VeraVita ha scritto:Se può consolarti neanche a me per i miei 18 anni mi regalarono qualcosa. Anzi, solo un gufo porta fortuna. E, una mia ex compagna di classe commentò: "c'era da sputargli in occhio anzi in due occhi". Con il dovuto rispetto, lo penso anch'io a distanza di anni (con il massimo rispetto). Ma vabbè. Scusami, lo sfogo! Ad ogni modo, ti capisco
ClaudiaK ha scritto:Per il resto non amo ricevere regali.
Perchè m imbarazza doverli "spacchettare" davanti al donante...con l'intimo terrore che dal mio viso si leggesse che non mi piacevano...
Navigator63 ha scritto:Però apprezzo sempre il pensiero.
Cioè anche se mi regalano una scemata, una cosa da nulla, se vedo che dietro c'è un pensiero specifico per me, personale, quello mi fa un sacco piacere.
Una volta una donna mi portò a casa una vaschetta di gelato alla menta, perché avevo detto che era il mio gusto preferito. Per cui per farmi piacere era andata a cercare un negozio dove lo vendessero (difficile da trovare). L'avevo trovato un gesto di vero amore (ovvero fare qualcosa per la felicità dell'altro), e mi aveva fatto un enorme piacere.![]()
ClaudiaK ha scritto:Parlo del "pensiero" di quelle persone (e non sono poche!) che ti vogliono "compensare" di una qualche impegnativa cortesia che gli hai REGALATO a livello professionale... omaggiandoti... con il dolcetto fatto in casa o addirittura comprato al discount a due euro e sessanta.
Non nascondo che lì mi indigno proprio, e mi sento davvero perculata.![]()
In ogni caso ci leggo la bassezza del donante di volersi "sentire a posto" , investendo tre euro al max e tanta faccia tosta per disobbligarsi da prestazioni che , a tariffa professionale, sarebbero quantificate dai 300 ai 3.000 € .
ClaudiaK ha scritto:Ma tu riesci sempre ad apprezzare il pensiero?
Parlo del "pensiero" di quelle persone (e non sono poche!) che ti vogliono "compensare" di una qualche impegnativa cortesia che gli hai REGALATO a livello professionale... omaggiandoti... con il dolcetto fatto in casa o addirittura comprato al discount a due euro e sessanta.
E allora li trovo proprio e veramente OFFENSIVI, altro che graditi!
Giuro che mi commosse, e ...mi sentii anche in debito con lei...perchè il Tempo che le era occorso per realizzare e ricamare quelle deliziose salviette...era certamente superiore a quello che io avevo impiegato per risolvere il suo caso...
SpringToCome ha scritto:La cosa del regalo per la prestazione professionale non l' ho capita.
ClaudiaK ha scritto:SpringToCome ha scritto:Eppure succede, e l'ha spiegata molto bene Elle8n .
E le ragioni per cui accade (in tutte le professioni e anche in arti e mestieri) possono essere tante.
Può essere che ci sia effettivamente un rapporto di amicizia, e allora è chiaro che chi si è dedicato al nostro problema per una consulenza non ci chieda nulla.
Può essere che ci sia un rapporto professionale continuativo e regolarmente pagato per consulenze/assistenze importanti, e allora è altrattanto chiaro che chi ci ha dedicato un'ora in più non stia lì a a chiedere nulla. E così via.
Però è anche una questione di rispetto del prossimo (secondo me) riconoscere che, se l'altro ti ha dedicato tempo professionale e ti ha risolto un problema, resta anzitutto da chiedergli "quanto ti devo?" , e, se l'altro replica "ma figurati!", sta al nostro saper vivere di significargli tangibilmente il nostro "grazie" .
Dopodichè (sempre a mio sommesso avviso) sta ancora al nostro discernimento e saper vivere il renderci conto che il dolcetto del discount è proprio offensivo (è come dire che la prestazione omaggiata avesse quel valore lì!) , mentre i dolcetti fatti in casa...a meno che non si conosca proprio bene il donante...bah...Elle8n è stata delicatissima nel dire che suo papà li lascia intoccati
...mentre io dico apertamente che vanno direttamente alla differenziata (col fastidio di dover anche aprire l'incarto per vedere di cosa si tratti, perchè è quasi aritmetico che mi sarà pure chiesto il classico "com'era? Ti è paciuto?", e quindi devo sapere almeno cosa fosse .
Ora non vorrei generare l'angolo horror, ed è vero che non è possibile fidarsi ciecamente neanche di pasticcerie e gastronomie,
Però mi consola sempre il fatto che - quanto meno - queste siano tenute per Legge a rispettare precise regole e protocolli sanitari...
Ma...chiedo...ti immagini quel che può accadere nella cucina o nella dispensa di TANTE persone? Cominciando da quelle che hanno cani o gatti in libera circolazione e finendo con quelle che non hanno un buon rapporto con acqua e sapone?![]()
Episodio VERO E VISSUTO : per fare un piacere a mia madre, una quindicina d'anni fa, vado PER LAVORO da una sua mezza amica.
Questa era anche parecchio più giovane di mia madre, solo che era disastrata da alcol e (credo) droghe, anche se ufficialmente era donna molto elegante e la sua casa era apparentemente pulita e in ordine per merito della colf.
Sta di fatto che la trovo (e chiedo scusa per il flash) che puzzava di pipì e ne aveva anche i pantaloni chiari palesemente macchiati...
Mi intrattiene tra chiacchiere un po' sconnesse per il triplo del tempo necessario a chiarirmi il suo problema, e alla fine mi porta in cucina (apparentemente pulita) e mi fa "ho preparato questa torta per te e per la mamma, che ti ti prego di salutarmi tanto".
La torta era già incartata, per cui ringrazio e vengo via.
Quando arrivo a casa e la apro...manca poco che mi venga un colpo : si trattava di una crostata alla CREMA (molto bella) ...che al centro aveva cominciato a sviluppare nientemeno che un principio di una muffa verde!!!!!!!!!!!!![]()
Ovviamente cestinata all'istante (e se non ricordo male fu da lì che cominciai a cestinare questo tipo di omaggi in modo seriale), ma , a parte che fu d'obbligo chiedermi da quanti giorni fosse lì, già incartata, ma quello che mi atterrì - trattandosi di crema pasticcera - era il pensiero delle conseguenze pazzesche che può avere l'ingestione di crema pasticcera pessimamente conservata!
Ed è assai probabile che se io fossi andata due o tre giorni prima...magari la muffa visibile non si sarebbe ancora sviluppata, ma quella torta era già comunque in conservazione totalmente demenziale da almeno altri tre o quattro giorni!![]()
Detto questo...anche a me capita di essere dalla parte del cliente del professionista amico che, quando chiedo "grazie, quanto ti devo?" mi risponde "ma vedi di pensarne un'altra! Anzi no: mi devi il prossimo aperitivo che ci prendiamo insieme!".
E di solito svolto proprio come la famiglia di Elle8n, o ancora più rapidamente (imparato vivendo) con una buona bottiglia (Magnum all'occorrenza) di buoni spumanti italiani e fino agli champagne più esclusivi , partendo dal principio che fanno piacere un po' a tutti (astemi compresi) , perchè comunque avranno sempre l'occasione di brindare a qualcosa, in compagnia...
DanyDuck ha scritto:
Però Claudia permettimi di pensare che sul regalo paragonato ad una prestazione professionale, ci sia appunto un po' di "deformazione professionale"
DanyDuck ha scritto: sul discorso dolci fatti in casa pure io come SpringToCome sono ben contento di riceverli perchè solitamente sono anche più buoni di quelli comprati, certo che se mi capita una torta che ha della muffa od un odore sgradevole sono il primo a farla finire nel sacchetto dell'organico! Diciamo che un minimo di controllo qualità ci vuole!
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