Se stai pensando al suicidio, fai questo sondaggio.

[TheDarkKnight]

Compio sempre qualche azione per strappare un sorriso alle persone che ho attorno, faccio ciò che in pochi fanno soltanto perché lo ritengo corretto e/o giusto, tutti si rivolgono a me per qualche favore continuamente e io cerco sempre di accontentare tutti, ma nessuno mi chiede mai se ho bisogno di qualcosa, nessuno osa andare oltre, anzi molti si sorprendono del fatto che io sia sempre disponibile, sempre in piedi, mai spento o affranto.
Eppure non c'è nulla nella mia vita per cui io debba avere un simile atteggiamento nei confronti degli altri dato che proprio da loro sono stato da sempre respinto, insultato, ignorato, ingannato, giudicato, usato, sfruttato. Nessuno riesce a vedere ciò che ha veramente davanti, forse fa comodo che io sia ciò che ho deciso di essere anche se non avevo alcun motivo per farlo.
Ora non sto pensando al suicidio, ma sono sicuro che 1000 altri me oggi non sarebbero altrettanto qui a riportare queste stesse parole.
Sono soltanto un caso eccezionale.

[Massimiliano89]

Perché mi sento inutile

[ale_97]

"Soffro la solitudine".

Eppure lo sapevo che una volta finita la scuola superiore non avrei avuto altri pretesti di socializzare. Mi sono iscritto in università per fare amicizie ma uscito con la laurea mi trovo con meno relazioni di quando sono entrato..

[Yutmoren]

Perché sono povera, e quindi infelice.

[Semir88]

Chi pensa al suicidio è una persona debole mentalmente o ha seri problemi o mancanze cerebrali. La vita va vissuta e si deve combattere. La pappa pronta è solo una illusione.

[Velata]

Chi pensa al suicidio è una persona debole mentalmente o ha seri problemi o mancanze cerebrali. La vita va vissuta e si deve combattere. La pappa pronta è solo una illusione.

Ritengo questo messaggio poco confortante.
Non desidero entrare in contrasto, ma non posso non esprimermi a riguardo.
Secondo il mio pensiero,se fossi a leggere un messaggio così, penserei che con questo atteggiamento non tutte le persone possono essere propense a reagire, anzi, alcune tendono a buttarsi ancor più giù.
È sconfortante.
Senza alcun dubbio la vita è una lotta estenuante e continua, ma ci sono altri modi di poterlo esprimere nei confronti di persone che sono più sensibili al dolore e a ciò che possa comportare trovarsi in un momento di fragilità, perché siamo esseri umani, non di certo perché "la gente vuole la pappa pronta" come se le persone non fossero mature, consapevoli, in parte della loro situazione, come se fossero bambini che fanno i capricci o abbiano delle mancanze intellettive...
Il dolore non ha età, non segue le dinamiche sociali, non fa distinzioni di estrazione sociale, religione,genere o quoziente intellettivo.
Il dolore lo sentiamo tutti, ci colpisce tutti e tutti noi reagiamo in modo diverso e soggettivo alle nostre esperienze vissute.
Ci vorrebbe più empatia o perlomeno specificare che sia la propria opinione a riguardo, con un po' di rispetto per le sofferenze altrui, che potrebbero cercare un conforto, confronto costruttivo in un forum dedicato a determinate argomentazioni...
Nulla toglie che siamo tutti liberi di esprimerci,ma stando attenti a dove e come scriviamo...

[Blue Hour 94]

Sono assolutamente d'accordo con quanto scritto da Vajra e ritengo che l'affermazione

Chi pensa al suicidio è una persona debole mentalmente o ha seri problemi o mancanze cerebrali. La vita va vissuta e si deve combattere. La pappa pronta è solo una illusione.

sia estremamente superficiale, alla pari delle frasi fatte dette a persone che si trovano in un momento di profonda tristezza e difficoltà, le quali vengono esortate a non crogiolarsi nel loro stato perché le sofferenze vere sono altre. Un conto è proporre delle soluzioni, cercare di essere di conforto a persone che stanno male, o esprimere un parere contrario ma non denigratorio, un altro é dire loro che sono persone deboli e senza volontà. Pensare al suicidio, fare dei tentativi o il suicidio vero e proprio non sono né un modo per lamentarsi di momenti di difficoltà passeggeri né una nuova moda per attirare l'attenzione altrui e farsi conoscere. Sono decisioni estreme che nascono da un profondo malessere al quale non si riesce a trovare una soluzione.

[NIK0]

Ci sono diversi motivi per diverse persone, io per esempio sono stufo di essere abusato psicologicamente da persone altamente tossiche, che mi danno l'illusione di star bene per poi distruggermi nel momento in cui sono più debole, di gente che mi cerca quando più fa comodo a loro ed essere ignorato per giornate intere, ho fatto la cavolata di mettere tanto amore e affetto in una persona che qualche giorno fa mi ha lasciato senza dire niente, sono distrutto nel vedere il lavoro/affetto/impegno di 6 mesi andati a quel paese in una serata, io ho perso me stesso, mi sono lasciato alle emozioni, autolesionismo e pensieri peggiori,,,, grazie per avermi ascoltato.

[kathellyna]

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tra i vari motivi per pensare al suicidio sono principalmente due quelli con cui ho avuto a che fare: per gran parte della mia vita ho sofferto di una disperazione quasi costante e insopportabile e ho perciò pensato di finire la mia vita per poter ottenere un po' di pace, ma dall'anno scorso fino a poco tempo fa un altro tipo di dolore ha infestato la mia già miserabile esistenza, cioè la consapevolezza, a causa di un terribile guaio, di non avere alternative, di essere sul punto di schiantarmi contro un muro senza potermi fermare, sempre più vicino, e l'unico modo per sfuggire era schiantarmi comunque, ma dopo un salto dalla finestra o dalle scale di qualche luogo merdosо.

tra i due tipi di sofferenza, che possono sembrare affini, esistono in realtà alcune notevoli differenze. la prima è che quando i tuoi giorni stanno per finire ma non sei stato tu a deciderlo e per qualche motivo sei costretto a farlo, se per caso ti capita in mezzo alla tristezza e all'angoscia di ottenere un attimo di quiete illusoria non puoi gioirne, ma penserai che è probabilmente è l'ultima volta, perché poi dovrai morire. anzi ti auguri di soffrire di più, ancora di più, perché sia più facile. la seconda, enorme differenza è che non sei tu a deciderlo. deve andare così e basta. morire è complicato anche se sei tu stesso a dire che non vuoi più vivere, ti sei stufato, soffri troppo, non vedi niente che potrebbe distoglierti da quel proposito. ma se invece sei costretto diventa quasi impossibile.

so che tra di voi qualcuno si è chiesto, magari senza porre direttamente la domanda perché considerata "poco delicata", come mai chi ha già deciso che a breve abbandonerà questo mondo non passi il tempo che gli resta facendo tutto ciò che aveva sognato e mai realizzato, spendendo soldi a cazzо di cane [se ne ha] e dandosi alla pazza gioia. il motivo, oltre al fatto che se stai per crepare probabilmente sei di pessimo umore, è che una parte di te si rifiuta di accettarlo. trascorrerai i tuoi ultimi giorni facendo stupidamentе e inutilmente tutte le attività che avresti svolto in ogni caso, non sai perché ma è così e basta.
magari prenoti un appuntamento dal medico tra due mesi e poi pensi "perché l'ho fatto? io non sarò qui". oppure è novembre e ti vengono in mente le fragole e la primavera e solo dopo un po' ti rendi conto che per te non è prevista nessuna fragola da mangiare e nessuna primavera. direi che pensi al futuro più in quei momenti che "normalmente".
io credo che quando sarà annunciata la fine del mondo, tipo nei film, gran parte della gente la aspetterà al lavoro o con le mani nel cesso per pulirlo o nella sala di attesa del dentista. sarà qualche disgustoso e patetico meccanismo di sopravvivenza, non so. la prossima volta in cui verrete a sapere che qualcuno si è tolto la vita e la gente sarà sorpresa perché aveva già prenotato le vacanze per l'estate o stava comprando una casa, saprete perché è successo.
non c'è dubbio, per quanto mi riguarda, sul fatto che questo sia il tipo peggiore di suicidio. è come uno scherzo crudele, tu per tutta la vita pensi che anche se il tuo destino è terribile potrai sempre rifiutarti di stare al suo gioco, che hai sempre una via di uscita, una porta aperta sul vuoto che ti aspetta nei momenti peggiori e allora lui ti obbliga ad attraversarla. è umiliante, ingiusto, terribile.

adesso il guaio è sparito, non direi che è risolto ma non me ne devo preoccupare, perciò la consapevolezza di dover morire a breve è stata sostituita dalla consueta disperazione e, ovviamente, voglia di decedere che mi accompagna da sempre. ecco, a questo punto io pensavo che, non essendo più costretta ma "solo" disperata, la situazione sarebbe stata un pochino più sopportabile. dopotutto "sono stata peggio". ma non è così. il dolore è solo dolore, non serve assolutamente a niente, né può insegnare qualcosa. aver sofferto di più non aiuta a consolarsi quando si soffre meno, perché comunque si soffre e non si può fare altro che soffrire come se fosse la prima volta in cui qualcosa va storto in una vita altrimenti perfetta. niente di tutto questo è stato o sarà mai utile, compreso scrivere il suddetto messaggio. voglio morire.

[Viniamin]

Probabilmente non aggiungerò nulla alla discussione di quanto già detto, dico soltanto che entrare nella mente altrui non è facile. Il suicida di sicuro è una persona che ha problemi gravi e non come una persona che ha i capricci di un bambino. Molti di noi hanno i loro problemi e non li vanno a dire in pubblico, perciò non si può giudicare una persona senza conoscerla veramente. Ognuno di noi è fatto in un certo modo e ognuno ha le proprie esperienze, perciò non si può giudicare. Trovo un'offesa giudicare l'intelligenza altrui, ognuno a modo suo è intelligente e capisce o comunque nessuno arriva all'estremo gesto senza che abbia problemi seri. Poi c'è anche chi non è in grado di recepire più di tanto le cose ma nessuno arriva a certe cose per sbaglio e, se mi è permesso, nessuno dovrebbe giudicare facilmente in un forum del genere, proprio perché ognuno di noi ha i propri problemi. Se mi è permesso, il suicida arriva a un punto a cui non doveva arrivare. Quantomeno, nonostante tutto, una vocina al suo interno gli dice di non fare certe cose ma di sicuro è una persona con mille problemi che non può essere giudicata facilmente. Il suicida sarà una persona alla quale comunque la vita non avrà sorriso per mille aspetti.