Cosa ne pensate della verità?

Quante volte ci lasciamo attraversare istintivamente da vergogna e senso di colpa?
In quanti siamo stati abbandonati? In quanti ci ritroviamo oggi completamente soli? In quanti possiamo dire di avere tanti amici quando sorridiamo, ma nessuno accanto quando piangiamo? ...Forse abbiamo qualcosa in comune.
Abbattiamo la solitudine instaurando dei legami forti tra noi, sfogandoci, ascoltandoci e costruendo qualcosa di importante tra noi. Cerchiamo di trarre dalla nostra unione la forza necessaria per rimettere in piedi la nostra vita.

Cosa ne pensate della verità?

Messaggioda ClaudiaK » 10/02/2025, 23:08



VeraVita ha scritto:Allora, la mia domanda, effettivamente, era più complessa. Perché mi chiedevo se il male che facciamo ci torni. Poi, però, mi sono anche chiesta, in virtù dell'esempio riportato da mia sorella, che a volta il male che facciamo non è consapevole ma frutto di un errore di valutazione o inesperienza. O, altro. Quindi, noi, pensiamo di agire per il meglio di noi e degli altri, ma in realtà facciamo più male che bene.


Chiarissima! :)
Quelle che hai descritto sono le due categorie che sono alla base del Diritto Penale: il <dolo> che corrisponde alla volontà e consapevolezza di danneggiare altri per un proprio vantaggio; e la <colpa>, che si specifica nelle forme dell'imprudenza-imperizia-negligenza, con cui si procura comunque un danno ingiusto ad altri, pur senza averlo voluto e pur senza avere alcun vantaggio da trarne.
Ovviamente la prima ipotesi è molto più grave, e infatti si ripercuote sulla gravità delle pene che vengono comminate nei due casi, che sono molto diversi.
Fin qui niente di nuovo e, salvo misticismi più o meno suggestivi, l'unica cosa che mi risulta "tornare" è una condanna penale, per chi ha commesso questi fatti e sempre se l'hanno "preso" e non ha beneficiato di amnistie, indulti o prescrizioni processuali.
E questi sono tutti casi in cui c'è OGGETTIVAMENTE un danno INGIUSTO, causato da qualcuno a qualcun altro.
Oltre a questo, però, bisogna considerare i tantissimi casi in cui non è stato commesso alcun danno ingiusto, e malgrado questo ci sia il soggetto che si sente vittima.
Esempio classico è quello del bambino che venga messo in punizione dai genitori per una marachella grave e magari anche pericolosa per lui.
Esperienza ci insegna (e bastano anche i ricordi personali, se siamo cresciuti) che il bambino vivrà quella punizione come un oltraggio estremo, intollerabile! Può arrivare a vivere (al momento) sentimenti di ODIO FEROCE verso il genitore che l'ha messo in punizione! E anche quando si tratti di robe del tipo "adesso per tre giorni niente bicicletta e giochi con gli amici" o "adesso peer tre giorni niente cellulare e PC!"
Resta che il genitore abbia agito solo ed esclusivamente per EDUCARE il figlio amatissimo, e che l'abbia fatto nel più limpido animus amorevole verso il figlio, e non solo non gli ha procurato nessun danno, ma ha contribuito ad evitare (come in suo dovere di genitore) che il figlio monello si protesse procurare danni da solo!
Ma se si dovesse dar retta al "senso di male ricevuto"..........ehhhh :pazzo: .....quello dell'infante in punizione sarebbe molto più verace e feroce (sul momento) anche di quello del passante accoltellato per strada da uno sconosciuto pazzo!

Questo anche per dire quanto sia soggettivo il concetto di "male ricevuto", che non mi sembra aspetto secondario (anche perchè non tutti diventano adulti secondo i dati anagrafici, e ne ho prova proprio nel mio "fratello cancro", come tu l'hai generosamente definito).
Anzi : l'esempio mi è ottimo.
Sai quanti ne ha fatti, di DANNI del tutto ingiusti, intorno a sè?
E certamente non sta vivendo "bene".
Ma quella che gli sta "tornando" (come dicevo qualche post fa) è solo la conseguenza della SUA stupidità, e nemmanco un centesimo bucato in più. E se fosse stato più intelligente (come crede di essere) avrebbe scelto vie più ETICHE...o quanto meno - profittatore per profittatore - avrebbe saputo organizzarsi per manipolare il prossimo in funzione infinitamente più lungimirante e strategica di quanto abbia dimostrato di saper fare!

Riassunto : all'infuori delle condanne penali (o anche delle sentenze di condanna in sede civile)...non ho mai visto "tornare" niente a nessuno, e se considero che il "male ingiusto ma vibrante" può anche essere un effetto di infantilismo come quello del bambino messo in punizione...aggiungo un "deo gratias" che non torni proprio nulla, all'infuori di quello che su questa Terra decidono i Giudici! :lol:

VeraVita ha scritto: ho avuto un'altra esperienza di vita. Magari, se non vi annoio, racconterò la vicenda che mi ha aperto gli occhi.

Magari!!!! :clapclap:
Sarebbe interessantissima!
(Magari convinci anche me, che nella reincarnazione - ad oggi - non ci crederei neanche se mi drogassero). :)
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Messaggioda VeraVita » 10/02/2025, 23:51



ClaudiaK ha scritto:
VeraVita ha scritto:Allora, la mia domanda, effettivamente, era più complessa. Perché mi chiedevo se il male che facciamo ci torni. Poi, però, mi sono anche chiesta, in virtù dell'esempio riportato da mia sorella, che a volta il male che facciamo non è consapevole ma frutto di un errore di valutazione o inesperienza. O, altro. Quindi, noi, pensiamo di agire per il meglio di noi e degli altri, ma in realtà facciamo più male che bene.


Chiarissima! :)
Quelle che hai descritto sono le due categorie che sono alla base del Diritto Penale: il <dolo> che corrisponde alla volontà e consapevolezza di danneggiare altri per un proprio vantaggio; e la <colpa>, che si specifica nelle forme dell'imprudenza-imperizia-negligenza, con cui si procura comunque un danno ingiusto ad altri, pur senza averlo voluto e pur senza avere alcun vantaggio da trarne.
Ovviamente la prima ipotesi è molto più grave, e infatti si ripercuote sulla gravità delle pene che vengono comminate nei due casi, che sono molto diversi.
Fin qui niente di nuovo e, salvo misticismi più o meno suggestivi, l'unica cosa che mi risulta "tornare" è una condanna penale, per chi ha commesso questi fatti e sempre se l'hanno "preso" e non ha beneficiato di amnistie, indulti o prescrizioni processuali.
E questi sono tutti casi in cui c'è OGGETTIVAMENTE un danno INGIUSTO, causato da qualcuno a qualcun altro.
Oltre a questo, però, bisogna considerare i tantissimi casi in cui non è stato commesso alcun danno ingiusto, e malgrado questo ci sia il soggetto che si sente vittima.
Esempio classico è quello del bambino che venga messo in punizione dai genitori per una marachella grave e magari anche pericolosa per lui.
Esperienza ci insegna (e bastano anche i ricordi personali, se siamo cresciuti) che il bambino vivrà quella punizione come un oltraggio estremo, intollerabile! Può arrivare a vivere (al momento) sentimenti di ODIO FEROCE verso il genitore che l'ha messo in punizione! E anche quando si tratti di robe del tipo "adesso per tre giorni niente bicicletta e giochi con gli amici" o "adesso peer tre giorni niente cellulare e PC!"
Resta che il genitore abbia agito solo ed esclusivamente per EDUCARE il figlio amatissimo, e che l'abbia fatto nel più limpido animus amorevole verso il figlio, e non solo non gli ha procurato nessun danno, ma ha contribuito ad evitare (come in suo dovere di genitore) che il figlio monello si protesse procurare danni da solo!
Ma se si dovesse dar retta al "senso di male ricevuto"..........ehhhh :pazzo: .....quello dell'infante in punizione sarebbe molto più verace e feroce (sul momento) anche di quello del passante accoltellato per strada da uno sconosciuto pazzo!

Questo anche per dire quanto sia soggettivo il concetto di "male ricevuto", che non mi sembra aspetto secondario (anche perchè non tutti diventano adulti secondo i dati anagrafici, e ne ho prova proprio nel mio "fratello cancro", come tu l'hai generosamente definito).
Anzi : l'esempio mi è ottimo.
Sai quanti ne ha fatti, di DANNI del tutto ingiusti, intorno a sè?
E certamente non sta vivendo "bene".
Ma quella che gli sta "tornando" (come dicevo qualche post fa) è solo la conseguenza della SUA stupidità, e nemmanco un centesimo bucato in più. E se fosse stato più intelligente (come crede di essere) avrebbe scelto vie più ETICHE...o quanto meno - profittatore per profittatore - avrebbe saputo organizzarsi per manipolare il prossimo in funzione infinitamente più lungimirante e strategica di quanto abbia dimostrato di saper fare!

Riassunto : all'infuori delle condanne penali (o anche delle sentenze di condanna in sede civile)...non ho mai visto "tornare" niente a nessuno, e se considero che il "male ingiusto ma vibrante" può anche essere un effetto di infantilismo come quello del bambino messo in punizione...aggiungo un "deo gratias" che non torni proprio nulla, all'infuori di quello che su questa Terra decidono i Giudici! :lol:

VeraVita ha scritto: ho avuto un'altra esperienza di vita. Magari, se non vi annoio, racconterò la vicenda che mi ha aperto gli occhi.

Magari!!!! :clapclap:
Sarebbe interessantissima!
(Magari convinci anche me, che nella reincarnazione - ad oggi - non ci crederei neanche se mi drogassero). :)



Grazie di cuore per la tua spiegazione scientifica. Mi è davvero molto piaciuta e ti ringrazio anche per la tua curiosità nel poterti raccontare quanto segue. Mi fa molto piacere! Purtroppo, siccome vado un po' di fretta (domani ho la giornata un po' impegnata) ti scrivo ciò che è successo che mi ha fatto pensare che forse qualcosa di più grande e forte di noi esiste. Mi dispiace non dedicarci il tempo giusto, ma conoscendomi, so che poi non avrei più scritto. Allora, ti ricordi di mia mamma? La super laureata? Bene, mia mamma ha sposato un uomo di umili origini. Mentre mia mamma aveva origini benestanti. Mio padre però nonostante fosse di umili origini era una persona molto ma molto profonda. Inoltre, era davvero coltissimo. Qualsiasi cosa gli si chiedesse la sapeva. Devi sapere che io, ad esempio, quando leggo mi segno su un quaderno le parole che non conosco. Una volta, l'ho letteralmente sfidato. Gli ho fatto tantissime domande. Ci credi le ha indovinate tutte? Guai a dire con lui che le avesse indovinate tutte ;) mi avrebbe corretta dicendomi che le sapeva tutte. Che "indovinare'' significava essersi buttato a caso. Inoltre, mio papà aveva vinto numerosi premi in poesia. Alcuni a livello nazionale. Ricordo ancora che lui diceva sempre di averne vinti pochi. Una volta saliamo in soffitta e rimasi sorpresa che era pieno di trofei. Parecchi persino portavano il primo premio! Inoltre, anche mio papà fece il classico (riportando un voto dignitoso mi sembra di ricordare che uscì con 44/60 dovrei chiedere a mamma perché non ricordo). Anche mio papà prese l'università ma non si laureò. Ma tutti gli esami che fece aveva 30 e lode (ne aveva dati 10 in giurisprudenza) ma ricordo non aveva dato esami specifici ma quelli diciamo più umanistici e più "facili". Ad ogni modo, mio padre, con il dovuto rispetto, non lo ricordo un gran padre. Purtroppo, secondo me, se ne approfittava troppo di mia madre. Lei era quella che portava il pane a casa mio padre non faceva niente dalla mattina alla sera. Se non spendere i soldi di mia mamma in gratta e perdi (ehm, scusami, gratta e vinci), donne e acquisti compulsivi. Inoltre, chiedeva tantissimi soldi agli amici e parenti. E, tieni presente mio padre non era uno che si accontentava. Mia madre mi dice sempre: "lui voleva avere tutto". Ricordo ancora che mio padre diceva sempre che non gli bastava avere una cosa. Ne voleva avere 100. Ad esempio, lui doveva avere almeno due macchine, oppure, almeno 2 telefoni e via discorrendo. Se penso che io per mantenermi un telefono faccio una fatica disumana. Per tanti versi, mio padre, mi ricorda molto tuo fratello. Ad ogni modo, mio padre spesso sosteneva, in maniera velata, che sarebbe morta prima mia mamma. Ora, ti ripeto, per fartela molto breve, nel 2013 mio padre ha tentato il suicidio perché aveva finito tutti i soldi. E, non poteva più avere la vita che prima faceva fatta di vizi e sfizi. Mio padre fu ricoverato a psichiatria e da lì iniziò pian pianino la sua discesa verso gli inferi. Ora, sempre stringi, stringi è accaduto questo: mio padre tentò il suicidio nel 2013 ed è morto lo stesso giorno in cui ha tentato il suicidio. Inoltre, era anche lo stesso giorno di settimana. Poi, aggiungo anche che più o meno era l'orario in cui stava tentando di suicidarsi (più o meno). Per non parlare di altre coincidenze molto strane che accaddero. Come ad esempio di quando si è rotto il femore per ben due volte ed era sempre il 29. Poi, accadde pure che lui gli ultimi anni della sua vita li ha passati a casa di una dottoressa. E, questa era la mamma di un mio ex compagno di scuola (molto abbreviato). Possibile che era solo uno schema mentale di mio padre? Pure lui sai mi diceva spesso che quello che gli era capitato non se lo meritava. Che aveva fatto solo del bene e non riconosceva mai niente. Però, non so. Anche a me capitano strane coincidenze. Ti ho detto che mi capita di guardare, ad esempio, i miei ex compagni di scuola che non vedo da anni e a malapena me li ricordo. Poi, poco dopo li incontro. Oppure, mi capita che ci sogno lo rivedo. Possibile che sia solo una questione di schema mentale?
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Messaggioda ClaudiaK » 11/02/2025, 11:06



VeraVita ha scritto: Possibile che sia solo una questione di schema mentale?


Non solo è possibile che sia solo una questione di <schema mentale> , ma si tratta proprio di quello schema che in psicologia va sotto il nome di PENSIERO MAGICO, a cui accennavo in qualche post precedente, e qui ne trovi una panoramica piuttosto esauriente : https://it.wikipedia.org/wiki/Pensiero_magico

La tendenza a vivere questo schema mentale è, in qualche misura, in ognuno di noi e fin da bambini, e la ragione che più spesso lo evoca sono proprio le coincidenze che troviamo "assurde ma vere".
E poi si ritrova in dosi massive in tanti disturbi psichici, come psichiatria ci insegna.
E' frequentissimo, ad esempio, in quelle persone disturbate che sono anche ludopatiche, e che sembrano "solo" molto scaramantiche.

Se vai ad analizzare razionalmente...quelle che sembrano "coincidenze assurde e troppo assurde per essere <solo> coincidenze " sono pur sempre episodi che si verificano in qualche evenienza tra miliardi di nostre evenienze quotidiane , e che in realtà nulla aggiungono e nulla tolgono all'evento, triste o lieto, che ne sembra oggetto.
Non voglio qui parlare di lui, ma qui mi occorre e soccorre come esempio : mio fratello, certamente disturbato psichicamente (in forma grave, secondo me, e che è anche ludopatico) ... vive molto di pensiero magico. Lo scorso anno se ne uscì con una frase diretta a mia madre, in mia presenza, dicendo testualmente "attenzione a questa (dove "questa" sarei stata io)...perchè azz...quando te le dice s'avverano le peggio cose che t'ha detto!"
Ci sarebbe da ridere se non fosse da piangere...
Alludeva al fatto che io mi fossi fatta un normalissimo DOVERE, negli anni passati, di segnalare che determinate condotte scellerate, sia da parte di mia madre che da parte di mio fratello, avrebbero potuto portare solo casini o catastrofi se non fossero state radicalmente rimeditate e corrette.
E quei casini e catastrofi, in effetti, si sono puntualmente verificati!
Ma NON perchè io abbia poteri "magici". Assolutamente NO! Era solo che io ragionavo per logica, e pertanto mi era chiaro che 1 + 1 = 2 !
Erano loro (fratello e madre) a NON applicarla e a vivere "come se non ci fosse un domani", e solo per questo si è verificato quel 2 che era il risultato OVVIO di 1 + 1.
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Messaggioda VeraVita » 11/02/2025, 11:57



ClaudiaK ha scritto:
VeraVita ha scritto: Possibile che sia solo una questione di schema mentale?


Non solo è possibile che sia solo una questione di <schema mentale> , ma si tratta proprio di quello schema che in psicologia va sotto il nome di PENSIERO MAGICO, a cui accennavo in qualche post precedente, e qui ne trovi una panoramica piuttosto esauriente : https://it.wikipedia.org/wiki/Pensiero_magico

La tendenza a vivere questo schema mentale è, in qualche misura, in ognuno di noi e fin da bambini, e la ragione che più spesso lo evoca sono proprio le coincidenze che troviamo "assurde ma vere".
E poi si ritrova in dosi massive in tanti disturbi psichici, come psichiatria ci insegna.
E' frequentissimo, ad esempio, in quelle persone disturbate che sono anche ludopatiche, e che sembrano "solo" molto scaramantiche.

Se vai ad analizzare razionalmente...quelle che sembrano "coincidenze assurde e troppo assurde per essere <solo> coincidenze " sono pur sempre episodi che si verificano in qualche evenienza tra miliardi di nostre evenienze quotidiane , e che in realtà nulla aggiungono e nulla tolgono all'evento, triste o lieto, che ne sembra oggetto.
Non voglio qui parlare di lui, ma qui mi occorre e soccorre come esempio : mio fratello, certamente disturbato psichicamente (in forma grave, secondo me, e che è anche ludopatico) ... vive molto di pensiero magico. Lo scorso anno se ne uscì con una frase diretta a mia madre, in mia presenza, dicendo testualmente "attenzione a questa (dove "questa" sarei stata io)...perchè azz...quando te le dice s'avverano le peggio cose che t'ha detto!"
Ci sarebbe da ridere se non fosse da piangere...
Alludeva al fatto che io mi fossi fatta un normalissimo DOVERE, negli anni passati, di segnalare che determinate condotte scellerate, sia da parte di mia madre che da parte di mio fratello, avrebbero potuto portare solo casini o catastrofi se non fossero state radicalmente rimeditate e corrette.
E quei casini e catastrofi, in effetti, si sono puntualmente verificati!
Ma NON perchè io abbia poteri "magici". Assolutamente NO! Era solo che io ragionavo per logica, e pertanto mi era chiaro che 1 + 1 = 2 !
Erano loro (fratello e madre) a NON applicarla e a vivere "come se non ci fosse un domani", e solo per questo si è verificato quel 2 che era il risultato OVVIO di 1 + 1.


Grazie ClaudiaK per la tua esauriente risposta. Ma per me, c'è altro nella storia di mio padre. Non so. Alcune coincidenze mi sono sembrate così assurde. Possibile, che è uno schema inconscio della testa? Allora, perché non si sono verificate altre cose? Volevo riportarti anche altre esempi della vicenda di mio papà. Ma preferisco tenerli per me, perché penso che è meglio lasciare un po' di riservatezza. Ad ogni modo, le tue parole mi fanno riflettere. Come anche quelle di Navigator63. Può essere pure uno schema. Però, non so. Un po' di destino nella vita mi pare che esista. Ci sono certi eventi cui non puoi sottrarti e devi affrontarli con il massimo coraggio possibile. Ad esempio, la storia di tuo fratello mi fa riflettere. Ora, come ti dico, non penso che soffrirai a vita per lui. Un bel giorno (mi dispiace per lui) avrà il suo ben servito. Ma alla fine chi può saperlo? Ognuno di noi deve prendere le proprie scelte.
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Messaggioda Hystèria » 11/02/2025, 14:11



Per rispondere a quello che chiedi: no, personalmente non credo che ci sia una sorta di giustizia superiore. Non credo al detto "male fai, male trovi" e che quindi il male ritorni a chi ne compie. Non credo alla sfortuna e non credo al caso. Credo a una serie di scelte, di decisioni e di azioni che portano ad un determinato risultato.
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Messaggioda ClaudiaK » 11/02/2025, 14:36



VeraVita ha scritto: Ognuno di noi deve prendere le proprie scelte.


Appunto. :coolok:

E prendere le proprie scelte è inconciliabile sia con l'idea che esista un destino già disegnato per noi, e sia con l'idea che qualche "legge superiore" ci renderà giustizia (prima o poi).

Ci sono cose fondamentali che nessuno può scegliere, a cominciare addirittura dal luogo, data, contesto sociale e familiare in cui si nasce. e dalle caratteristiche psicofisiche con cui si nasce.
Su queste basi date, però, si può scegliere di acquisire maggiori consapevolezze e determinazioni...oppure si può restare inerti e sentirsi vittime di tutto e tutti, sperando che qualche occulta "legge o entità ignota" ci risolverà i problemi o ci "vendicherà" per i torti subiti (veri o presunti che siano).
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Messaggioda Navigator63 » 12/02/2025, 1:43



VeraVita ha scritto:Innanzitutto, ti ringrazio della tua bella risposta.

Prego :)
Lo sai che ti voglio bene e, quando ti rispondo, lo faccio col cuore (anche quando posso sembrare cervellotico :D ).

Allora, come potevi prevedere, non è che mi ci riveda molto in ciò che scrivi.

Era previsto. Ma a volte uno vuole provarci comunque. Perché ci tiene all'altra persona. :rolleyes:

Solo che la mia domanda, in questo 3d, era semplicemente, se secondo voi, il male che si fa nella vita torni.

Hai ragione, ed io non vi ho risposto. Lo faccio ora.

Secondo me, in Natura non esiste giustizia o equità. Non c'è un Dio benevolo che governa tutto.
Nello stato di Natura vige la legge darwiniana per cui il più adatto vince o prevale, il meno adatto soccombe e muore, e chi sta nel mezzo si arrabatta. Per fare un esempio classico, nella "gara" tra leone e gazzella non prevarrà il più buono, più amorevole o saggio, ma il più forte o veloce.

Questo vale, in genere, anche tra gli esseri umani: per milioni di anni ha regnato la legge del più forte, per cui i più forti e violenti hanno dominato, e gli altri si sono sottomessi. Peraltro questo è anche il motivo per cui noi esseri umani abbiamo finito col dominare il pianeta: siamo il predatore più furbo, capace e spietato (cioè il più adatto a dominare).
In accordo con questo principio, i cattivi non vengono puniti ed i buoni non vengono premiati. Noi umani abbiamo sottomesso il pianeta e sterminato innmerevoli specie... e continuiamo a farlo. Nessuno ci ha punito per questo. Anzi. :dunno:

E' però anche vero che siamo una specie sociale, che ha sviluppato un codice morale. Per cui a livello sociale c'è una certa giustizia ed equità. Sono limitate, imperfette e mai garantite, però ci sono.
Le leggi vengono spesso rispettate (parlo dell'Occidente, meno altrove). Un assassino che venga scoperto viene punito. Un truffatore viene spesso arrestato.
Ed anche a livello interpersonale, se in un gruppo uno fa la str***o e maltratta le persone, in genere viene giudicato ed ostracizzato. Oppure, al contrario, una persona buona, gentile e generose viene quasi sempre apprezzata e benvoluta.

Quindi sì, a livello sociale a volte il male viene punito ed il bene premiato. A volte, non sempre.
Ma soprattutto ciò avviene all'interno delle relazioni sociali, non per intervento divino o "giustizia cosmica".
Per esempio uno che frega la gente è probabile che, prima o poi, troverà uno che si inkazza e lo bastona, o gli pianta un coltello fra le costole. Molti criminali finiscono così.
Ma non gli arriverà un fulmine sulla testa, o un tumore per via della sua cattiveria.

Su questo argomento concordo con la posizione di Woody Allen, ben rappresentata nel film "Crimini e misfatti" (uno dei suoi capolavori). Lo consiglio a chiunque sia interessato al tema dell'etica.

Concordo anche con @ClaudiaK e la sua citazione del "pensiero magico": cioè il credere che certe cose accadono per qualche ragione inspiegabile, in accordo ai nostri desideri o pensieri, come per magia o volontà superiore.

Ho diverse ferite del passato. Ma mia sorella è una con due attributi grossi così (scusami l'espressione). Però, è una ragazza molto in gamba. Eppure, pure lei, le sue belle sodomizzate nella vita le prende.

Infatti venite dalla stessa famiglia. Che ci sia un collegamento...? ;)

noto troppo spesso che questi avvocati e medici spesso non sanno fare niente. Però, i soldi se li prendono eccome.

Sai, mio padre nella vita ha avuto poche fregature, a quanto ne so (qualcuna è inevitabile).
Questo credo sia dovuto a due fattori:
- Era uno che impara dall'esperienza.
- Era uno che sapeva reagire e farsi rispettare.
Per cui, secondo me, i tipi loschi lo capivano ed evitavano di fare cose scorrette con lui. Perché intuivano che, se lo avessero fatto, rischiavano di ritrovarsi magari con le gambine spezzate...

Invece tu, come dicevo, hai questa mentalità da vittima fragile, per cui i tipi loschi lo fiutano e non si fanno scrupoli a fregarti. Tanto sanno che non saprai reagire, che sei innocua. Che sei un coniglio, non una tigre.

Purtroppo, quando una persona vive diverse situazioni, si rende conto, che un po' di destino c'è.

"Il destino è un'invenzione della gente fiacca e rassegnata." ;)
(Ignazio Silone, "Vino e pane")

Perché con la razionalità o con altro non ci spiega tutto.

A volte non sappiamo spiegare qualcosa a causa della nostra ignoranza... ma la spiegazione esiste lo stesso.
I microbi ci hanno fatto ammalare per milioni di anni... ma noi li abbiamo visti solo dopo aver inventato il microscopio. Però loro c'erano anche prima. :dunno:

Mi dispiace che uno quando legge le mie domande coglie questo di me stessa. Magari, le prossime volte cercherò di spiegare di meno.

Questa è stata una mia lettura (sai che la psicanalisi è la mia perversione :D ), non vale per tutti.
E comunque non voleva assolutamente essere uno scoraggiamento ai tuoi post: scrivi pure tutto quello che ti senti. :coolok:
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Messaggioda VeraVita » 12/02/2025, 14:54



Navigator63 ha scritto:
VeraVita ha scritto:Innanzitutto, ti ringrazio della tua bella risposta.

Prego :)
Lo sai che ti voglio bene e, quando ti rispondo, lo faccio col cuore (anche quando posso sembrare cervellotico :D ).

Allora, come potevi prevedere, non è che mi ci riveda molto in ciò che scrivi.

Era previsto. Ma a volte uno vuole provarci comunque. Perché ci tiene all'altra persona. :rolleyes:

Solo che la mia domanda, in questo 3d, era semplicemente, se secondo voi, il male che si fa nella vita torni.

Hai ragione, ed io non vi ho risposto. Lo faccio ora.

Secondo me, in Natura non esiste giustizia o equità. Non c'è un Dio benevolo che governa tutto.
Nello stato di Natura vige la legge darwiniana per cui il più adatto vince o prevale, il meno adatto soccombe e muore, e chi sta nel mezzo si arrabatta. Per fare un esempio classico, nella "gara" tra leone e gazzella non prevarrà il più buono, più amorevole o saggio, ma il più forte o veloce.

Questo vale, in genere, anche tra gli esseri umani: per milioni di anni ha regnato la legge del più forte, per cui i più forti e violenti hanno dominato, e gli altri si sono sottomessi. Peraltro questo è anche il motivo per cui noi esseri umani abbiamo finito col dominare il pianeta: siamo il predatore più furbo, capace e spietato (cioè il più adatto a dominare).
In accordo con questo principio, i cattivi non vengono puniti ed i buoni non vengono premiati. Noi umani abbiamo sottomesso il pianeta e sterminato innmerevoli specie... e continuiamo a farlo. Nessuno ci ha punito per questo. Anzi. :dunno:

E' però anche vero che siamo una specie sociale, che ha sviluppato un codice morale. Per cui a livello sociale c'è una certa giustizia ed equità. Sono limitate, imperfette e mai garantite, però ci sono.
Le leggi vengono spesso rispettate (parlo dell'Occidente, meno altrove). Un assassino che venga scoperto viene punito. Un truffatore viene spesso arrestato.
Ed anche a livello interpersonale, se in un gruppo uno fa la str***o e maltratta le persone, in genere viene giudicato ed ostracizzato. Oppure, al contrario, una persona buona, gentile e generose viene quasi sempre apprezzata e benvoluta.

Quindi sì, a livello sociale a volte il male viene punito ed il bene premiato. A volte, non sempre.
Ma soprattutto ciò avviene all'interno delle relazioni sociali, non per intervento divino o "giustizia cosmica".
Per esempio uno che frega la gente è probabile che, prima o poi, troverà uno che si inkazza e lo bastona, o gli pianta un coltello fra le costole. Molti criminali finiscono così.
Ma non gli arriverà un fulmine sulla testa, o un tumore per via della sua cattiveria.

Su questo argomento concordo con la posizione di Woody Allen, ben rappresentata nel film "Crimini e misfatti" (uno dei suoi capolavori). Lo consiglio a chiunque sia interessato al tema dell'etica.

Concordo anche con @ClaudiaK e la sua citazione del "pensiero magico": cioè il credere che certe cose accadono per qualche ragione inspiegabile, in accordo ai nostri desideri o pensieri, come per magia o volontà superiore.

Ho diverse ferite del passato. Ma mia sorella è una con due attributi grossi così (scusami l'espressione). Però, è una ragazza molto in gamba. Eppure, pure lei, le sue belle sodomizzate nella vita le prende.

Infatti venite dalla stessa famiglia. Che ci sia un collegamento...? ;)

noto troppo spesso che questi avvocati e medici spesso non sanno fare niente. Però, i soldi se li prendono eccome.

Sai, mio padre nella vita ha avuto poche fregature, a quanto ne so (qualcuna è inevitabile).
Questo credo sia dovuto a due fattori:
- Era uno che impara dall'esperienza.
- Era uno che sapeva reagire e farsi rispettare.
Per cui, secondo me, i tipi loschi lo capivano ed evitavano di fare cose scorrette con lui. Perché intuivano che, se lo avessero fatto, rischiavano di ritrovarsi magari con le gambine spezzate...

Invece tu, come dicevo, hai questa mentalità da vittima fragile, per cui i tipi loschi lo fiutano e non si fanno scrupoli a fregarti. Tanto sanno che non saprai reagire, che sei innocua. Che sei un coniglio, non una tigre.

Purtroppo, quando una persona vive diverse situazioni, si rende conto, che un po' di destino c'è.

"Il destino è un'invenzione della gente fiacca e rassegnata." ;)
(Ignazio Silone, "Vino e pane")

Perché con la razionalità o con altro non ci spiega tutto.

A volte non sappiamo spiegare qualcosa a causa della nostra ignoranza... ma la spiegazione esiste lo stesso.
I microbi ci hanno fatto ammalare per milioni di anni... ma noi li abbiamo visti solo dopo aver inventato il microscopio. Però loro c'erano anche prima. :dunno:

Mi dispiace che uno quando legge le mie domande coglie questo di me stessa. Magari, le prossime volte cercherò di spiegare di meno.

Questa è stata una mia lettura (sai che la psicanalisi è la mia perversione :D ), non vale per tutti.
E comunque non voleva assolutamente essere uno scoraggiamento ai tuoi post: scrivi pure tutto quello che ti senti. :coolok:



Ma certo Valter che lo so che mi vuoi bene e che mi dici le cose per migliorare e non per essere giudicata. Solo che a volte non mi sento in linea con ciò che dici (come hai giustamente dedotto). Ma può essere, più che altro, che un giorno (come spesso è accaduto) che mi sono ricreduta sulle tue parole. Poi, sai. Anch'io da giovanissima pensavo che tutto dipendesse da noi. E, spiegavo le cose con la logica. Il problema è stato quando sono cresciuta. A volte uno pensa che tutto dipenda da sé. Ma ci sono cose che non dipendono da noi. Come può essere un incidente in macchina. Ora, io ho parlato dell'esempio di mio padre, che può essere stato anche un suo schema mentale.. però, non so. Il suo caso mi è sembrato molto invece destino o qualcosa che non ha a che fare con la razionalità. Perché mio padre si è sempre sentito meritevole e di aver combattuto per le cose che voleva. Ma non si è mai accorto del male che ha fatto. È come il caso che ho raccontato dell'avvocato di mia sorella. Ok, ci può stare che uno sbaglia perché non voleva e che perduri la sua cattiva condotta ad oltranza. Però poi il male torna (con i tempi lunghi del Padre Eterno). E, considera che io, da bambina, consideravo mio padre un vero cattivo. Più cattivo di Diabolick (quando lo dicevo a mio padre lui rideva). Ma io non voglio convincere nessuno. Può essere anche come sostieni tu e CaludiaK. Poi, spesso dici, caro Valter, che il destino l'hanno aiutato i deboli. Ora, bisogna intendere cosa si intende per "destino" perché possiamo essere anche destinati a cose belle nella vita. E, non sempre possiamo fuggire dalle nostre responsabilità. Ancora mi ricordo una frase banale del film: "Jumanji". Cioè, quando Alan (il protagonista) dice al suo rivale: "mio padre diceva sempre che un avversario prima o poi va affrontato" nel senso che, anche se si è molto forti nella vita, c'è sempre qualcosa di più grande e più forte di noi che ci sfida vuoi o non vuoi. Io ancora mi ricordo che una mia exissima collega di lavoro, ebbe un incidente in macchina. Si era comprata una super macchina, con tanti airbag e non ti dico come era bella. Una volta la vidi da lontano questa sua macchina (prima dell'incidente) e lei ne andava molto fiera della macchina e nonostante fosse impolverata pensai che brillava alla luce del sole per via dei suoi sacrifici per comprarla. Fu la sua prima vera responsabilità. Lei un giorno prese la macchina e uno le venne contromano dall'altra parte. La macchina l'ha dovuta buttare (e la doveva ancora finire di pagare). E, lei mi disse: "eh, come te le spieghi certe cose: -era destino-". Scusami, ma non penso che fosse un suo pensiero inconscio. Quella pensava a vivere. Mica a morire. Poi, ovviamente, non lo so. Non posso stare nel suo subincoscio. Ma in linea di massima penso che qualcosa esista. Io non mi definisco credente o altro. Anzi, io mi considero più agnostica. Grazie del consiglio del film. Lo vedrò con piacere ^^ e grazie sempre per la risposta ^^ mi è molto piaciuta pur avendo un parere un po' diverso. Nel senso che la maggioranza delle cose dipende da noi, ma altre cose, purtroppo, penso che un po' di fortuna ci voglia!
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VeraVita
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Cosa ne pensate della verità?

Messaggioda ClaudiaK » 12/02/2025, 17:58



Ma...VeraVita, ognuno ha il proprio punto di vista, per carità. ;)
E non desidero convincere nessuno, nè tantomeno ho o potrei avere qualunque tipo di interesse a farlo.

Per il puro piacere di ragionare, quindi, ti chiedo questo (da prendere quasi come un gioco) : se il male che si riceve fosse una "risposta del fato" al male fatto ad altri...dovrebbe voler dire almeno due cose, e cioè :
1) che chi riceve del male, invece di sentirsi vittima, dovrebbe chiedersi quale male fatto da lui/lei stia "pagando"; cosa che tante persone "semplici" fanno davvero, quando sono esasperate dal sentirsi vittime di un destino avverso e si chiedono a voce alta cose del tipo "ma che male ho fatto per scontare tutto questo?" (come credo ognuno di noi abbia sentito dire, soprattutto dalle persone molto anziane e poco istruite);
e
2) che non resterebbe, però, nessuna spiegazione per il male (talvolta indicibile ed estremo e persino letale) ricevuto ad esempio da neonati e bambini, che di "male al prossimo" non POSSONO PROPRIO averne fatto, eppure - in sitiuazioni di degrado e/o follia genitoriale o familiare - subiscono sevizie e stenti e torture e maltrattamenti estremi sin dalla nascita!

Se poi, e invece, dovessimo credere alle teorie sulla reincarnazione (che PER ME è come credere negli gnomi e nelle fate del bosco, cioè assurdo totale) , e se quindi si pensasse che il male che si riceve serva ad espiare il male fatto in una qualche altra vita precedente, qualunque film horror sarebbe uno zuccherino in confronto a questa vita, soprattutto per il fatto che nessuno avrebbe consapevolezza nè del COSA stia <pagando> e nè del PERCHE' lo starebbe <pagando>, visto che ogni vita ha un inizio, un percorso e una fine che escludono qualunque consapevolezza di presunte <vite precedenti>!

(Sulla reicarnazione : una volta chiesi ad una persona molto sofferente e che credeva fermamente nella reicarnazione, di cosa possano essere "reincarnazione" gli attuali otto miliardi circa di persone attualmente viventi sulla Terra. Non dovè pensarci neanche un secondo e aveva già la risposta pronta "da web" : mi rispose "ma si reicarnano in forma umana anche gli animali!". :doh!: :woot2: )
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ClaudiaK
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Cosa ne pensate della verità?

Messaggioda Lanoia » 12/02/2025, 20:29



Hystèria ha scritto:Per rispondere a quello che chiedi: no, personalmente non credo che ci sia una sorta di giustizia superiore. Non credo al detto "male fai, male trovi" e che quindi il male ritorni a chi ne compie. Non credo alla sfortuna e non credo al caso. Credo a una serie di scelte, di decisioni e di azioni che portano ad un determinato risultato.



La sfortuna esiste eccome
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