Ensō ha scritto:Sidlovednancy ha scritto:Disperso ha scritto:Ensō ha scritto:Sì, ovvio, la buona armonia del nucleo familiare, durante le fasi della crescita e dello sviluppo, sicuramente costituiscono un supporto importante. Ma, credo, che non sia tutto perché molto dipende da noi.
Il pensiero positivo...vorrei conoscere una sola persona con seri problemi di autostima che abbia risolto col pensiero positivo...
Diciamo che l'80% della distimia è causata dalla famiglia, il restante 20 dai traumi che seguono naturalmente ai primi 80.
Risolvere spetta a noi, ma non siamo noi la causa del problema.
quoto
Quindi, secondo voi, massacrarsi di pensieri negativi sarebbe la soluzione per guadagnare l'autostima? No, fatemi capire altrimenti credo di essermi perso qualcosa. So benissimo per esperienza personale che sia tutt'altro che semplice riuscire nell'impresa, ma credo fermamente che il pensiero positivo e un atteggiamento costruttivo sia l'unica strada da percorrere per riuscire a stare meglio.
No, non è che bisogna massacrarsi di pensieri negativi.
Penso che il pensiero positivo rischia di diventare l'opposto di quello negativo e così facendo difatto ne ammette l'esistenza,la giustifica. Creando magari pure un dibattito tra pensiero negativo e positivo o peggio tentando di rimuovere attivamente quello negativo che una volta rimosso non è morto, ma lavora ancora in modo segreto nell'inconscio sabotando ugualmente.
Credo piuttosto che una via sia da un lato non alimentare il pensiero negativo, dall'altro sprofondare nel trauma emotivo che di fatto lo ha generato. Il pensiero negativo è una via di fuga della mente per evitare l'aspetto emotivo doloroso, lasciando essere il quale si potrebbe arrivare alla soluzione.
L'idea del pensiero positivo mi suona come quelli che dicono che devi essere sempre felice e gioioso, che la felicità è una scelta e altre stronzate simili. Quindi in sostanza una via di fuga dal problema...e io di vie di fuga e rimozioni sono esperto.
Credo quindi che bisogna non pensare piuttosto che pensare positivo. Non pensare e osservare l'emozione di disagio,il dolore,la ferita o la paura.