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La morte è un premio

MessaggioInviato: 15/01/2014, 17:55
da TheDarkKnight
La morte è un premio

di Paramhansa Yogananda



Il sonno è piacevole perché vi fa dimenticare le preoccupazioni dellagiornata. Così anche il sonno della morte è molto piacevole. Ma nondesiderate la morte per sottrarvi alle dure lezioni che imparate alla scuoladella vita.

Sarebbe sbagliato. Quali che siano le vostre prove dovete superarle concoraggio, e quando vincerete le battaglie della vita, la morte sarà ilvostro premio, sarà la fine delle sofferenze. Quando qualcuno sta permorire, gli altri pensano: "Che cosa terribile!". E se muore, si addoloranoperché se ne è andato. I suoi amici, i suoi cari si riuniscono intorno alui e silamentano:

"Che tristezza!".

Ma si sbagliano. La morte l'ha premiato liberandolo da ognisofferenza e ora sta molto meglio di loro. Non deve più sopportare dolori edisagi. E' felice, è libero. Così quando arriverà il vostro momento e viverrà detto che state per morire, sorridete e rispondete: "Tutto qui? Bene!Sarò finalmente libero da ogni tormento e da ogni responsabilità".

Ho descritto in una delle mie poesie una visione nella quale mi è apparso unragazzo morente; Dio mi ha mostrato quale debba essere l'atteggiamentogiusto da assumere di fronte alla morte, per mezzo di questa visione. Ilragazzo era a letto e i medici gli comunicarono che gli restava solo ungiorno di vita.

Rispose: "Ancora un giorno e poi incontrerò il mio Amore, quando la mortespalancherà i cancelli immortalità e io sarò finalmente libero, oltre lesbarre di questa prigione di dolore! Non piangete per me, voi che restate suquesta riva desolata ad affliggervi e a lamentarvi; sono io che vicompiango".

Non c'è motivo di temere la morte; è il dolore che ci spaventa. Il doloredella morte in sé è minimo. Ma perché il Signore non ci ha dato lapossibilità di cambiare il nostro vecchio corpo consunto come cambiamo ivestiti vecchi?

Non vi piacerebbe indossare un corpo giovane quando quello che aveteadesso sarà vecchio, o debole, senza essere costretti a morire e arinascere?

Questo è ciò che fanno alcuni yogi. Una volta in India uno yogi moltoanziano si recò nel luogo dove si cremano i cadaveri. Su una pira funerariaera steso il corpo di un giovane, pronto per la cremazione. Il vecchiogridò:"Fermi! Mi serve quel corpo". E nello stesso istante, la forma del giovane,rianimata dallo spirito dello yogi, si alzò dalla pira, mentre il vecchiocorpodel santo si accasciava esanime. Lo yogi, indossato il suo nuovo involucrofisico, siallontanò in fretta e scomparve tra la folla. Stupefatti, i presenticremarono le sue vecchie spoglie.

Su un'isoletta del golfo del Bengala viveva un santo. Un giorno i suoidevoti lo trovarono seduto su un mucchio di legna. Parlò a lungo di veritàmeravigliose e quando ebbe finito essi gli chiesero:


"Perché sei seduto sulla legna?".

"Per risparmiarvi il fastidio di cremare il mio corpo", rispose. "Sono statosulla terra abbastanza e ora ho deciso di rinunciare al corpo".

Prese un fiammifero, diede fuoco alla pira e disse: "Vi prego di accertarevoi stessi che il corpo è morto, affinché non pensiate che io bruci vivo".

Detto ciò, abbandonò il corpo coscientemente. I devoti si precipitaronoverso di lui e constatarono che la sua forma era senza vita.

Lahiri Mahasaya lasciò il corpo in modo simile. Annunciando a un gruppo didevoti radunati intorno a lui che stava per andarsene, sollevò gli occhi emorì. I santi dicono che il corpo deve essere considerato una residenzatemporanea. Non siate attaccati alla forma fisica, non diventatene schiavi.

Scoprite l'infinito potere della luce, l'immortale coscienza dell'anima, chesta dietro questo ammasso di sensazioni.

Com'è stupenda la vita dopo la morte! Non dovrete più portarvi dietro questovecchio fardello di ossa, con tutti i suoi problemi. Sarete liberi nel cieloastrale dove le limitazioni fisiche non vi ostacoleranno più. Il mondoastrale non si trova in un punto imprecisato tra le nuvole; è un'altradimensione di infinita bellezza, nascosta dal grossolano universo fisico.

So tutto questo perché, nella mia coscienza, io sono costantemente nelmondo astrale. Al suoconfronto, questo mondo e una bolgia; nel mondo astrale potete otteneretutto ciò che volete per mezzo della volontà. Con la vostra 'automobile'astrale potete percorrere qualsiasi distanza in un istante. Se volete deifiori, simaterializzeranno immediatamente non appena li desiderate. E quando non livolete più, è sufficiente eliminarne il pensiero per farli scomparire. Neivostri sogni fate subconsciamente le stesse cose. Potete realizzarle anchesul piano fisico, ma dovete sviluppare un potere mentale molto più forte percreare come crea Dio. Nei suoi miracoli, Gesù dimostrò di saperlo fare. Edisse: "Chi crede in me (la coscienza cristica o l'intelligenza universalepresente di Dio in tutta la creazione) farà anch'egli le opere che faccioio; e ne farà anche di maggiori".

Ricordate, quindi, non c'è motivo di temere la morte. Vi trovate nelcinematografo di Dio, e quando lo spettacolo finisce, non c'è ragione dipiangere.

Una volta ho visto un film in cui l'eroe veniva ucciso, e mi sonomolto rattristato! Poi ho pensato: "Riapparirà sullo schermo nel prossimospettacolo. Aspetterò finché non tornerà in vita". Quindi, prima che venisseucciso di nuovo, lasciai la sala! La stessa cosa accade a coloro che muoionoe si ridestano sul piano astrale. Essi lasciano lo schermo cinematograficodel mondo fisico e ricompaiono sullo schermo del mondo astrale; in realtànonmuoiono mai.

Io ho rivisto moltissimi devoti che sono morti. Ecco perché nonne soffro. Quando conoscerete Dio, egli vi mostrerà ogni cosa e nessuno vimancherà più. A volte la forma astrale di una persona potrà sedersi proprioaccanto a voi, non la vedrete perché con gli occhi fisici non è possibilevedere un essere astrale, ma io posso vederlo. Avete bisogno della vistaradioscopica del terzo occhio, ossia dell'occhio spirituale, per vedere leanime nella loro forma astrale. Dovete sviluppare la vista spirituale.

Sulla terra voi vivete in un sogno. Questo è il mondo del Signore ediventerà vostro solo quando sarete una cosa sola con lui. Comportatevi comela governante che vive nella casa del suo datore di lavoro, bada ai bambiniepensa: "Questa è la mia casa, questa è la mia famiglia", ma interiormente sache le cose non stanno così, perché la sua vera famiglia è in un'altracittà.

Avete dei doveri da compiere nel mondo, ma questa non è la vostra casadefinitiva. Quando morirete non sarete più un americano, un indiano o uninglese. Vivete con questa consapevolezza: "Signore, questo è il tuo mondo;io non sono attaccato al mondo, e non desidero essere attaccato al corpo oalle mie altre incarnazioni. Per prima cosa voglio conoscerti e sapereperchésono qui. E voglio essere libero dal karma ora! Essendo fatto a tuaimmagine, non sono condizionato né dal mondo né dal corpo. Compirò i mieidoveri senza identificarmi con loro, proprio come tu non sei identificatoconla tua opera cosmica! Io sono libero".



Ero arrivato al concetto di "premio" da solo, ora ho anche qualche dato su cui basarmi.
Per me il discorso regge. Se sono ancora qui nonostante tutto è perchè c'è ancora da soffrire. Sarebbe troppo bello spegnere tutto quando il gioco non ci piace più e invece no, il bello deve ancora venire... Malattie, drammi, disgrazie varie... Ne resterà soltanto uno. :lol: