Piccolastella123 ha scritto:Non voglio andare troppo nel dettaglio perché la mia storia è anche abbastanza patetica.. ed odio fare così tanto la vittima. Però dall’altro lato ho proprio bisogno di sfogarmi.
Quando ero piccola a mio padre fu diagnosticata una malattia degenerativa al sistema nervoso e tra i vari sintomi vi era anche il cambio di umore e quindi passava dall’essere il padre più dolce a menarmi e volermi quasi uccidere. Mia madre si ammalò di depressione maggiore e tentó anche una volta il suicidio, non riuscendo.
Io ero completamente sola ad affrontare tutto questo. Cercavo in tutti i modi di non creare problemi ai miei genitori, di crescere in più in fretta possibile e mi impegnavo tantissimo nello studio.
Io so che i miei genitori mi vogliono bene che la colpa è la malattia, però è diventata così pesante la situazione. Mio padre ormai è paralizzato a letto e me ne occupo io da sola perché mia madre non è in grado manco di cucinare. Non mi chiedete dei parenti perché anche lì e un altro brutto capitolo.
E poi c’è anche il problema Universita, che non riesco più a dare un esame da tanto tempo ormai. Vorrei abbandonare e andare a lavorare, ma non saprei a chi lasciare mio padre (ma poi in realtà non vorrei manco abbandonare l’uni… diciamo che ho un sogno che mi ha tenuto in vita in tutti questi anni).
Vado già da una psicologa però non mi sento capita, non vedo passi in avanti… sono sempre bloccata in questa situazione.
Non so davvero più che fare! Quante volte guardo giù dal mio balcone e dico “ora mi butto” ma non lo faccio, perché ho troppa paura. Vorrei letteralmente sparire senza soffrire.
Vorrei almeno un amico, anche online con cui poter parlare e confidarmi, invece mi sto isolando sempre di più… e non so che fare
Innanzitutto tu o la tua situazione non siete patetici, hai bisogno di aiuto e lo stai chiedendo e in questo non ci trovo niente di stupido, anzi!
Mi permetto di farti alcune domande dirette e pratiche solo per capire meglio la situazione generale:
1. Tua madre sta curando la sua depressione?
2. Avete abbastanza risorse economiche?
Ti chiedo queste cose perché se tua mamma non si cura è un male per lei e poi anche per te, visto che tutte le responsabilità si riversano su di te.
Se non avete problemi economici potresti pensare di pagare una persona per stare con tuo padre, tutto il giorno o per poche ore magari, quelle che ti servono per andare all'università o studiare, ti dovresti fare un programma quindi ed eventualmente concordarlo con l'eventuale badante. Ci sono comunque strutture pubbliche o private che possono fornirti questo servizio a domicilio, oppure, l'alternativa più amara è quella di trasferire tuo padre in una casa di cura. Apro una breve parentesi personale: quando mia nonna era in vita per pochi anni è vissuta con noi in famiglia. Soffriva di Alzheimer e a volte era un pò violenta; mia madre (ai tempi aveva 50-60 anni) si occupava di lei. Ho visto mia madre esaurirsi sempre di più e prosciugarsi di energie per lei, era sempre nervosa e questo influenzava tutti noi. Io facevo l'università e ogni giorno sentivo le sue urla quando perdeva la pazienza. Era davvero esaurita poverina. Finalmente, dopo poco si è decisa a portarla in una struttura per anziani: è stata la decisione migliore che potesse prendere, non solo per la nostra famiglia ma anche per mia nonna che interagiva con gli altri ospiti della casa di riposo. Tutto questo per dire che noi a volte ci sentiamo così responsabili verso i nostri cari che finiamo per mettere da parte noi stessi. Chi decide di prendersi cura tutta la vita dei propri familiari ha tutto il mio rispetto e la mia stima, ma anche chi decide di affidarsi a qualcuno per essere aiutato non deve essere lapidato per la scelta fatta. Chiusa parentesi.
Perdonami se sono così diretta, cerco solo di essere pratica e di proporti soluzioni fattibili.
Altro punto: vai già da una psicologa, da quanto ci vai? Se dopo un tot di mesi non vedi risultati, allora non è la persona giusta per te. E' come trovare un buon medico: non sempre ci riusciamo e quindi dobbiamo continuare a cercare e provare. Se non sei soddisfatta cambia, la tua psicologa non si offenderà, credimi.