da Lord Le Fou » 14/06/2013, 14:50
Premesso questo thread piacerà tanto a Royalsapphire ... ♥
L'invidia sociale è una brutta bestia. Ne so qualcosa.
Il problema non sono le qualità possedute dagli altri, bensì ciò di cui noi sentiamo mancanza nei loro confronti.
Qualche tempo fa, illustravo al mio amico immaginario la mia volontà di isolarmi completamente dal mondo, proprio per annullare questo aspetto negativo della mia vita. All'inizio decisi di rifugiarmi nel virtuale, dando a quest'ultimo una valenza di non-reale, dunque trascurabile e ininfluente. Purtroppo (ma anche per fortuna), anziché ritrovarmi in un eremo mi sono riscoperto in un minareto. Una torre in mezzo a tantissima gente, dalla quale quando il muezzin dice tutti sentono e quando gli altri parlano il muezzin tutto sente. Insomma: la situazione si è fatta ancor più critica rispetto a quella reale pregressa, sia in positivo che negativo.
Ma ...
Occorre anche valutare i lati positivi che potremmo trarre da questa invidia, facendone un punto di forza - per quanto dolorosa essa sia e fatica comporti.
Innanzitutto desideriamo qualcosa di cui siamo sprovvisti, dunque un miglioramento. Volersi accrescere non è mai male; talvolta è difficile, per alcuni di più, non sia impossibile è cosa certa. L'importante è progredire, anche se lentamente. Capita anche di sbagliare mentre si prova - proprio perché mancando di talune cose abbiamo necessità di apprenderle, quindi dobbiamo anche imparare a gestirle: sbagliare è inevitabile - ma questo non dev'essere un limite, bensì un incentivo a proseguire ("Ho dedicato TOT energia per arrivare sino a qui, ho sbagliato: mi fermo perdendo ciò che ho già investito oppure aggiungo qualcosina rischiando di riuscire?").
L'importante è provare invidia sociale identitaria. Identitaria per quanto riguarda noi e la nostra sfera personale, accrescere ciò che vogliamo essere per nostra scelta e bisogno, non seguendo modelli più largamente piaciuti. Equivarrebbe ad autocondannarsi alla dannazione ad vitam.
L'alternativa, come dicevo in principio di post, sarebbe crearsi uno spazio dove non c'è di che invidiare, dunque lontano dalla razza umana e dagli esseri umani (per me c'è differenza). Nel mio caso specifico perderei completamente il senso di solitudine che mi affligge, nonché l'invidia sociale che mi tormenta ... ma è inequivocabilmente limitante. Continuerei a vivere in modo totalmente autoreferenziale, senza la minima possibilità di miglioramento né di positività/negatività condivisa (amicizia, amore, socialità).
PS: Non dovresti sentirti umiliato - usando alla lettera tue parole - esteticamente rispetto agli altri; trovo più comprensibili complessi del tutto intrapersonali. Hai mai pensato quanto male staranno le persone esteticamente belle quando sfioriranno? Chi nasce con meno apprende a care spese come farselo bastare, migliorando come e per quanto può; chi nasce già dotato ha tutto da perdere. Io lo trovo atrocemente triste - guardando alla loro fazione.