Non ce l'ho fatta a vincere la solitudine...

Quante volte ci lasciamo attraversare istintivamente da vergogna e senso di colpa?
In quanti siamo stati abbandonati? In quanti ci ritroviamo oggi completamente soli? In quanti possiamo dire di avere tanti amici quando sorridiamo, ma nessuno accanto quando piangiamo? ...Forse abbiamo qualcosa in comune.
Abbattiamo la solitudine instaurando dei legami forti tra noi, sfogandoci, ascoltandoci e costruendo qualcosa di importante tra noi. Cerchiamo di trarre dalla nostra unione la forza necessaria per rimettere in piedi la nostra vita.

Non ce l'ho fatta a vincere la solitudine...

Messaggioda Dragonheart88 » 22/02/2014, 13:58



Rothko ha scritto:
Light ha scritto:Non so da dove tu abbia preso questa statistica. Ho seri dubbi sulla sua veridicità, perché se fosse vero, tale dato statistico sarebbe spaventosamente recalcitrante nei confronti della mia esperienza: sarebbe come se conoscessi 5-6 persone che hanno fatto 6 al superenalotto.


Potrei sbagliarmi, ma magari è semplicemente l'impressione che ti fanno loro quella di avere una vita sociale "normale". Magari la realtà è diversa.
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Messaggioda Rothko » 22/02/2014, 14:06



La vita sociale non è qualcosa che si può nascondere: se una persona si vede in giro con altre persone, se va in pub o ristoranti con altre persone, se si comporta in modo normale con altre persone, vuol dire che ha una vita sociale "normale". Purtroppo La nostra vita è fortemente condizionata da pregiudizi talmente radicati a livello di "inconscio sociale", che prendiamo dei dati culturali per evidenze biologiche. Siamo costantemente bombardati da messaggi che non ci lasciano scampo: devi fare questo e quello, devi avere una famiglia, devi avere molti amici, devi avere successo, non devi stare solo... Alla fine si finisce per crederci e la vita diventa un inferno. E se vediamo una persona che a 50 anni non ha moglie e figli, che è felice con poco, che ha pochi buoni amici, che è contento della sua vita parzialmente ritirata rispetto allo standard del moralismo di massa, ci rifiutiamo di ammettere che si possa vivere bene in quel modo e ci diciamo "no, non è possibile, sta fingendo".
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Messaggioda Light » 22/02/2014, 14:15



Rothko ha scritto:

Non so da dove tu abbia preso questa statistica. Ho seri dubbi sulla sua veridicità, perché se fosse vero, tale dato statistico sarebbe spaventosamente recalcitrante nei confronti della mia esperienza: sarebbe come se conoscessi 5-6 persone che hanno fatto 6 al superenalotto.

spiegati meglio
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Messaggioda kathellyna » 22/02/2014, 14:19



Rothko ha scritto:La vita sociale non è qualcosa che si può nascondere: se una persona si vede in giro con altre persone, se va in pub o ristoranti con altre persone, se si comporta in modo normale con altre persone, vuol dire che ha una vita sociale "normale". Purtroppo La nostra vita è fortemente condizionata da pregiudizi talmente radicati a livello di "inconscio sociale", che prendiamo dei dati culturali per evidenze biologiche. Siamo costantemente bombardati da messaggi che non ci lasciano scampo: devi fare questo e quello, devi avere una famiglia, devi avere molti amici, devi avere successo, non devi stare solo... Alla fine si finisce per crederci e la vita diventa un inferno. E se vediamo una persona che a 50 anni non ha moglie e figli, che è felice con poco, che ha pochi buoni amici, che è contento della sua vita parzialmente ritirata rispetto allo standard del moralismo di massa, ci rifiutiamo di ammettere che si possa vivere bene in quel modo e ci diciamo "no, non è possibile, sta fingendo".

quoto. è ciò che ho sempre sostenuto. però, se lo dice kathellyna che ha quattordici anni, nessuno la prende sul serio e le viene detto che se ne accorgerà quando sarà cresciuta. spero che almeno tu verrai creduto, rothko.
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Messaggioda Light » 22/02/2014, 14:26



Rothko ha scritto:La vita sociale non è qualcosa che si può nascondere: se una persona si vede in giro con altre persone, se va in pub o ristoranti con altre persone, se si comporta in modo normale con altre persone, vuol dire che ha una vita sociale "normale". Purtroppo La nostra vita è fortemente condizionata da pregiudizi talmente radicati a livello di "inconscio sociale", che prendiamo dei dati culturali per evidenze biologiche. Siamo costantemente bombardati da messaggi che non ci lasciano scampo: devi fare questo e quello, devi avere una famiglia, devi avere molti amici, devi avere successo, non devi stare solo... Alla fine si finisce per crederci e la vita diventa un inferno. E se vediamo una persona che a 50 anni non ha moglie e figli, che è felice con poco, che ha pochi buoni amici, che è contento della sua vita parzialmente ritirata rispetto allo standard del moralismo di massa, ci rifiutiamo di ammettere che si possa vivere bene in quel modo e ci diciamo "no, non è possibile, sta fingendo".


verissimo. Ma oramai le cose vanno cosi, si possono cambiare?
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Messaggioda Rothko » 22/02/2014, 14:49



No, l'uomo in generale è come una pecora, vive in branco. Come dice Kathellyna, la credibilità del capobranco è condizionata da parametri di vario tipo (anche l'età dunque) e dal contesto. Kat, a me non interessa essere ascoltato, creduto o preso in considerazione: ciò che dici è vero, ma è una questione di contesto. Un solo esempio: in un'assemblea d'istituto la parola del rappresentante degli studenti è di certo più popolare e più considerata di quella di un professore matusa.
Light, credo di essermi spiegato bene. Se hai una statistica che documenti quanto hai affermato, mostrala; io conosco almeno cinque o sei persone di quel presunto 0,000000001% a livello mondiale (fra l'altro concentrate in un'area geografica di poche decine di kmq).
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Messaggioda Light » 22/02/2014, 14:56



Rothko ha scritto:No, l'uomo in generale è come una pecora, vive in branco. Come dice Kathellyna, la credibilità del capobranco è condizionata da parametri di vario tipo (anche l'età dunque) e dal contesto. Kat, a me non interessa essere ascoltato, creduto o preso in considerazione: ciò che dici è vero, ma è una questione di contesto. Un solo esempio: in un'assemblea d'istituto la parola del rappresentante degli studenti è di certo più popolare e più considerata di quella di un professore matusa.
Light, credo di essermi spiegato bene. Se hai una statistica che documenti quanto hai affermato, mostrala; io conosco almeno cinque o sei persone di quel presunto 0,000000001% a livello mondiale (fra l'altro concentrate in un'area geografica di poche decine di kmq).



Io vorrei poter dare conferma a quel che dici, ma io ti parlo della mia esperienza personale, di uno che vive in un paesino napoletano, chi non è sposato è fuori, sono tutti sposati, tutti dai 24 in poi, se tu non sei almeno fidanzato, se esci in strada sei destinato a stare in mezzo ai 16enni, ovunque ti giri ci sono coppie e tu sei fuori, se il forever alone della situazione, con chiunque che ti chiede quando caxxo ti sposi e perchè sei solo...

io VORREI poterti dire che hai ragione te, ma di persone non sposate ad una certa età se ne contano sulle dita, direi 4-5 in ogni città, vogliamo dire che non è vero che se non ti sposi sei fuori? non è vero che se non ti adegui vieni visto come strano?
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Messaggioda Rothko » 22/02/2014, 17:55



Quindi parlavi della tua esperienza personale, relativa ad un paesino del napoletano. Poiché hai parlato "a livello mondiale" ("rappresentano lo 0,000000001% nel globo mondiale", hai detto) non si capiva che ti riferissi ad una realtà specifica. A Roma, a Milano o in qualsiasi altra area italiana metropolitana la mentalità è molto diversa e anche il modo di vivere della gente, sia dei single che degli accoppiati. Io ho vissuto in diverse grandi città, sia in Italia che all'estero e ti posso garantire che da single si vive benissimo e che nessuno ti chiede "quando c***o ti sposi?". D'altronde, è possibile che a Corleone una ragazza che decida di andare in vacanza con il suo fidanzato sia considerata "disonorata", ma se ti allontani di un centinaio di chilometri le cose cambiano...
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Messaggioda Light » 22/02/2014, 20:36



Rothko ha scritto:Quindi parlavi della tua esperienza personale, relativa ad un paesino del napoletano. Poiché hai parlato "a livello mondiale" ("rappresentano lo 0,000000001% nel globo mondiale", hai detto) non si capiva che ti riferissi ad una realtà specifica. A Roma, a Milano o in qualsiasi altra area italiana metropolitana la mentalità è molto diversa e anche il modo di vivere della gente, sia dei single che degli accoppiati. Io ho vissuto in diverse grandi città, sia in Italia che all'estero e ti posso garantire che da single si vive benissimo e che nessuno ti chiede "quando c***o ti sposi?". D'altronde, è possibile che a Corleone una ragazza che decida di andare in vacanza con il suo fidanzato sia considerata "disonorata", ma se ti allontani di un centinaio di chilometri le cose cambiano...


ho capito cosa intendi, insomma, è una questione di "mentalità paesanotta" :)

Io lo dico che devo spostarmi a roma..
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Messaggioda Lonesparrow » 22/02/2014, 22:04



Light ha scritto:
Rothko ha scritto:Quindi parlavi della tua esperienza personale, relativa ad un paesino del napoletano. Poiché hai parlato "a livello mondiale" ("rappresentano lo 0,000000001% nel globo mondiale", hai detto) non si capiva che ti riferissi ad una realtà specifica. A Roma, a Milano o in qualsiasi altra area italiana metropolitana la mentalità è molto diversa e anche il modo di vivere della gente, sia dei single che degli accoppiati. Io ho vissuto in diverse grandi città, sia in Italia che all'estero e ti posso garantire che da single si vive benissimo e che nessuno ti chiede "quando c***o ti sposi?". D'altronde, è possibile che a Corleone una ragazza che decida di andare in vacanza con il suo fidanzato sia considerata "disonorata", ma se ti allontani di un centinaio di chilometri le cose cambiano...


ho capito cosa intendi, insomma, è una questione di "mentalità paesanotta" :)

Io lo dico che devo spostarmi a roma..


Quando ho letto la tua esperienza ho strabuzzato gli occhi, non conosco nessun ragazzo o ragazza che si sia sposato entro i 24 anni, e se qualcuno lo facesse lo prenderebbero tutti per matto. Pensavo che cose così succedessero solo nei paesi africani... Cambia aria, sei ancora in tempo.
Per me è diverso, vivo in una grande città, non sono stato ostacolato da problemi di mentalità collettiva, semplicemente mi è andato tutto male... e non posso più rimediare.
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