Sono esausta, distrutta, basta. Non ce la faccio più. Ho sbagliato. Ancora. Ho sbagliato ad abbassare la guardia, ho sbagliato a dare tutta me stessa, ho sbagliato a buttarmi di petto, ho sbagliato a seguire il cuore, ho sbagliato ad agire d'istinto. p*rca tr*** ho sbagliato tutto. Sono stata presa in giro, ho provato sentimenti fortissimi che mi hanno distrutta soltanto. La mia felicità dipendeva dalla sua. La mia priorità era lui. Il centro di tutto era lui. E non venitemi a dire "dovevi dargli meno importanza concentrandoti più su te stessa ecc",perché mi incazzo come una belva, anche se già mentre scrivo lo sono.
Lo amo, ovvio che lo metto sul piedistallo più alto che ci sia sulla terra. Ovvio che mi sto a tutto, ovvio che accuso il colpo e faccio silenzio.
Non ho provato nulla di simile per nessun altro, e proprio oggi, io che sono una sognatrice che si nutre di speranza perché solo quella ha di prezioso, nel giorno in cui si augura a tutti il meglio, di cuore, ho vissuto uno dei giorni peggiori della mia vita. Mi esplode la testa, vorrei sparire, disintegrarmi, non provare più nulla, non essere mai nata.
Vorrei tornare indietro nel tempo e restare di marmo, impassibile, forte. Vorrei non averlo mai reso la mia debolezza più grande. Vorrei non avergli permesso di distruggermi da dentro perché p*rca p*****a sto malissimo. Ogni volta muoio dentro, lentamente. E non si tratta di sensibilità od emotività. Si tratta del fatto che provo un sentimento troppo grande, forte, intenso, appieno. Senza pormi limiti, perché va vissuto così. Perché se si ama bisogna sbattere la testa e lottare fino alla fine. E sono dell'idea, lo sarò sempre, che non si può amare chiunque. L'amore scatta quando non te ne rendi conto, quando inizi a sentirti attratto da un punto che non avresti neppure considerato, quando inizi a capire che senza quel punto ti crolla il mondo addosso, perché quel punto, è la tua stella. Il tuo sogno, il tuo rifugio, la tua luce, la tua serenità. E quando ci perdi la testa, desiderando nulla oltre che amarlo, proteggerlo, viverlo.
Sono dovuta crescere in fretta, sarò anche una macchina di errori ambulante, ma per lo meno sono perfettamente consapevole di quello che provo, delle parole che dico. Ed è questo che mi fotte. Ora tutti i ragazzini della mia età stanno a godersi la magia di questa giornata. Io sto cercando di piangere in silenzio per non farmi sentire quando avrei bisogno di urlare e di spaccare il mondo.
E non riesco a smettere, p*rca p*****a non ci riesco. Mi ha strappato il cuore dal petto e lo ha buttato per strada, ed è l'ennesima volta, perché non gli è mai fregato nulla. E p*rca p*****a, ennesimo p*rca p*****a, fa troppo male. Non lo reggo, e non voglio reggerlo. Vorrei che mi distruggesse fino all'ultima emissione di fiato pur di non sentirlo. È un dolore fortissimo, non voglio provarlo mai più. Non voglio esistere più.