Mi sono opposto ai pensieri, ho cercato con il cibo, con gli amici (finché ho potuto), con la lettura.
Sto leggendo "13" di Jay Asher.
Ok, forse non mi fa benissimo, ma almeno mi distrae da me stresso.
Le canzoni tristi che scarico mi fanno da colonna sonora, non ho un amico (voi siete le persone con cui ho parlato di più in questa settimana), la scuola dove credevo di poter andar bene mi sta sfinendo (non gli va bene il mio modo di scrivere, non vado bene in Greco ecc.), ma domani voglio farmi interrogare in latino per interrompere questo circolo vizioso.
Ora però ci penso.
Non è un pensiero logico, non ho pianificato nulla, diciamo che è un piano Z, molto lontano, mi suscita un pensiero romantico... so che NON DEVO perché ho sogni e aspirazioni che potrò realizzare tra qualche anno, dopo l'università .
Però diciamo è difficile resistere ad una cosa così attraente.
Direi che per finire in questa situazione il 50% della colpa è mia, ma l'altro 50% è colpa di fattori esterni.
Non voglio andare da psicologi o psichiatri come l'anno scorso.