ecco la verità

MyHelp: Forum di mutuo aiuto, di prevenzione del suicidio e di gestione delle crisi.
A volte si pensa di non aver più nulla da perdere, nè più motivi di esistere.
E' facile pensarlo se non si ha qualcuno con cui confrontarsi. La vita è piena di insidie, ed è facile perdersi. Ma spesso basta una mano per rimettersi in piedi.
Ma questo è anche un forum sulla Morte, il più grande tabù nella storia dell'essere umano, la paura più grande.

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Messaggioda nonloso » 22/12/2014, 21:03



Non è che usi questo forum da molto, (nel senso di tempo cumulativo) però ho iniziato a bazzicare qui da quest'estate, quindi alla fine un'idea me la sono fatta e un po' per volta molte domande me le avete fatte, domande a cui io non ho mai risposto perchè non mi interessava rispondere. Oggi però dopo aver provato a tagliarmi con un coltello ho iniziato a piangere e a farmi delle domande a cui non so dare risposta, e visto che tanto non cambierà mai nulla e io non so darmi delle risposte, provo a farvi le stesse domande che mi sono fatto io

perchè nessuno tiene a me? perchè nessuno mi vuole bene? che ho fatto di male per nascere così? non penso di essere una persona cattiva, però a nessuno interesso come persona, nessuno vuole legare con me. Ogni persona del mondo, anche quelle che vedo per la prima volta, fingono di essere interessate, mi raccontano cose che normalmente le persone non dovrebbero raccontarti ma alla fine rimango solo questo. Una sorta di confessionale.... Parlo con tantissime persone ogni giorno, ma a nessuna di loro interessa la mia vita, il mio stato d'animo, le mie paure e i miei desideri. Non interesso a nessuno, però quando a qualcuno serve qualcosa, anche persone che conosco superficialmente, abusano delle mie capacità e mi vengono a cercare, ma la cosa finisce li. Risolto il problema spariscono tutti e io continuo a rimanere senza nessuno con cui parlare dei miei.

ora dovrei raccontarvi della mia vita? cerco di fare un sunto perchè altrimenti non finiamo più.
Da bambino ho subito diciamo degli abusi da parte dei miei genitori, (violenza fisica, verbale, psicologica etc [mai sessuale]), questo mi ha portato ad avere paura proprio di uscire di casa. La prima adolescenza l'ho passata a casa, a guardare la tv e a sperare di morire o che morisse mio padre o che mia madre per una volta mi mettesse al primo posto, questo di pomeriggio, la mattina la passavo a scuola a venire preso in giro da tutti perchè ero ciccione e puzzavo. La seconda adolescenza l'ho passata al computer, a cercare di capire chi io sia veramente, ho realizzato che il mio corpo non rispecchiava ciò che mi sentivo di essere veramente e ho iniziato a cercare informazioni su come cambiare sesso. La mattina non andavo quasi mai a scuola perchè tra le prese in giro e il disagio con il mio corpo, (sia per la ciccia che per il sesso) che per casa, (ho dimenticato di dire che eravamo poveri, senza soldi, senza beni e senza speranze, avevamo la luce un mese si e uno no). Così ho iniziato a distaccarmi completamente dalla realtà, e a capire quanto sia inutile sforzarsi di vivere, fare sacrifici e impegnarsi per ogni cosa, perchè tanto prima o poi bisogna morire. Tra 10 o 100 anni, in confronto con l'eternità è comunque niente, trascorreremo comunque più tempo da morti che da vivi per forza di cose, quindi ho iniziato a meditare il suicidio visto che la vita non ha senso. (nessun paradiso o inferno, ci spegniamo come un pc, non credo in niente). Così insomma è diventato come un modo di essere, anche nei momenti in cui sembro felice in realtà dentro sono triste e vorrei morire. Mi chiedo perchè la vita di tutti sia normale e la mia diversa in tutto. (non ditemi bla bla bla mi riferisco anche alle minime cose che non sto a spiegarvi) Così ho iniziato a realizzare che la mia vita forse non è fatta per essere vissuta, perchè non ha senso che ci sia stato e che ci sia e probabilmente ci sarà, un così grande accanimento nei miei confronti da parte della mia vita stessa (o dalle persone che mi circondano...) io sono una persona borderline, depressa che non trova più felicità in niente. Tutti i miei progetti si sono rotti e vivo in uno stato più disturbato di me. Spesso penso che la mia salvezza sarebbe andare via dall'italia e cercare la normalità altrove, ma poi ripenso alle cose che ho scritto all'inizio del post.... e mi passa al voglia. Anche li tanto finirà che non conterò niente per nessuno, che nessuno si preoccuperà mai per me e che nessuno mi vorrà mai bene.

Il discorso del "nessuno", l'ho affrontato anche con il mio ex psicoterapeuta, con nessuno mi riferisco alle persone che non ti vogliono "bene" semplicemente eprchè hai il loro dna. Cioè che mia nonna mi voglia bene, è normale, avrebbe voluto bene ad una qualsiasi altra persona se fosse stata al mio posto e fosse stata sempre suo nipote, mi riferisco al bene "guadagnato" cioè quello che dovrebbero darti le persone su cui non hai diritti di nascita, amici, conoscenti, colleghi etc... Conosco un sacco di persone che si reputano mie amiche e nessuna di loro c'è, c'è stata, ci sarebbe o ci sarà mai in caso di bisogno. Però vedo che tra di "loro" ci sono. Quindi mi chiedo perchè solo con me è così... è forse perchè sono una persona "diversa"? non ho scelto io di nascere così, e per i più scettici ci sono studi biologici che lo dimostrano, (la sapienza anche mi sta facendo dei test epr usarmi come campione per i test lol) L'unica cosa che ho realizzato finora è il mio percorso, l'ho iniziato tempo fa, ma non riesco a darmi del femminile perchè mi fa strano, è ancora troppo presto, visto che fingiamo di modernizzarci mi arriveranno i documenti teoricamente entro il 2015, quindi penso che sfrutterò quell'avvenimento per cambiare modo di parlare.


Insomma, riassumendo, ho 22 anni (NESSUNO AL MONDO mi fa gli auguri di compleanno da 6 anni, i miei 18 anni li ho festeggiati con il divano) non ho un lavoro e probabilmente non ce l'avrò mai, non ho i soldi per studiare, non ho persone che tengono a me ne che mi stimolino a fare qualcosa e vorrei uccidermi, solo che non riesco a trovare un metodo sicuro che mi uccida al 100% e non mi lasci tipo disabile per sempre. Leggo di questi famosi barbiturici ma non ho idea di come procurarmeli, tagliarmi le vene non so come si fa, gli altri metodi sono troppo cruenti quindi li escludo a prescindere. Che devo fare? vivere l'eternità in solitudine a casa per soffrire? datemi un valido motivo non filosofico o religioso per rimanere in vita (non ce ne sono o non siete in grado di darmeli tanto, lo so già, è per farvi capire che sono con le spalle al muro)
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nonloso
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Messaggioda enricorns2 » 22/12/2014, 21:23



Hai detto tutto ed hai risposto a tutto dunque?
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Per favore non lasciatevi rubare la speranza (papa Francesco)

chiedete e non ottenete perché chiedete male, per soddisfare cioè le vostre passioni. (Gc 4,3)


Chi vusa püsé la vaca l’è sua
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Messaggioda Annì » 22/12/2014, 21:23



Ciao nonloso! Non ho ancora letto nessuno dei tuoi post, sono qui da poco...piacere di conoscerti :) Hai avuto una vita affatto facile :( mi dispiace per tutti i casini che hai passato e che stai passando...grazie di averli condivisi qui. Non tenerti tutto dentro, chiedere aiuto non è facile ed è un atto coraggioso :)
Scusami se te lo domando ma è per capirti meglio: ti senti una donna? Posso rivolgermi a te come tale? Non rispondermi se non vuoi..
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Messaggioda nonloso » 22/12/2014, 21:34



Annì ha scritto:Ciao nonloso! Non ho ancora letto nessuno dei tuoi post, sono qui da poco...piacere di conoscerti :) Hai avuto una vita affatto facile :( mi dispiace per tutti i casini che hai passato e che stai passando...grazie di averli condivisi qui. Non tenerti tutto dentro, chiedere aiuto non è facile ed è un atto coraggioso :)
Scusami se te lo domando ma è per capirti meglio: ti senti una donna? Posso rivolgermi a te come tale? Non rispondermi se non vuoi..

si. Coem preferisci, sono in una doppia fase di transizione lol sia mentale che fisica
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Messaggioda Annì » 22/12/2014, 21:42



Sarà anche per questo che fai un po' di fatica a trovare una tua direzione ed identità ;) molta confusione dentro, e il "fuori" non ti da buoni segnali. Può essere?
Però un cammino l'hai intrapreso, stai andando verso un obiettivo :)
Ex psicoterapeuta...significa che ora non stai seguendo una terapia? Posso chiederti come mai hai smesso?
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Messaggioda nonloso » 22/12/2014, 21:46



ora vado semplicemente dove faccio il percorso. con quello precedente ho chiuso perchè i miei problemi ormai, sono tutti inerenti alla mia identità di genere (almeno quelli psicologici)
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Messaggioda Richard_Benson » 22/12/2014, 21:52



Ciao nonloso, come hai detto tu la nostra vita non è nulla in confronto all'immensità, anche io credo che dopo la morte non ci sia niente e questo gioco dura poco, troppo poco (sono sicuro che anche per te, che hai avuto una vita non facile, il periodo da 16 ai 20 più o meno ti sarà volato), quando arriva a 90 anni è un caso raro, quindi alla fine perchè interromperlo prima? Purtroppo presto o tardi si interromperà da solo e ci dovremo "arrendere" tutti, ma almeno abbiamo provato a giocarci tutte le nostre carte.

Tu di carta in questo momento ne hai una, fondamentale: a quanto ho capito, il tuo corpo e la tua anima non combaciano. Quando stavo a Palermo ho conosciuto una persona che ha transitato dal sesso del suo corpo a quello della sua anima; ti dico la verità, non è facile. Al di là dell'eventuale trauma (più uno è consepevole di quello che fa, meno è) c'è da avere a che fare pure con l'ignoranza e il razzismo di molta gente. Poi questa mia conoscente era fortunata: faceva il parrucchiere per signore prima, ha continuato a fare la parrucchiera per signore dopo, ma moltissimi pensano - a volte anche in buona fede, e ciò moralmente forse è peggio - che il trans debba sempre e comunque fare la prostituta... :facepalm:

Ti posso dire però con certezza che questa persona, dopo il transito, era molto più felice: si sentiva liberata da un fardello, come se avesse perso una palla al piede e potesse finalmente correre libera. Io credo e spero che anche tu, dopo il transito, ti sentirai così. L'ideale sarebbe che dopo l'esser approdato alla tua nuova identità, tu possa trovare un lavoro e abbandonare i tuoi genitori: certo non è facile, ma mi hanno detto che ci sono associazioni LGBTQ (sullo stile dell'Arcigay, per intenderci) che danno una mano in questi casi nel trovare sistemazioni part-time tipo barista in locali gay, potresti provare a rivolgerti a loro.
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Messaggioda Annì » 22/12/2014, 22:05



Capisco.
C'è una comunità LGBT vicino a te a cui puoi rivolgerti per parlare delle problematiche inerenti all'identità di genere?
Qui nel forum credo ci sia qualcuno che sta vivendo o ha vissuto un'esperienza simile alla tua con cui puoi confrontarti, ma forse ti aiuterebbe molto di più parlarne dal vivo, oltre che con un terapeuta, anche con altri che stanno facendo il tuo percorso. (ammetto la mia ignoranza, non so come funziona, forse sei già a contatto con altre persone che lo stanno affrontando)
Noi ci siamo comunque, anche se virtualmente :hug:

EDIT: Richard mi hai anticipata sulle comunità LGBT :D
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Ultima modifica di Annì il 22/12/2014, 22:08, modificato 1 volta in totale.
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Messaggioda nonloso » 22/12/2014, 22:07



si cmq non concentratevi sulla mia identità di genere, cioè, il fulcro erano le mie domande... il resto è spiegazione. per ora non ho subito discriminazioni e al centro dove vado c'è tutto quello di cui ho bisogno (a detta loro...) quindi non preoccupatevi
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Messaggioda Einstein » 22/12/2014, 22:51



Infatti alla fine nel riassunto non parli del fatto dell'identità di genere, ma poni l'accento sempre sul fatto che nessuno ti vuole bene e che vuoi morire.
Tu vuoi bene agli altri? Cosa provi per loro? cosa fai per loro? Cosa vorresti ricevere dagli altri? Te lo chiedo per capirti meglio.
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