[teorico] suicidio e coraggio

[spectator vitae]

Si sente talvolta parlare del tale che si è ucciso dandosi fuoco, o annegandosi, o buttandosi giù dall’alto di un palazzo.
Trovo che uccidersi così richieda coraggio (senza connotazione positiva o negativa), o d’altro canto un elevato livello di disperazione impulsiva.

Spararsi in testa con un’arma mi pare che richieda invece meno coraggio.
Voi cosa ne pensate?

[Lapensatrice]

Io penso che il solo fatto di suicidarsi sia un gesto che richiede molto coraggio (e molta disperazione), però come hai detto tu ci sono modalità che richiedono ancora più coraggio ed evidentemente anche più odio nei confronti del proprio io.
Personalmente credo che sia così, ma non se sarei così sicura...

[Royalsapphire]

Il suicidio è spesso frutto di un raptus.
Tu chiedi a noi cosa ne pensiamo, a noi che siamo persone con la mente lucida. Dovresti chiederlo a chi questa facoltà di ragionare non ce l'ha.
Non so quali siano tutte le cause che spingono un essere umano al suicidio... ma so che quando tenti di ammazzarti sei arrivato ad un livello di disperazione tale da non ragionare più.
Pensi che un suicida berrebbe una tazza di the seduto accanto alla gente per poi alzarsi e ammazzarsi nella più totale serenità e tranquillità? Un suicida non è sereno, non è tranquillo e non è lucido.
È una persona che solo Dio può sapere che sentimenti sta provando. Una persona il cui unico legame che ha con la realtà è che sta per mettere fine alla sua vita.
Io penso che la solitudine sia il nemico più grande dell'essere umano... Gli può togliere la ragione. La vista. La parola. E può condurlo al suicidio proprio perché è l'unica cosa che gli mette davanti.
Se sei solo, a che prospettive puoi aggrapparti?
Ecco perché penso che quando si arriva a fare brutti pensieri come il suicidio, si debba cercaresubito aiuto, cercare di rompere questa solitudine che costringe ad affrontare il problema da soli. L'aiuto non si deve solo chiedere. Si deve essere coscienti che è un nostro diritto riceverlo, e che non siamo mai soli quando chiediamo aiuto, e che soprattutto c'è sempre chi è disposto a sentire la nostra storia, per quanto deprimente, squallida, vergognosa, terribile possa sembrarci.

[ginetto]

certo, per ucciderci ci vuole coraggio...ma perchè questo stesso coraggio, questa fermezza, risolutezza, non la si impiega per rialzarsi?
sembrerà banalissimo ciò che sto dicendo, e son anche certo che molto spesso chi si uccide è perchè davvero ha provato di tutto per cercare di risolvere i problemi che lo affliggono, però per mia convinzione sono portato a dire che il suicidio è una sconfitta, una sconfitta personale...oppure una resa. sono convinto che chi si uccide è certo di aver provato QUASI tutto...c'è sempre qualcosa che si è tralasciato, nonostante non lo si voglia vedere.

[spectator vitae]

Posso anche capire la vostra voglia di aiutare a tutti i costi (attenzione però, può risultare stucchevole a un certo punto e provocare pure l'effetto contrario), ma vi pare che certe cose uno non le abbia lette e stralette su questo forum? Ho indicato "teorico" apposta per non sentire le solite solfe. Siete andati fuori tema. Se volete consolare qualcuno non fatelo con me (o parlando in generale pensando che sia io ad averne bisogno) perché non ne ho bisogno e non ho chiesto ciò (mi rendo anzi conto che forse avete continuamente bisogno voi di qualcuno che abbia bisogno di voi, per sentirvi meglio). La discussione è teorica e si riferisce a diversi modi con cui la gente si uccide. Queste notizie si sentono per i tg. Ebbene quando sento per esempio che uno che si è dato fuoco trovo che abbia avuto molto coraggio per farlo (che questo poi sia dettato dalla disperazione non mi interessa in questa sede). Ho chiesto quali modi, fra quelli di cui avete sentito parlare voi, vi sembra che richiedano più coraggio e quali meno, immedesimandovi in quelle persone. Voi vi dareste fuoco? O vi buttereste da un palazzo? ecc. Cosa vi sembrerebbe troppo pauroso da fare? E cosa meno? Spero di essere stato chiaro. Per favore rimanete in tema rispetto alla questione principale da me proposta. Grazie.

[Royalsapphire]

Scusami Specator, non era mia intenzione farti pensare che mi riferissi a te implicitamente, così come non era mia intenzione andare O.T.
Tra parentesi voglio dire una cosa.

Vorrei che tutti riflettessero sul fatto che anche "aiutare" ha dei limiti. E se si vuole aiutare qualcuno, purtroppo, occore sapere che chi ha bisogno di aiuto, ne ha bisogno sempre, mentre chi vuole aiutare, non lo fa con l'intenzione di farlo per sempre. In altre parole, chi ha bisogno di aiuto non smette di averne bisogno mentre chi aiuta, prima o poi si stanca. Questa è una lezione che è stata data a me e che ora condivido qui con voi.
Quanto alla tua domanda, sinceramente non so cosa rispondere se non con un'altra domanda (he mi perseguta da anni lasciandomi sempre senza risposta):
Secondo voi cosa porta un suicida a spogliarsi completamente prima di ammazzarsi? Tante volte ho saputo di suicidi i cui corpi sono stati ritrovati nudi, senza nemmeno le mutande! Io sinceramente, parlo come una che non sta per suicidarsi né che ha quest'intenzione, quindi ciò che dico non fa testo. Ecco, se scegliessi di togliermi la vita lo farei con onore, e spogliandomi perderei questo onore. Penserei che chiunque scoprisse i mio cadavere, lo vedrebbe ignudo, e la nudità del proprio corpo la percepisco come uno svelamento della propria essenza calando giù la maschera e il proprio scudo.
Quindi, la domanda è: con che coraggio si sceglie di togliersi i propri vestiti prima di morire?

[ginetto]

non volevo deviare in alcun modo la tua domanda, nè tanto meno andare in OT o cose del genere
volevo semplicemente dire che, il coraggio, sarebbe opportuno trovarlo per tirarsi su, piuttosto che per ammazzarsi
detto questo, non tollerando il suicidio in alcun modo, non posso rispondere alla tua domanda...

[Royalsapphire]

Ginetto, tu hai ragione, ma non dimentichiamoci che noi parliamo da persone sane. Una mente che pensa seriamente al suicidio non ha la forza di tirarsi su. Ovvero non sente di averla. Ha bisogno di aiuto sicuramente.
Quanto alla questione "coraggio" , anche Spectator ha ragione. Moralmente ci vuole più coraggio a vivere che a morire ma praticamente ci vuole molto coraggio anche a suicidarsi!!!
Ci sono un sacco di testimonianze da parte dei sopravvissuti (direi miracolati) che affermano di aver tentato il suicidio in seguito a un raptus e che non lo rifarebbero una seconda volta.
Inoltre la maggior parte dei suicidi in Italia avviene da parte di chi è in cura psico-farmacologica, quindi spesso non in grado di intendere e di volere...

[spectator vitae]

Sì, ma così continuate ad andare fuori tema. E' assurdo!

[Royalsapphire]

Ok Spectator, allora rispondi alla mia domanda di cui sopra.