da AbsoluteDarkness » 08/01/2016, 20:43
Mi ritrovo molto nelle parole di YagamiLight.
In poche parole cercherò di descrivere i 3 punti che ho scelto, Quelli per il quale delle volte penso al suicidio: Anch'io ho preso una strada diversa da quella che avrei voluto... Sono sempre stato molto introverso, insicuro, confuso... Non sapevo cosa fare dopo gli studi, nel frattempo sono passati altri mesi e io ero ancora confuso... E i miei si sono presi la briga di scegliere per me. A quel tempo pensavo che poteva andar bene visto che non sapevo cosa fare, che potevo riuscire a fare quello che mi hanno ''assegnato'', potevo renderli orgogliosi riuscendoci. Dopo tutte le delusioni che gli avevo dato volevo farlo, ma mi illudevo. Passando il tempo non è stato come immaginavo... Senza un amico/a, senza legami, ho continuato a percorrere quella strada, ma ho cominciato ad essere consapevole di non poter puntare a quel lavoro senza avere amici, le persone sono tutto per quel lavoro... Ma io persone non ne ho... E i miei, vedendo il mio problema a socializzare, il mio problema di introversione, la mia paura di stare in ambienti affollati circondato da persone, non hanno mai pensato ''forse la cosa che abbiamo scelto non va di pari passo con il suo modo di essere'' non l'hanno mai pensato e io dico: Ma come si fa? Non voglio scaricare la colpa a loro, visto che gran parte della colpa e anche mia... Ma Dio, non ci vuole un genio a capirlo. Consapevole che quello che sto facendo è sbagliato sto continuando quella strada sperando in un miracolo, o in un altro lavoro.
Per quanto riguarda i miei genitori, oltre tutto quello già detto nel primo punto, loro litigano spessissimo e non sono quasi mai in casa, sia per lavoro, che per altro, e quando ci sono per lo più litighiamo o criticano il mio modo di essere ''non hai amici, esci di più, fai come tutti i ragazzi normali, non perdere tempo con quei videogiochi o pc, stai sempre appiccicato lì giorni interi''. Tutto questo malessere di cui soffro mi porta a pensare solo ad una cosa: Non dovevo nascere.
E penso anche di sapere il motivo: Perché i miei non si amano. Durante la gioventù mia madre avrebbe dovuto sposarsi con una persona, ma la madre di questa persona era contraria, lui era terrorizzato da sua madre quindi l'ha ascoltata senza battere ciglio, e ha lasciato mia madre e si è sposata con una donna scelta da sua madre. Mia madre era triste, distrutta, depressa, odiava.
Per quanto riguarda mio padre, da giovane era innamoratissimo di sua cugina e hanno pure avuto una storia molto lunga. Quando mio padre ha compiuto 18 anni, sua cugina, più grande di lui, gli ha chiesto di scappare insieme, ma mio padre ha rifiutato perché troppo mammone... Passando il tempo, un giorno d'inverno, la sorella di mio padre avrebbe dovuto fare un colloquio di lavoro fuori città, E la sorella di mio padre ha chiesto alla cugina (Quella di cui mio padre era innamorato) di fargli compagnia e andare insieme in macchina, purtroppo hanno avuto un incidente e sono morte entrambe. Ovviamente mio padre era distrutto per entrambe ed è entrato in una profonda depressione... Passando gli anni, mio padre ha incontrato mia madre e dalla profonda disperazione che stavano attraversando entrambi sono nato io.
Amore: Dopo tutto quello passato dai miei, sono stato sempre ''educato'' fin da piccolo, che l'amore non esiste. Quando da adolescente ho avuto le prime cotte, le prime loro parole erano ''L'amore non esiste, niente è eterno, mettitelo in testa''. Dopo un po,' ho incontrato un'altra ragazza, il mio primo amore, con cui sono riuscito a tirare quasi 3 anni, nonostante abbia combattuto con i miei praticamente ogni giorno... Con lei è stato praticamente un colpo di fulmine, c'era un solo problema oltre all'educazione ricevuta dai miei: Lei non era di una ''buona'' famiglia, i miei, essendo molto affermati entrambi, volevano almeno una del mio ''livello''. Ma io mi ero innamorato a prima vista, come potevo saperlo? Come potevo fare? L'amavo. Non mi fregava né della sua famiglia, né di quello che dicevano i miei, ho lottato... Non mi hanno detto di lasciarla perché tanto erano convinti che sarebbe finita, le loro parole erano sempre presenti ''è solo una cosa da ragazzini, tanto non la sposerà, la perderà...''. Dopo 3 anni così è stato... Lei mi ha lasciato. Dopo quel momento sono entrato in una profonda depressione,che, per tutti i motivi sopra citati ho ancora. Ho perso recentemente il mio ''secondo'' vero amore, mi ha lasciato lei... Dopo tutto questo, incomincio a credere che i miei, almeno su questo, hanno ragione: L'amore non esiste. E sono nell'oblio più profondo per ora... Questa è la mia storia, ed è per questi motivi che spesso penso al suicidio.
Questo mondo è pieno di cose che non vanno come vorremmo. Più a lungo vivi... più ti accorgi che la realtà è fatta solo da dolore, sofferenza e vuoto. In questo mondo... ovunque ci sia una luce, c'è anche un'ombra. Finché il concetto di ''vincente'' esisterà... ci sarà anche quello di ''perdente''. L'egoistico desiderio di mantenere la pace scatena le guerre. E nasce l'odio per proteggere l'amore.