VeraVita ha scritto:No, io a lavoro non parlo mai di me e non cerco neanche di creare legami. Perché purtroppo non mi identifico con queste persone e poi il mondo del lavoro può essere davvero molto cattivo (con rispetto parlando). Magari, possono notare di me una persona triste e sola. Poi, io sono piccolina di statatura e ho anche altre cose che non piacciono alle persone. Di conseguenza penso di ispirare questo. Per questo penso che quando mi chiamano: "Fortuna" o "Fortunata" pensano che io sia una persona Sfortunata. Il che mi dà fastidio nonostante io lo faccia presente e nonostante io abbia anche detto il mio dubbio (cioè che forse mi chiamano Fortuna perché mi considerano Sfortunata) ma non mi permetto di chiamare le persone come mi passa a me o in base a quello che traspare di loro. Poi, di farmi sempre scivolare le cose addosso proprio non mi va. Dai, grazie per la risposta e l'ascolto ^^

Tutto può essere, ma, se escludi di poter essere tu a rappresentarti come "sfortunella" ...mi arrendo

Tra l'altro, almeno per come scrivi qui, a me arrivi come una ragazza molto garbata/conciliante/aperta. Per cui, a maggior ragione, pensavo che questa <tradizione> fosse scherzosa e dettata da simpatia, se autorizzata in qualche modo dai TUOI commenti su te stessa,
Ma se così non è...resta effettivamente una roba abbastanza elefantiaca e villana, anche se non riesco a farmi capace del come e perchè possa prodursi in contesti diversi.
Ma ancora prima non capisco proprio il senso dell'ironizzare in questo modo su eventuali "sfortune" altrui. Del tipo "a chi giova?" ...
(Tanto per dire : io ho un'amica che è veramente un caso unico, perchè veramente ha diecimila sfighe e inoltre crede nelle macumbe altrui
