Silurato pure dalla psicologa..

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A volte si pensa di non aver più nulla da perdere, nè più motivi di esistere.
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Silurato pure dalla psicologa..

Messaggioda Mark91 » 29/12/2022, 14:00



Ebbene, dopo anni ho tentato di nuovo la psicoterapia, (poi che qualcuno non dica che non ci provo a cambiare le cose) conscio del fatto che non sarebbe servito ad un tubo, e infatti è andata proprio cosi, dopo 5 sedute, sono praticamente stato scaricato pure dalla psicologa...dice che l' unica via per me sarebbe quella dello psichiatra, psicofarmaci, ecc...a suo dire per darmi un aiutino iniziale, ma ormai il giochino lo conosco, è un pò come i pazzi quando venivano accompagnati in manicomio con la promessa che sarebbero usciti di li dopo qualche ora...e tutti sappiamo come finisce. Dallo psichiatra, o meglio dagli psicofarmaci, non ci esci più.
A sto punto stò seriamente iniziando a chiedermi che cavolo ci stò a fare in questo mondo.

Vorrei scrivere altro su come avrei in mente di farlo, ma parlare di sucidio pare non sia proprio legale, quindi mi fermo qui.
Posso solo dire che al momento l' unica cosa che mi trattiene è la paura che qualcosa non vada per il verso giusto nel fatidico momento
Ho un flacone intero di EN (Delorazepam) a casa in gocce, cosa succederebbe se PER IPOTESI, una persona si bevesse l' intero flacone?
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Messaggioda ilfalsosnake » 29/12/2022, 15:25



Mark91 ha scritto:Posso solo dire che al momento l' unica cosa che mi trattiene è la paura che qualcosa non vada per il verso giusto nel fatidico momento
Ho un flacone intero di EN (Delorazepam) a casa in gocce, cosa succederebbe se PER IPOTESI, una persona si bevesse l' intero flacone?


Il tuo corpo potrebbe rigettarlo e accadere che non solo staresti decisamente male, ma rimarresti in vita con una frustrazione più grande. Il risultato sarebbe in pratica che ti potresti mettere in condizioni peggiori, quindi la tua paura che qualcosa non vada per il verso giusto è giustificata.
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Messaggioda Lena » 29/12/2022, 16:12



Caro Mark, ho letto anche gli altri tuoi post ma non ho mai commentato.

Posso dirti che ciò che ti ha detto la tua psicologa è un'ipotesi, formulata da ciò che lei ritiene che sia giusto.
Ed effettivamente, potrebbe essere giusto come no.
Se però la cosa non ti convince perché non provi a sentire un altro parere professionale?

La prima persona da cui sono andata - la psichiatra dell'asl-, era convinta che - dato il mio umore parecchio giù - necessitassi di un antidepressivo a priori. La verità è che stavo elaborando il lutto di mio padre e avevo appena finito l'università, ero disoccupata, avevo problemi economici e mi sentivo persa. Sfido chiunque a non avere un umore a terra in quelle condizioni...
Ad ogni modo, mi sono sempre rifiutata di prendere medicine ed ho insistito con il fare la terapia classica con un terapeuta.
Il tempo mi ha dato ragione, ho elaborato molte cose in terapia e tutto è gradualmente migliorato anche se i primi tempi sono stati stagnanti.

Non perdere la fiducia. Se un professionista non ti piace o non ti convince, cambialo :)

Faresti lo stesso se tu avessi una malattia fisica, no?

Forza e coraggio!
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Messaggioda Mark91 » 29/12/2022, 17:39



Lena ha scritto:Caro Mark, ho letto anche gli altri tuoi post ma non ho mai commentato.

Posso dirti che ciò che ti ha detto la tua psicologa è un'ipotesi, formulata da ciò che lei ritiene che sia giusto.
Ed effettivamente, potrebbe essere giusto come no.
Se però la cosa non ti convince perché non provi a sentire un altro parere professionale?

La prima persona da cui sono andata - la psichiatra dell'asl-, era convinta che - dato il mio umore parecchio giù - necessitassi di un antidepressivo a priori. La verità è che stavo elaborando il lutto di mio padre e avevo appena finito l'università, ero disoccupata, avevo problemi economici e mi sentivo persa. Sfido chiunque a non avere un umore a terra in quelle condizioni...
Ad ogni modo, mi sono sempre rifiutata di prendere medicine ed ho insistito con il fare la terapia classica con un terapeuta.
Il tempo mi ha dato ragione, ho elaborato molte cose in terapia e tutto è gradualmente migliorato anche se i primi tempi sono stati stagnanti.

Non perdere la fiducia. Se un professionista non ti piace o non ti convince, cambialo :)

Faresti lo stesso se tu avessi una malattia fisica, no?

Forza e coraggio!

è la stessa motivazione che mi ha dato la mia psicologa, "umore molto basso e quindi impossibilità di intraprendere un percorso in queste condizioni" lei sostiene che un "input" iniziale possa gettare le basi per un percorso psicoterapeutico. Il punto è che solo andare dallo psicologo la reputo una cosa umiliante, ed ho dovuto fare uno sforzo incredibile solo per rivolgermi a lei, ma lo psichiatra, a me pare troppo onestamente...
Cambiare? Questo è il secondo che provo, onestamente al momento mi sento parecchio giù di morale e non ho voglia di mettermi a cercarne un altro...
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Messaggioda Navigator63 » 29/12/2022, 18:25



Mark91 ha scritto:Ebbene, dopo anni ho tentato di nuovo la psicoterapia, (poi che qualcuno non dica che non ci provo a cambiare le cose)

Mark, onestamente mi sembra che tu non sia del tutto onesto con te stesso.
Nel senso che dici "Io ci provo!", ma ho l'impressione che lo fai "col freno a mano tirato", con resistenze a priori.

conscio del fatto che non sarebbe servito ad un tubo

Se ti imbarchi in un'impresa convinto già che fallisca, stai (inconsapevolmente) collaborando al fallimento stesso (vedi il principio della "Profezia che si auto-avvera").
Sembra solo un alibi per poi poter dire "Ma io ci ho provato!".

e infatti è andata proprio cosi, dopo 5 sedute, sono praticamente stato scaricato pure dalla psicologa...dice che l' unica via per me sarebbe quella dello psichiatra, psicofarmaci, ecc...

Non conosco questa psicologa e non so come sono andate le sedute... però se questa è stata la conclusione, forse non era la persona giusta per te.
In casi estremi penso anch'io che i farmaci possano aiutare, ma il tuo caso mi sembra più adatto ad una psico-terapia.

Mi spiace parlar male della categoria, ma ho sentito spesso di psicologi con atteggiamenti "superficiali". Gli psicofarmaci non sono una soluzione, sono una "pezza" temporanea. E cmq non credo che uno psicologo sia adatto a trattare delle tendenze suicide, ci vuole uno più competente.

Hai mai provato a fare colloqui con una psico-terapeuta o psicanalista? Dovrebbe essere in grado di andare ben più in profondità. In quel caso, però, sarebbe necessario che tu ti mettessi in gioco e accettassi di tirar fuori i tuoi "demoni profondi", le tue ferite emotive - cosa che molti non hanno nessuna voglia di fare.

A sto punto stò seriamente iniziando a chiedermi che cavolo ci stò a fare in questo mondo.

Questa è un'ottima domanda :)
Un terapeuta in gamba partirebbe da quella, ed userebbe altre domande per condurti verso la radice della tua sofferenza.

Se pensi al suicidio, in genere è perché la sofferenza di vivere è troppo grande e insopportabile. Quello che serve è capire da dove arriva tutta questa sofferenza (di solito non la sappiamo davvero), e da lì cercare dei percorsi di guarigione.
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Messaggioda occhigrandi » 29/12/2022, 19:11



Mark91 ha scritto:Ebbene, dopo anni ho tentato di nuovo la psicoterapia, (poi che qualcuno non dica che non ci provo a cambiare le cose) conscio del fatto che non sarebbe servito ad un tubo, e infatti è andata proprio cosi, dopo 5 sedute, sono praticamente stato scaricato pure dalla psicologa...dice che l' unica via per me sarebbe quella dello psichiatra, psicofarmaci, ecc...a suo dire per darmi un aiutino iniziale, ma ormai il giochino lo conosco, è un pò come i pazzi quando venivano accompagnati in manicomio con la promessa che sarebbero usciti di li dopo qualche ora...e tutti sappiamo come finisce. Dallo psichiatra, o meglio dagli psicofarmaci, non ci esci più.
A sto punto stò seriamente iniziando a chiedermi che cavolo ci stò a fare in questo mondo.

Vorrei scrivere altro su come avrei in mente di farlo, ma parlare di sucidio pare non sia proprio legale, quindi mi fermo qui.
Posso solo dire che al momento l' unica cosa che mi trattiene è la paura che qualcosa non vada per il verso giusto nel fatidico momento
Ho un flacone intero di EN (Delorazepam) a casa in gocce, cosa succederebbe se PER IPOTESI, una persona si bevesse l' intero flacone?


Ciao Mark,
capisco la frustrazione che puoi provare; prendere "accidentalmente" un flacone di EN non penso possa migliorare le cose.
Non ho ben capito se vai dalla psicologa o dalla psicoterapeuta, sono due figure distinte con formazione diversa alle spalle. In ogni caso, il fatto che lei ti abbia detto questo non vuol assolutamente dire che tu sei un caso disperato o simile. Vuole solo dire che lei non è in grado di aiutarti, quindi scegli un'altra persona.
E' capitato anche a me in passato una situazione analoga. Facevo terapia con una professionista la cui formazione si basava sulla gestalt, in diversi mesi con lei ho avuto pochissimi risultati positivi, sono quindi passata allo psichiatra senza mai prendere una sola medicina, e in 3-4 mesi ho smesso di soffrire di attacchi di panico, ansia, depressione ecc. Devi solo trovare chi fa per te. Non vedere lo psichiatra come a una persona da cui vai solo in casi estremi o con malattie psichiche importanti, lo psichiatra ha generalmente anche una formazione che comprende la psicoterapia, quindi è una figura più completa che può aiutarti anche se soffri di "semplice" ansia, DOC ecc.
Un tentativo lo farei, però, appunto, assicurati che lo psichiatra al quale ti rivolgi abbia anche come titolo quello di psicoterapeuta.
Tanti auguri!
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Messaggioda Cordis » 30/12/2022, 12:10



Mark la psicologa non ti ha silurato, ti ha dato il suo parere professionale, puoi seguirlo oppure puoi chiedere un altro parere a qualcun altro.
No non cercare di scofanarti un flacone di en perché poi staresti malissimo, non è che uno si addormenta e non si sveglia più... se anche sopraggiunge la morte è un agonia lunga, travagliata, per niente indolore

Occhigrandi ti ha dato un ottima risposta ma io, che non ho nessuna paura dei farmaci, ti suggerisco invece di andarci dallo psichiatra e di fartela prescrivere una bella cura, che ti permetta poi di stare meglio ed avere una qualità di vita degna di questo nome. Ho già scritto a riguardo (anche nel rispondere a te) e non voglio ripetermi, ribadisco solo di usare farmaci moderni, di nuova generazione.

Se è per questo pure l'En è uno psicofarmaco come gli altri, però è vecchio e superato e si sa già che non sarà certo l'en a guarire le tue emozioni ed ha effetti collaterali.

La paura degli psicofarmaci (prescritti e presi come si deve!) ce l'avevo anch'io, perciò so che è insensatata. Se uno ha il diabete che fa', deve morire per non diventare "dipendente" dall'insulina?!
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Messaggioda Mark91 » 03/01/2023, 0:49



Cordis ha scritto:Mark la psicologa non ti ha silurato, ti ha dato il suo parere professionale, puoi seguirlo oppure puoi chiedere un altro parere a qualcun altro.
No non cercare di scofanarti un flacone di en perché poi staresti malissimo, non è che uno si addormenta e non si sveglia più... se anche sopraggiunge la morte è un agonia lunga, travagliata, per niente indolore

Occhigrandi ti ha dato un ottima risposta ma io, che non ho nessuna paura dei farmaci, ti suggerisco invece di andarci dallo psichiatra e di fartela prescrivere una bella cura, che ti permetta poi di stare meglio ed avere una qualità di vita degna di questo nome. Ho già scritto a riguardo (anche nel rispondere a te) e non voglio ripetermi, ribadisco solo di usare farmaci moderni, di nuova generazione.

Se è per questo pure l'En è uno psicofarmaco come gli altri, però è vecchio e superato e si sa già che non sarà certo l'en a guarire le tue emozioni ed ha effetti collaterali.

La paura degli psicofarmaci (prescritti e presi come si deve!) ce l'avevo anch'io, perciò so che è insensatata. Se uno ha il diabete che fa', deve morire per non diventare "dipendente" dall'insulina?!

Diciamo che la mia paura, non è tanto per il farmaco in sè, ma del fatto che se mi facesse sentire troppo "felice" finirei per abusarne e diventare peggio di un tossico
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Messaggioda Cordis » 03/01/2023, 1:49



Ti rispondo ma non vorrei "parlare troppo", non sono un medico e non vorrei fare passare input sbagliati. Nel caso spero che qualcuno mi correggerà e te non prendere ciò che dico troppo seriamente: è solo la mia esperienza personale, probabilmente esposta con leggerezza perché adesso sto bene, e quando parlo di farmaci tieni ben presente che generalizzo molto.

Diciamo che la mia paura, non è tanto per il farmaco in sè, ma del fatto che se mi facesse sentire troppo "felice" finirei per abusarne e diventare peggio di un tossico


Non è così che funziona, i farmaci più vecchi, i barbiturici, potevano anche sballare, con un po' di pratica (mai presi, ma l'ho sentito dire), ovvio che ciò era pericoloso, si poteva morire e comunque erano veleni per il corpo, in compenso non ti guarivano: come smettevi di prenderli eri punto e a capo, ma con in più un serio problema di dipendenza, francamente non saprei dire se fossero tanto meglio delle droghe pesanti.
Le generazioni successive di farmaci (come le benzodiazepine, tra cui l'en) erano già un balzo epocale in avanti: era molto più difficile morire ed erano molto meno velenosi per il corpo, come effetto non è che ti rendano felice, più che altro ti rincoglioniscono, col tempo danno comunque dipendenza ed effetti collaterali (ma moooolto meno pesante dei barbiturici), e in generale non è che "curino", fanno guadagnare tempo, diciamo così.
Farmaci di generazione successiva (es. quetiapina) rappresentano poi un ulteriore grande progresso: quasi privi di effetti collaterali, molto più sicuri (non ho mai sentito di qualcuno che si sia suicidato con quelli), hanno un effetto molto più "morbido" direi, se ti rincoglioniscono, è un rincoglionimento simile al sonno, (non all'ubriachezza, come le benzodiazepine) il livello delle emozioni negative è molto più basso, nel senso: non è che scompaiono, ma calano di livello, di importanza, se prima eri terrorizzato o furioso dopo... uhm... diciamo che non te ne frega più un c***o e se, come me, eri giunto ad odiare le tue emozioni come fossero cani rabbiosi, a quel punto cominci a fare le capriole, sbraghi, perché improvvisamente, dentro, non ti tortura più nessuno. Non danno dipendenza, ma smettere di prenderli non è comunque banale: non senti la mancanza del farmaco in se, ma ne cessano i benefici e questo può spaventare se non si è preparati. Hanno sicuramente un effetto curativo, non si "guarisce" dalle proprie emozioni ovviamente, ma si affrontano moooolto meglio quando hai potuto "recuperare le forze" e, soprattutto, quando hai sperimentato il fatto di poter stare bene (Hey, ma allora non devo soffrire per forza...).

Perciò io consiglierei sempre e soltanto farmaci MODERNI.
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Messaggioda Mark91 » 24/01/2023, 13:16



alla fine ho ceduto e sono andato dallo psichiatra, solo che c'è un piccolo problema, mi ha chiesto se avessi avuto pensieri suicidi, ovviamente gli ho risposto di si, pensando che la cosa rimanesse tra me e lui, invece sto figlio di una buona donna, l' ha scritto nella lettera che dovrei consegnare al mio medico curante....col cavolo che gli consegno una lettera del genere, come minimo avvertirebbe mia madre, a cui probabilmente prenderebbe un infarto, tutto per aver detto solo che "ci ho pensato al sucidio"....ora non sò che fare, ho buttato 100€ nel cesso
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