Sono le una passate e non riesco a dormire, mille pensieri mi affollano la mente.
Ho sempre creduto che andare avanti fosse una cosa giusta e che la vita fosse preziosa, ma adesso non riesco a capire perchè dovrei andare avanti, o lmeno tentarci
Quando cala la sera mi ritrovo solo in questa casa che un tempo era felice, ma adesso è vuota, come il mio cuore, la mia anima, la mia testa.
Da quando mi sono iscritto ho sempre sentito persone che parlavano di farla finita, che non ce la facevano più, e io pensavo che fossero solo dai deboli, invece mi sbagliavo, arrivi ad un punto in cui tutto sembra inutile, privo di scopo, e allora mi domando perchè continuare con questo stillicidio di paure, solitudine, apatia.
Mi ingannavo dicendo che avevo smesso di mangiare a causa della malattia, ma adesso che sono guarito mi guardo allo specchio e capisco che il motivo era un altro, mi stò lasciando andare, nemmeno il pensiero di mangiare mi sfiora più la mente, a volte stò giorni e giorni a digiuno non per scelta, giusta o cattiva che sia ma semplicemente perchè non ci penso, non mi attira più nulla, quello che un tempo mi faceva felice adesso non provoca in me nessuna emozione, anche negativa , mi scivola via da dosso come acqua in un impermeabile, l'impermeabile che ha avvolto il mio cuore, incapace ormai di provare qualsivoglia emozione, tutto mi passa davanti sensa che i miei occhi se ne accorgano o meglio, evitino di vedere
quello che succede loro intorno.
Ma che razza di vita è questa, non vale la pena nemmeno vegetare, è troppo anche quello.
Sono un vigliacco, non riesco nemmeno a porre fine a tutto questo, c'è quelcosa di perverso che mi obbliga a mettere un pensiero dopo l'altro e far credere alle persone accanto a me che tutto vada bene, tutto si sia sistemato, ridere come una marionetta a ogni cosa che un tempo mi avrebbe fatto gioire veramente.
Una maschera che si stringe sempre più al mio volto , falsa come una banconota da 6€.
Se solo riuscissi a porre fine a tutto questo.......
Adesso basta, ho detto anche troppo per il mio carattere che di solito tiene tutto per se.
PAOLO