appena separato, in cerca di aiuto

Quante volte ci lasciamo attraversare istintivamente da vergogna e senso di colpa?
In quanti siamo stati abbandonati? In quanti ci ritroviamo oggi completamente soli? In quanti possiamo dire di avere tanti amici quando sorridiamo, ma nessuno accanto quando piangiamo? ...Forse abbiamo qualcosa in comune.
Abbattiamo la solitudine instaurando dei legami forti tra noi, sfogandoci, ascoltandoci e costruendo qualcosa di importante tra noi. Cerchiamo di trarre dalla nostra unione la forza necessaria per rimettere in piedi la nostra vita.

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Messaggioda artista1975 » 29/09/2024, 19:02



Salve a tutti. a 49 anni, dopo più di vent'anni di matrimonio ci siamo lasciati. gli ultimi 2 anni senza rapporti sessuali. 5 anni fa, lei voleva il quarto figlio e io dicevo che non mi sentivo di riprendere di nuovo quel ritmo, la più piccola aveva già 13 anni. poi un giorno mi dice che era rimasta incinta, me lo dice così contenta, e io mi rabbuio e le rispondo che lo aveva fatto apposta, che si erano avuti rapporti non protetti e lei mi aveva detto che eravamo sicuri, ma subito dopo le dico "no accidenti a me, scusa, non volevo", ma ormai avevo colpito. mi rimisi nell'ottica di diventare nuovamente padre e, considerando quanto amavo i primi 3, poteva solo essere fantastico nuovamente, solo un pò più vecchiotto io ma ok, potevo farcela a rimettermi in forma e di nuovo col passeggino e in braccio e al parco e la ninna. sono stato un padre amorevole e i miei figli ancora oggi me lo dicono, ho trascorso con loro tutto il tempo libero che avevo, e tutte le sere c'era la favoletta a letto, quindi, che problema c'era? ma dopo 2 mesi lei ha un aborto spontaneo, e tutto finisce ancor prima di iniziare. all'uscita dall'ospedale, lei mi dice: "tanto tu non lo volevi, e forse anche per questo se ne è andato", forse è meglio così. da quel giorno mi sono sentito in dubbio che fosse stato veramente così, ed è iniziato un crescendo di malessere. io, padre attento e sempre innamorato e amato, d'un tratto mostro intenzionale causa di qualcosa che non so descrivere con parole precise per il terrore che mi causa. ho cominciato a chiudermi anche con lei, non mi sentivo più sicuro nei rapporti, poi comincio a rifiutare anche l'ambiente casalingo sentendo la necessità di andarmene da quella casa dove ero cresciuto, avuto dei figli, aver visto mia madre morire. poi, 2 dei nostri figli, uno per lavoro una per università partono, rimaniamo con l'ultima già diciassettenne e quando capitava che andasse dall'amica per un paio di giorni si sentiva il freddo che rimaneva tra noi.
gli ultimi 2 anni li abbiamo vissuti senza rapporti, non ci riuscivo più. meccanicamente tutto funzionava ma il rifiuto si era imposto. le suggerisco di cambiare casa, NO perchè la casa era ottima e si era faticato per sistemarla al meglio. le chiedo di iniziare una terapia di coppia, NO perchè lei era a posto ed ero io a non volerla più. mi allontano da casa circa 4 mesi fa e sono stato via più di un mese, poi ritorno e nonostante tutto vengo riaccolto, ma le cose non cambiano, sento di stare male. le ripropongo la terapia di coppia, no. finisce, sono via da una settimana. e dulcis in fundo, lei trova 2 chat in cui in una di queste avevo trattato questo argomento parlando anche di alcuni dettagli e, stupido che sono stato, nel primo periodo in cui ero da solo mi ero iscritto in un sito di incontri, ma era solo un passatempo infatti non pagai neanche abbonamenti, semplice curiosità ma commentai il profilo di una donna che avevo trovato molto attraente, mi ricordava lei quando sorrideva. e questo è stato l'epilogo, colmo di insulti. dipinto come un egoista che l'ha sfruttata perchè ha sempre lavorato e accudito casa, che non l'avevo mai amata perchè d'altronde l'avevo già lasciata per un'altra allora dopo un anno di fidanzamento. nonostante le dico che avevo fatto quella cavolata quando eravamo lasciati e che comunque non avevo fatto nulla se non scrivere anonimamente, lei mi dice che sono solo un mostro. ne parla con il nostro primogenito che mi scrive di non volermi più vedere e sentire, ma poi lo chiamo e lui risponde e mi sono sentito costretto di raccontare tutto nei minimi dettagli per avere le mie attenuanti in questa vicenda. lui dice di capire, e che a questo punto vorrà non sentire nè me nè lei per i prossimi mesi. non credo che le altre nostre 2 figlie ne sappiano di tutto ciò, spero di no, ma non è comunque una bella situazione. ora so di essere rimasto solo, di dover convivere con tutto questo. so di non essere la sola vittima, so di aver fatto degli errori, ma so anche che se continuerò a dubitare di me stesso come se avessi perso la retta via dopo più di vent'anni di onestà e dedizione, inizierò a tremare come una foglia al vento, per poi esaurirmi del tutto. perchè l'ultima cosa che avrei mai desiderato è essere causa di sofferenza.
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Messaggioda Royalsapphire » 29/09/2024, 22:17



Ciao Artista, piacere e benvenuto tra noi :hug:

Tu dici:

“” io, padre attento e sempre innamorato e amato, d'un tratto mostro intenzionale causa di qualcosa che non so descrivere con parole precise per il terrore che mi causa. ho cominciato a chiudermi anche con lei, non mi sentivo più sicuro nei rapporti, poi comincio a rifiutare anche l'ambiente casalingo sentendo la necessità di andarmene da quella casa””


Questo passaggio credo sia la cosa più importante che hai detto, ma non riesco a capirla bene. Puoi spiegarci meglio cosa è accaduto dopo l’aborto?

Non sei solo!
:luce:
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Messaggioda artista1975 » 29/09/2024, 23:00



Royalsapphire ha scritto:Ciao Artista, piacere e benvenuto tra noi :hug:

Tu dici:

“” io, padre attento e sempre innamorato e amato, d'un tratto mostro intenzionale causa di qualcosa che non so descrivere con parole precise per il terrore che mi causa. ho cominciato a chiudermi anche con lei, non mi sentivo più sicuro nei rapporti, poi comincio a rifiutare anche l'ambiente casalingo sentendo la necessità di andarmene da quella casa””


Questo passaggio credo sia la cosa più importante che hai detto, ma non riesco a capirla bene. Puoi spiegarci meglio cosa è accaduto dopo l’aborto?

Non sei solo!
:luce:


poco a poco, durante i nostri rapporti sentivo un certo imbarazzo, poi diventò ritrosia, e cercavo sempre più di evitarlo, e per sfogarmi cercavo sempre più la masturbazione, e non so se questo avveniva per sfogo o per incosciamente evitare che tra le lenzuola scattasse la solita scintilla. poi iniziai a perdere interesse verso i rapporti fino a non provarci più. comincio lei quindi poi a provarci ma non succedeva più niente in me, e così finì tutto. per vent'anni l'ho desiderata e lei faceva fatica a contenermi, e d'un colpo si spense. infine si stabilì nella mia testa solo una sensazione pervadente e mi concentravo sempre più sui dettagli negativi della nostra storia, quasi per farmene una ragione. e quindi mi risalirono tutti i litigi, le incomprensioni, e le dissi che non riuscivo più a spiegarmi perchè, dopo tutti quei litigi, solo ora si doveva stare bene, ora che i nostri figli erano andati tutti via. poi aggiunsi che non ero sicuro di voler più rapporti nè di riuscire a sostenerli, e che non potevo vivere più in quella casa. di conseguenza lei mi disse che era giusto lasciarsi, e me ne andai. dopo 2 giorni lei trova le chat, e se prima la sua posizione non era così drastica, perse le staffe per quegli scritti, e la cosa degenerò. e sono qui
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Messaggioda vittimaincarcere » 30/09/2024, 15:49



Premetto, le mie vicissitudini mi hanno insegnato che una persona può comportarsi bene per tutta la propria vita, tuttavia basta commettere un unico errore e tutto quello che è stato fatto in precedenza viene completamente annullato.

Io mi esprimo esclusivamente per ciò che ho letto, prendo i fatti per coerenti con la realtà e rispondo in base alla legge.

Il matrimonio è qualcosa che molte persone fanno con troppa leggerezza e superficialità.

Art. 143 del Codice Civile. Dal matrimonio deriva l'obbligo reciproco alla fedeltà, all'assistenza morale e materiale, alla collaborazione nell'interesse della famiglia e alla coabitazione.

1) Io leggo di una moglie che non doveva forzare il proprio marito a fare qualcosa che non voleva e, in base ai fatti, è evidente il reato di violenza privata commesso dalla moglie verso il marito, per tale motivo quest'ultimo non aveva alcun motivo di colpevolizzarsi a causa del figlio perso e avrebbe dovuto denunciare questo fatto alle autorità competenti.

2) La moglie non avrebbe dovuto rifiutare la terapia di coppia, perchè, ai sensi dell'art. 143 del Codice Civile, ha il dovere di fornire assistenza morale al marito.

3) Andare via di casa non era la soluzione corretta, ma rivolgersi a un avvocato e uno psicologo.

4) Purtroppo, il marito, non sapendo quanto detto sopra, ha fatto l'errore di passare dalla parte del torto, mancando di lealtà alla propria moglie, per le chat e l'iscrizione al sito d'incontri a insaputa della moglie, infatti se il marito si fosse iscritto a un sito di incontri esclusivamente per cercare amicizie e informando la moglie, questo era lecito.

Cosa può fare adesso l'utente artista1975 ?

Considerare le proprie responsabilità, senza colpevolizzarsi e agire seguendo degli obiettivi positivi per sistemare quello che può essere sistemato.
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Messaggioda Esisto » 06/10/2024, 19:19



non penso cercasse consigli legali....ma forse mi baglio
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