da Crack » 28/05/2015, 18:30
Credo dipenda da cosa ciascuno si aspettava di trovare venendo qui.
Spesso si cade nell'errore di credere che le persone che soffrono, proprio in virtù della loro sofferenza, siano in qualche modo più sensibili, più profonde, più introspettive, più empatiche e solidali. Che siano "speciali", in qualche modo.
Inutile dirlo, non è così. Le persone sofferenti sono come tutte le altre, le distingue solo il loro dolore e il dolore in sé non implica necessariamente compassione verso i problemi altrui, né comporta necessariamente l'essere disposti ad offrire la propria compagnia disinteressata.
Ovvio che in mezzo a tutti ci sono quelli più propensi ad aiutare o a prestare la propria compagnia, indipendentemente dal fatto che lo facciano per fini egoistici o meno, ma questo vale per qualsiasi gruppo sociale di riferimento, dunque non ci si può aspettare di trovarne in percentuale maggiore in un forum come questo solo perché è un forum di persone con problemi.
Nelle chat e nei forum, dopotutto, valgono più o meno le stesse variabili presenti nella vita di tutti i giorni. Si, magari la timidezza individuale viene relativamente temperata, ma prima o poi la stessa cacca presente nel mondo reale trova la strada per emergere anche nel virtuale.
Inoltre c'è da considerare che la solitudine di molti utenti è causata non tanto dalle circostanze della vita, ma piuttosto da veri e propri problemi relazionali, per cui molti di essi si trovano, loro malgrado, in una posizione tale da non poter offrire la compagnia che non sono nemmeno riusciti a procurare per loro stessi. E nella maggior parte dei casi questo è causato da problemi radicati troppo in profondità per fargliene una colpa.
Ognuno è qui principalmente per i propri problemi: per parlare dei propri problemi, sfogare la rabbia o la tristezza provocate dai propri problemi, cercare dimostrazioni di interesse o compassione per i propri problemi. E quando si è così presi dai propri casini, difficilmente si presta attenzione a quelli degli altri. Figuriamoci quanta attenzione viene posta nell'offrire compagnia e conforto. In molti casi si ascoltano le afflizioni altrui solo per ottenere il diritto di sfogare le proprie e in questo processo ben poco spazio viene lasciato al "calore umano", almeno nella sua forma più sincera.
C'è poi da dire che anni di sofferenza e tristezza tendono a "deformare" l'animo di alcune persone, rendendole più arrabbiate, disilluse, incattivite. Quindi paradossalmente anche in posti come questo è presente il rischio di imbattersi in persone che non hanno alcuna intenzione di aiutarti, ma piuttosto cercano di tirarti giù, perché aumentare la sofferenza negli altri fino a portarla al livello della propria in qualche modo le aiuta a vivere in una specie di versione distorta di "compagnia".
Ci sono poi gli indifferenti, che da un lato non hanno interesse nel far del male, ma dall'altro, proprio perché troppo a lungo non hanno trovato le soluzioni che cercavano per sé stessi, non trovano alcun buon motivo per sprecare tempo ed energie nell'aiutare a trovare soluzioni per degli sconosciuti qualunque che per loro non sono altro che piccole scritte virtuali.
E' comprensibile che, alla luce di tutto ciò, la prima reazione possa essere quella di restare delusi, di sentirsi più soli di prima e di perdere le poche speranze rimaste in questo mare di richieste di soccorso, sfoghi e tormenti assortiti, proprio nel momento in cui ci si sentiva più fragili e bisognosi di supporto.
Dunque, a quanto pare quel che si cercava non è stato trovato.
Ma è davvero tutto qui?
Come ho detto, la delusione è una reazione comprensibile, ma inviterei a non fermarsi alle considerazioni che ho espresso nella prima parte di questo post, le quali, in ultima analisi, riguardano solo la superficie di ciò che può offrire un posto come questo e dunque sono esse stesse considerazioni superficiali.
Guardiamo la cosa da un'altra prospettiva. Ok, non si è trovato ciò che ci si aspettava, ma forse quel che si è trovato è potenzialmente superiore a un surrogato virtuale di calore umano. La particolarità di un forum come questo è che in qualche modo, entrandone a far parte, ci si impegna tacitamente a sottoporsi alle manifestazioni del dolore altrui, volenti o nolenti. Si, inizialmente si viene per parlare dei propri problemi, ma per la maggior parte del tempo si viene bombardati da quelli degli altri. E questo non è affatto un male, se ti relazioni a questo fenomeno nel modo giusto.
Hai a disposizione una quantità sconfinata di storie ed esperienze personali, espresse con una sincerità e una passione che difficilmente troveresti nel mondo reale. Il valore "istruttivo" di questo materiale è incalcolabile, leggere i problemi degli altri e soprattutto analizzare i modi in cui ciascuno li affronta può aiutarci a capire cose di noi stessi che altrimenti non avremmo mai considerato, nonché a sviluppare metodi più efficaci per relazionarci con il nostro dolore, imparando dalle vicende altrui quali atteggiamenti rischiano di affossarci ancora di più e quali invece, essendosi rivelati funzionanti per loro, potrebbero, con i dovuti adattamenti, esserlo altrettanto per noi. E' uno strumento potentissimo per lo sviluppo di un aiuto che parta da sé stessi, ed è un aspetto da non sottovalutare nel considerare l'utilità pratica di questo forum, che è tutt'altro che inesistente.
Dunque, si arriva cercando un supporto "esterno" e si trova invece un'occasione per sviluppare un molto più efficace supporto "interno", che è proprio quel che in realtà manca a una grossa fetta dell'utenza.
Partecipare alle discussioni o aprire nuovi fronti di dibattito non può che amplificare questo effetto. Non solo puoi osservare la storia interiore degli altri, puoi anche interagire con essa e viceversa. Non è una cosa di poco conto. E' un livello alternativo di socializzazione, ma potenzialmente molto profondo.
A questo bisogna aggiungere che persino dagli utenti che sembrano totalmente concentrati su sé stessi puoi ricavare, anche indirettamente, delle lezioni utili, in quanto prima o poi persino loro finiscono per dimostrarsi tutt'altro che indifferenti ad alcuni dei problemi degli altri. Per non parlare di quelli che già di base cercano, nel loro piccolo, di relazionarsi continuamente con la disperazione altrui.
Concludendo, per come la vedo io, se cerchi la cosa sbagliata trovi la cosa sbagliata. Soffermandoti alla semplice ricerca di supporto da parte degli altri troverai sicuramente un sacco di gente disposta, ognuno in misura diversa, a dartelo. Ma non sarà mai realmente sufficiente a risolvere la tua solitudine o i tuoi problemi, qualunque essi siano. Forse, più che una vera e propria soluzione, questo posto può rappresentare un supporto alla tua ricerca di una soluzione. A mio parere quel che puoi davvero trovare qui è un validissimo aiuto per costruire le tue personali armi da usare nella guerra contro la tua sofferenza, indipendentemente dalla sua gravità. A prima vista può sembrare poco, ma trovo che nel lungo termine possa rivelarsi una risorsa preziosa. Sarebbe davvero un peccato scoraggiarsi senza aver scavato un po' più a fondo.
Nonostante l'emergere di queste sensazioni di solitudine, abbi ancora un po' di pazienza. Da quel che ho visto sei arrivata qui con un approccio positivo e "leggero", nel miglior senso del termine. Vedrai che darà i suoi frutti, ti suggerisco di prendere la compagnia o il supporto che puoi ricavare da questo posto con il medesimo atteggiamento tranquillo, senza stressare troppo le tue aspettative, che ovviamente sono legittime ma che vanno semplicemente adattate alla giusta prospettiva.
Ti chiedo scusa per la prolissità e le divagazioni random e ti auguro buona fortuna!