tranquillamente la mia, che peraltro comprende pure uno stipendio fisso, così potrete pure darmi del viziato.

Questo post è a metà tra il semplice sfogo e la curiosità per eventuali risposte; magari una volta tanto qualche stimolo concreto lo trovo.
  • 0

JustBreathing
Amico level six
 
Stato:
Messaggi: 256
Iscritto il: 25/08/2016, 3:12
Località: Vagabondo per l'Italia
Genere: Maschile

Cui prodest?

Messaggioda Fior di Sole » 17/11/2020, 1:13



Ciao Just,

Non posso dirti il motivo per cui tu dovresti continuare ad essere attaccato alla vita e sarei ipocrita se provassi a darti consigli su come uscirne. Rispetto il pensiero di chi non la vuole e posso anche arrivare a capire i motivi di questa totale negazione.
Ma questo non mi ferma dal considerarti una persona che ha il diritto di stare sereno con i propri pensieri e che ha bisogno di avere persone che gli stiano vicino perché non trovo che sia possibile lasciare qualcuno ad affrontare se stesso in totale solitudine.
Forse una simile vicinanza non ti porterebbe alcun risultato, alla fine solo tu puoi decidere se vuoi davvero continuare o fermarti qui, ma hai il diritto di avere delle persone accanto durante questo percorso, in qualsiasi forma siano migliori per te.
Una volta lessi una citazione di cui, sfortunatamente, non ricordo l'origine:

"A furia di ripetermi che non vivo, accetto di vedere che la gente non mi considera neppure più"

Perché hai ancora intorno a te così tante persone che non ti considerano più?
Ad iniziare dalla tua ragazza e a finire con i tuoi genitori ...
Perché mi sembra che, a causa della tua impotenza, hai accettato una ragazza che probabilmente ti vuole bene, ma che non ti guarda abbastanza?
Non sto dicendo che tu non abbia fatto nulla per cambiare, già tenemmo un discorso simile in chat una volta e dal tuo post emergono i tuoi numerosi tentativi di uscire da questo stato ma non riesco ad immaginare come tu possa fermarti proprio ora. In fondo, ci si ferma quando non si ha più domande da porre, invece mi sembra che tu, indirettamente, nei tuoi ragionamenti continui a cercare delle soluzioni.
Continui a pensare a quale altro grande o piccolo cambiamento devi fare per avere nuove possibilità.
E soprattutto quando succederà.
Potrebbe non accadere mai? Forse.
Ma almeno prova ad avere vicino delle persone a cui interessi realmente, che facciano una differenza durante il percorso della tua vita e sì, l'impotenza è un problema grave, ma passare la propria intera vita a girarci intorno in attesa che cambi qualcosa lo fa solo diventare il problema centrale di tutto e finisce per divorare molto spazio che potresti "riempire" con altre cose -e con ciò non intendo per forza hobby o lezioni di ceramica -
  • 1

Avatar utente
Fior di Sole
Amico level four
 
Stato:
Messaggi: 195
Iscritto il: 06/01/2020, 16:22
Località: Italia
Citazione: Non perdere tutto solo perché hai perso una parte.
Genere: Femminile

Cui prodest?

Messaggioda Jam » 17/11/2020, 13:11



Parlare di "sacralità della vita" è puramente anti-logico. Basta guardarsi in giro: c'è sofferenza ovunque e chi non la ostenta semplicemente la reprime con mezzi materiali più o meno accessibili.
Ci si accorge(rebbe) della "sacralità della vita" solo dopo la vita, quando a vita ormai conclusa ci si rende(rebbe) conto di come fosse solo funzionale ad altro. Ma sono speculazioni queste, per chi non crede; certezze invece, per chi ha trovato nella fede un appiglio.
Pensa alle fatiche e al dolore fisico che deve sopportare una donna al momento del parto: se quella tribolazione non fosse funzionale a nulla, in quante sarebbero disposte a sottoporvisi?

Ti prego di non mettere le parole "scienza" e "psicologia" nella stessa frase, perché scienza non è. Avendo visto e frequentato (come paziente) diversi terapeuti, ho potuto notare come sia debole l'impalcatura su cui si regge la fondatezza (e soprattutto l'utilità) di questa disciplina perché un lavoro che vada oltre le superficiali esperienze quotidiane non c'è mai stato e dubito che mai ci possa essere.

Lungi da me fare retorica spicciola, ma la soluzione ai tuoi problemi sei tu stesso e per farlo occorre cambiare mentalità. Come ho avuto modo di dirti in altre occasioni, quelli che tu consideri "i problemi" sono solo le conseguenze al Problema, che solo tu puoi trovare.
  • 1

Jam
Amico level four
 
Stato:
Messaggi: 190
Iscritto il: 13/12/2019, 19:16
Località: Boh
Genere: Maschile

Cui prodest?

Messaggioda DxShine » 17/11/2020, 17:49



Fior di Sole ha scritto:Una volta lessi una citazione di cui, sfortunatamente, non ricordo l'origine:

"A furia di ripetermi che non vivo, accetto di vedere che la gente non mi considera neppure più"

Viene dal libro Notre-Dame-des-Fleurs di Jean Genet, pag. 119! :D
Santo Google, sempre sia lodato! XD
  • 2

Immagine
Avatar utente
DxShine
Amico Top Level
 
Stato:
Messaggi: 1896
Iscritto il: 14/05/2013, 0:56
Località: Italia
Genere: Femminile

Cui prodest?

Messaggioda Fior di Sole » 17/11/2020, 18:28



Wow che efficienza! Grazie mille XD
  • 0

Avatar utente
Fior di Sole
Amico level four
 
Stato:
Messaggi: 195
Iscritto il: 06/01/2020, 16:22
Località: Italia
Citazione: Non perdere tutto solo perché hai perso una parte.
Genere: Femminile

Cui prodest?

Messaggioda JustBreathing » 17/11/2020, 22:10



Fior di Sole ha scritto:Ciao Just,

Non posso dirti il motivo per cui tu dovresti continuare ad essere attaccato alla vita e sarei ipocrita se provassi a darti consigli su come uscirne. Rispetto il pensiero di chi non la vuole e posso anche arrivare a capire i motivi di questa totale negazione.
Ma questo non mi ferma dal considerarti una persona che ha il diritto di stare sereno con i propri pensieri e che ha bisogno di avere persone che gli stiano vicino perché non trovo che sia possibile lasciare qualcuno ad affrontare se stesso in totale solitudine.
Forse una simile vicinanza non ti porterebbe alcun risultato, alla fine solo tu puoi decidere se vuoi davvero continuare o fermarti qui, ma hai il diritto di avere delle persone accanto durante questo percorso, in qualsiasi forma siano migliori per te.
Una volta lessi una citazione di cui, sfortunatamente, non ricordo l'origine:

"A furia di ripetermi che non vivo, accetto di vedere che la gente non mi considera neppure più"

Perché hai ancora intorno a te così tante persone che non ti considerano più?
Ad iniziare dalla tua ragazza e a finire con i tuoi genitori ...
Perché mi sembra che, a causa della tua impotenza, hai accettato una ragazza che probabilmente ti vuole bene, ma che non ti guarda abbastanza?
Non sto dicendo che tu non abbia fatto nulla per cambiare, già tenemmo un discorso simile in chat una volta e dal tuo post emergono i tuoi numerosi tentativi di uscire da questo stato ma non riesco ad immaginare come tu possa fermarti proprio ora. In fondo, ci si ferma quando non si ha più domande da porre, invece mi sembra che tu, indirettamente, nei tuoi ragionamenti continui a cercare delle soluzioni.
Continui a pensare a quale altro grande o piccolo cambiamento devi fare per avere nuove possibilità.
E soprattutto quando succederà.
Potrebbe non accadere mai? Forse.
Ma almeno prova ad avere vicino delle persone a cui interessi realmente, che facciano una differenza durante il percorso della tua vita e sì, l'impotenza è un problema grave, ma passare la propria intera vita a girarci intorno in attesa che cambi qualcosa lo fa solo diventare il problema centrale di tutto e finisce per divorare molto spazio che potresti "riempire" con altre cose -e con ciò non intendo per forza hobby o lezioni di ceramica -


L'essere ignorato da persone anche potenzialmente per me interessanti è uno dei problemi, ma se la gente mi ignora, manco posso minacciarla con la pistola che non ho.
A un certo punto della mia vita ho provato a seguire questa filosofia della "gente a cui interesso realmente". Risultato? Due anni in solitudine completa.
Adesso basta, non ne posso più di sentirmi l'imbecille di turno che cerca gli amichetti. Avrò qualcosa che non va ma sono stufo di cercare cosa.

Fermo restando che in mezzo alla pandemia cercare persone è impossibile, interessanti o no.

L'impotenza non è il problema centrale di tutto, ma l'umiliazione definitiva che la vita mi ha riservato (29 anni a cercare una ragazza, e tac! non mi sta su) Direi che anche basta, è l'ultima. Meglio non andarsene a cercare altre.
  • 0

JustBreathing
Amico level six
 
Stato:
Messaggi: 256
Iscritto il: 25/08/2016, 3:12
Località: Vagabondo per l'Italia
Genere: Maschile

Cui prodest?

Messaggioda JustBreathing » 17/11/2020, 22:14



Jam ha scritto:Parlare di "sacralità della vita" è puramente anti-logico. Basta guardarsi in giro: c'è sofferenza ovunque e chi non la ostenta semplicemente la reprime con mezzi materiali più o meno accessibili.
Ci si accorge(rebbe) della "sacralità della vita" solo dopo la vita, quando a vita ormai conclusa ci si rende(rebbe) conto di come fosse solo funzionale ad altro. Ma sono speculazioni queste, per chi non crede; certezze invece, per chi ha trovato nella fede un appiglio.
Pensa alle fatiche e al dolore fisico che deve sopportare una donna al momento del parto: se quella tribolazione non fosse funzionale a nulla, in quante sarebbero disposte a sottoporvisi?

Ti prego di non mettere le parole "scienza" e "psicologia" nella stessa frase, perché scienza non è. Avendo visto e frequentato (come paziente) diversi terapeuti, ho potuto notare come sia debole l'impalcatura su cui si regge la fondatezza (e soprattutto l'utilità) di questa disciplina perché un lavoro che vada oltre le superficiali esperienze quotidiane non c'è mai stato e dubito che mai ci possa essere.

Lungi da me fare retorica spicciola, ma la soluzione ai tuoi problemi sei tu stesso e per farlo occorre cambiare mentalità. Come ho avuto modo di dirti in altre occasioni, quelli che tu consideri "i problemi" sono solo le conseguenze al Problema, che solo tu puoi trovare.


A me sinceramente sembra antilogico proprio il fatto che il parto è così doloroso ma ci si sottopone lo stesso. Certo, se il nascituro è fortunato (e i casi sono pochissimi) il dolore e la fatica valgono qualcosa, altrimenti stiamo punto e a capo: cui prodest?

Per il resto, sono stufo di cercare la soluzione ai miei problemi, non mi interessa più, questa questione è chiusa. Volevo solo capire cosa spinge alcune persone a continuare a cercarla.
  • 0

JustBreathing
Amico level six
 
Stato:
Messaggi: 256
Iscritto il: 25/08/2016, 3:12
Località: Vagabondo per l'Italia
Genere: Maschile

Cui prodest?

Messaggioda Jam » 18/11/2020, 13:09



Voleva essere un'immagine semplificativa di qualcosa che difficilmente può essere reso a parole.
  • 0

Jam
Amico level four
 
Stato:
Messaggi: 190
Iscritto il: 13/12/2019, 19:16
Località: Boh
Genere: Maschile

Cui prodest?

Messaggioda Cabiria » 18/11/2020, 13:46



JustBreathing ha scritto:Per il resto, sono stufo di cercare la soluzione ai miei problemi, non mi interessa più, questa questione è chiusa. Volevo solo capire cosa spinge alcune persone a continuare a cercarla.

A che pro? Cioè che te ne frega dei motivi che spingono l altri a vole risolve i propri problemi? Ognuno cerca na soluzione pe motivi diversi, na volta che li conosci che te cambia?
  • 0

Non è una grande idea irritarsi per i difetti delle persone, soprattutto se anche tu ne hai un paio.

Immagine
Avatar utente
Cabiria
Moderatore
 
Stato:
Messaggi: 1120
Iscritto il: 21/08/2018, 18:46
Località: Roma
Citazione: Ma niente, non ce la faccio. Mi dispiace, oggi mi state tutti sul c***o!
Genere: Femminile


Torna a Forum di aiuto sul Suicidio e sulla Morte

Chi c’è in linea in questo momento?

Visitano il forum: Nessuno e 16 ospiti

Reputation System ©'