scrittori suicidi

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scrittori suicidi

Messaggioda V for Visitatore » 29/12/2012, 15:28



state dibattendo esclusivamente di suicidi.
voi andate cercando i motivi per cui questi poeti hanno posto fine alle proprie vite. ebbene, io vi rispondo non mi importa: la loro eredità, il dono più prezioso, cui hanno omaggiato l'umanità tutta, è la loro anima fulgida impressa nelle proprie opere. non mi serve altro.
dunque ditemi: voi altri perché cercate i motivi che hanno portato tali creature rare al suicidio? perché il suicidio di personaggi nobili, come i tanti sopraccitati, vi importa così tanto? perché non adoperate questa occasione di discussione generando confronto sulle loro opere e il loro pensiero?
a me, ovviamente in via del tutto personale e opinabile, pare cerchiate di nobilitare il suicidio per mezzo delle loro vicissitudini - più o meno consciamente, in ogni caso contestualizzandolo archetipicamente.
per questo motivo mi dissocio da voi e dalla direzione dibattitiva intrapresa: è sterile, nonché ruffiana.
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« E ora una conclusione. Dove una volta ce ne'era una, ora ce ne sono due. O ce ne sono sempre state due? Cos'è un riflesso? La possibilità di vederne due? Quando si può avere un riflesso, ce ne potranno sempre essere due o più. Solo quando siamo ovunque ce ne sarà uno soltanto. E' stato un piacere parlare con voi. »
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Messaggioda tribùdiselvaggi » 29/12/2012, 16:56



io una risposta ce l'avrei, v.
temo che non ti piaccia, ma ce l'avrei.
io credo che gli scrittori e i poeti siano creature particolarmente sensibili, e che il loro suicidio potesse essere impedito. lo so che detta così sembra una banalità, so che ci vorrebbero molte più parole per spiegare. è una sintesi molto stringata, ma è pur sempre una risposta.
io sono estremamente affascinata dalla mente umana, e soprattutto dalle menti problematiche (come per esempio quelle dei malati di mente, ammesso che esista una categoria del genere).
spero di non averti offeso con questo post, non era assolutamente mia intenzione. buona giornata.
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Messaggioda V for Visitatore » 01/01/2013, 16:35



tribùdiselvaggi ha scritto:io una risposta ce l'avrei, v.
temo che non ti piaccia, ma ce l'avrei.
io credo che gli scrittori e i poeti siano creature particolarmente sensibili, e che il loro suicidio potesse essere impedito. lo so che detta così sembra una banalità, so che ci vorrebbero molte più parole per spiegare. è una sintesi molto stringata, ma è pur sempre una risposta.
io sono estremamente affascinata dalla mente umana, e soprattutto dalle menti problematiche (come per esempio quelle dei malati di mente, ammesso che esista una categoria del genere).
spero di non averti offeso con questo post, non era assolutamente mia intenzione. buona giornata.

la penso invece quasi alla stessa maniera.
ma proprio per questo motivo, trovo sia più giusto cercare di comprenderli in vita - mi avvalgo di non avere considerazione della <<normalità>>. non tanto comprendere <<perché si sono suicidati?>> piuttosto <<perché vivevano nel dolore e non hanno resistito? cos'è mancato o cosa c'è stato in più?>>.
in questo preciso momento sto pensando a luigi tenco - non scrittore, ma cantautore - ed alle sue motivazioni, ad esempio.
se si sono suicidati avranno avuto le loro ragioni; a me spiace molto l'abbiano fatto. il suicidio li ha diminuiti bilateralmente - umanamente e artisticamente - a mio parere.
ribadisco nascita e morte siano banali, scontati, insignficanti ... ciò che importa sta nel mezzo: la differenza è tutta lì.
ci tengo anche a precisare non mi offendo mai, ma ringrazio per la premura dell'interessamento nei miei confronti: non hai di che scusarti.
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Messaggioda tribùdiselvaggi » 02/01/2013, 9:34



grazie v.
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