tra i vari motivi per pensare al suicidio sono principalmente due quelli con cui ho avuto a che fare: per gran parte della mia vita ho sofferto di una disperazione quasi costante e insopportabile e ho perciò pensato di finire la mia vita per poter ottenere un po' di pace, ma dall'anno scorso fino a poco tempo fa un altro tipo di dolore ha infestato la mia già miserabile esistenza, cioè la consapevolezza, a causa di un terribile guaio, di non avere alternative, di essere sul punto di schiantarmi contro un muro senza potermi fermare, sempre più vicino, e l'unico modo per sfuggire era schiantarmi comunque, ma dopo un salto dalla finestra o dalle scale di qualche luogo merdosо.
tra i due tipi di sofferenza, che possono sembrare affini, esistono in realtà alcune notevoli differenze. la prima è che quando i tuoi giorni stanno per finire ma non sei stato tu a deciderlo e per qualche motivo sei costretto a farlo, se per caso ti capita in mezzo alla tristezza e all'angoscia di ottenere un attimo di quiete illusoria non puoi gioirne, ma penserai che è probabilmente è l'ultima volta, perché poi dovrai morire. anzi ti auguri di soffrire di più, ancora di più, perché sia più facile. la seconda, enorme differenza è che non sei tu a deciderlo. deve andare così e basta. morire è complicato anche se sei tu stesso a dire che non vuoi più vivere, ti sei stufato, soffri troppo, non vedi niente che potrebbe distoglierti da quel proposito. ma se invece sei costretto diventa quasi impossibile.
so che tra di voi qualcuno si è chiesto, magari senza porre direttamente la domanda perché considerata "poco delicata", come mai chi ha già deciso che a breve abbandonerà questo mondo non passi il tempo che gli resta facendo tutto ciò che aveva sognato e mai realizzato, spendendo soldi a cazzо di cane [se ne ha] e dandosi alla pazza gioia. il motivo, oltre al fatto che se stai per crepare probabilmente sei di pessimo umore, è che una parte di te si rifiuta di accettarlo. trascorrerai i tuoi ultimi giorni facendo stupidamentе e inutilmente tutte le attività che avresti svolto in ogni caso, non sai perché ma è così e basta.
magari prenoti un appuntamento dal medico tra due mesi e poi pensi "perché l'ho fatto? io non sarò qui". oppure è novembre e ti vengono in mente le fragole e la primavera e solo dopo un po' ti rendi conto che per te non è prevista nessuna fragola da mangiare e nessuna primavera. direi che pensi al futuro più in quei momenti che "normalmente".
io credo che quando sarà annunciata la fine del mondo, tipo nei film, gran parte della gente la aspetterà al lavoro o con le mani nel cesso per pulirlo o nella sala di attesa del dentista. sarà qualche disgustoso e patetico meccanismo di sopravvivenza, non so. la prossima volta in cui verrete a sapere che qualcuno si è tolto la vita e la gente sarà sorpresa perché aveva già prenotato le vacanze per l'estate o stava comprando una casa, saprete perché è successo.
non c'è dubbio, per quanto mi riguarda, sul fatto che questo sia il tipo peggiore di suicidio. è come uno scherzo crudele, tu per tutta la vita pensi che anche se il tuo destino è terribile potrai sempre rifiutarti di stare al suo gioco, che hai sempre una via di uscita, una porta aperta sul vuoto che ti aspetta nei momenti peggiori e allora lui ti obbliga ad attraversarla. è umiliante, ingiusto, terribile.
adesso il guaio è sparito, non direi che è risolto ma non me ne devo preoccupare, perciò la consapevolezza di dover morire a breve è stata sostituita dalla consueta disperazione e, ovviamente, voglia di decedere che mi accompagna da sempre. ecco, a questo punto io pensavo che, non essendo più costretta ma "solo" disperata, la situazione sarebbe stata un pochino più sopportabile. dopotutto "sono stata peggio". ma non è così. il dolore è solo dolore, non serve assolutamente a niente, né può insegnare qualcosa. aver sofferto di più non aiuta a consolarsi quando si soffre meno, perché comunque si soffre e non si può fare altro che soffrire come se fosse la prima volta in cui qualcosa va storto in una vita altrimenti perfetta. niente di tutto questo è stato o sarà mai utile, compreso scrivere il suddetto messaggio. voglio morire.