da Athena » 26/12/2015, 21:46
Non riesco a superarlo. Non posso proprio farcela. Molte volte mi hanno definita "il peggio" in seguito a varie situazioni. Molte volte, in momenti di calo, mi hanno accusata di essere il peggio. E avevano ragione, hanno ragione. Sono solo una macchina di errori ambulante, una mitraglietta che spara cazzate a raffica. Sto sempre a rimuginare per maledette scelte sbagliate. Reagisco e persevero perché non servirebbe a molto bloccarsi, e non ho alternative. Ma ogni volta torna quella sensazione insopportabile che logora lentamente ogni viscera.
Si dirama in ogni parte del mio corpo. Durante il giorno appare, lievemente, per poi calare contemporaneamente al crepuscolo. Come le tenebre che lentamente ricoprono tutto in torno, oscurando ogni punto di luce, così questa sorta di virus mi atterra e mi distrugge.
È insopportabile. Ci sono anche persone che mi apprezzano per come sono, ma sono io a non accettarmi. Non posso accettare il modo in cui sbaglio continuamente. Il modo in cui crollo.
Non sono per nulla forte in realtà. Sono più fragile di un bicchiere di cristallo, e mascherare questo è tostissimo. Perché i colpi trapassano di gran lunga la corazza, e provo dolore in silenzio. Nascondo la testa dietro la rabbia, la rabbia verso me stessa, verso il fato, che pare solo contrario. È durissima la situazione che vivo a casa. Mi condiziona a scuola, con gli amici, con tutti. Non posso permettermi di fermarmi e di nascondermi dietro i problemi. Non posso far altro che affrontarli col coltello tra i denti. Ma ricevo tantissimi colpi, e non è vero che divento più forte. Prudente di sicuro, ma perché devo scottarmi vicino al fuoco per non toccarlo più? Perché non riesco a fermarmi prima di farmi male? Perché sono un disastro. La fiamma mi attira e come una stupida inizio a bruciare volontariamente nella fiamma che ho creato io stessa. Perché?
Perché sono così...così me?
Tenersi tutto dentro e non sbottare. E' questo il dolore più forte, accusare il colpo, e rialzarsi fingendo di non sentire nulla.