Solitudine e depressione

[samhaim]

tu avresti potuto anche insistere di più ma i tuoi fratelli potevano anche insistere per farti uscire con loro, invece mi sembra che se ne fregassero, quindi è anche colpa loro

Che una parte di "colpa" è dei fratelli non c'è dubbio. Ma magari i fratelli stanno bene così. Anzi, magari, per qulache motivo, hanno deciso di ignorare di proposito.
Perciò, invece, di parlare di colpe, a volte è meglio prendere su ciò che si vuole e lasciare gli altri adattarsi e farselo andare bene.

Nel caso della festa, non c'era nessuno alla porta che lo bloccava o qualche altro ostacolo fisico. Nel caso del parlare con le persone nessuno ti tappa la bocca con la mano. E se sai di cosa parlare con una persona, cosa le può interessare e se, idelamente, i vostri interessi sono compatibili, non c'è nessun problema ad instaurare una nuova amicizia.

Quindi, è una questione mentale, di ostacoi interiori. E di comprensione delle altre persone e dei loro interessi.

infatti io ho detto che lui ha la sua parte di colpa se le cose gli sono andate cosi ma anche i suoi fratelli che non lo invitavano nemmeno alla feste ne hanno, ho detto che hanno della colpe perchè erano al sua famiglia non perfetti estranei, quando stai male o hai dei problemi è anche compito della tua famiglia esserci, poi purtroppo non tutti i fratelli hanno il legame che dovrebbero avere

[Giuseppe90]

Be si nel caso delle feste non c'era nessuno che mi bloccava ad andarci, però mentalmente ero distrutto, vedere il mio amico così unito con i miei fratelli era una cosa che mi faceva stare male, poi non sono mai riuscito a capire del perchè a me non mi volevano, tutt'ora questi sentimenti verso i miei fratelli credo che me li porto dietro, ma non ho mai parlato con loro di tutto questo, di sicuro loro nemmeno si ricordano più.

[Successmaster]

Sì, avevo capito il discorso e su quello hai assolutamente e completamente ragione.

Quello che intendevo, visto che non tutte le famiglie hanno un legame forte e non tutti pensano che sia un attributo essenziale, soprattutto tra fratelli, é inutile parlare di colpe per il semplice fatto che non risolve la situazione.

Dire "é colpa loro" dà una giustificazione, ci mette dalla parte della ragione, ma non ci dà nessuna maniera di migliorare i nostri rapporti. Se invece l'obiettivo non è quello di legare di più, ma di avere ragione e basta allora va bene.

[Successmaster]

Be si nel caso delle feste non c'era nessuno che mi bloccava ad andarci, però mentalmente ero distrutto, vedere il mio amico così unito con i miei fratelli era una cosa che mi faceva stare male, poi non sono mai riuscito a capire del perchè a me non mi volevano, tutt'ora questi sentimenti verso i miei fratelli credo che me li porto dietro, ma non ho mai parlato con loro di tutto questo, di sicuro loro nemmeno si ricordano più.

Lo credo che ti dà fastidio! Anche al tuo amico darebbe fastidio un comportamento del genere e anche ai tuoi fratelli. Forse adesso é un tantino tardi tirare fuori questa storia con loro o forse no. Quello lo puoi vedere tu.
Ma per le prossime volte, é molto efficace (magari inzialmente ti ci vorrà un po' di pratica) rivolgere la situazione contro alla persona, cioé, in questo caso dire
"Come ti saresti sentito se io organizzassi una festa e invitassi tutti, ance i tuoi amici, ma non te?"
O qualcosa di questo genere.

Va bene ance per altre situazioni "Come ti saresti sentita se io ti tappassi la bocca ogni volta che parli?"
Una versione alternativa é fare la stessa cosa che fanno a te e, poi, quando la persona si arrabbia/si ribella/si offende/dice che non é giusto, spiegare che l'hai fatto perché lei continuava a farlo con te. Per esempio, se ti interrompono mentre parli, fare lo stesso e più spesso anche tu.
A volte, una dimostrazione ti risparmia un sacco di parole, situazioni spiacevoli e ti cambia anche la vita.

Puoi farlo benissimo e se, invece, quando cerci di farlo, ti senti "mentalmente distrutto", forse dovresti considerare la possibilità che potrebbe essere quello il tuo problema principale e quello che sta sotto e non i rapporti con gli altri in sè